Quanto conviene investire in immobili?

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Quanto conviene investire in immobili? Il mattone è ancora un buon impiego dei propri risparmi? A guardare gli ultimi dati ufficiali che stanno pervenendo sulle nostre scrivanie, la risposta sembra tendenzialmente essere positiva, a patto di non avere un orizzonte di brevissimo termine, e accettare di attraversare parentesi negative anche profonde, seppur apparentemente meno gravi di quelle che stiamo riscontrando anche in altri comparti di investimento.

Tra luglio e dicembre 2011, ad esempio, l’andamento dei rendimenti immobiliari è stato piuttosto stabile, con spazi di rendimento positivo in alcune grandi città italiane. In maggiore sofferenza i piccoli centri abitati e, soprattutto, l’hinterland e la provincia, dove non sono rari i passi indietro anche molto sostanziosi sul fronte dei tassi di redditività degli impieghi.

Se tuttavia si fuoriesce dall’analisi di breve termine per entrare in quella di medio lungo termine, il rendimento lordo annuo è positivo nella stragrande maggioranza del territorio italiano. Complessivamente, il tasso di redditività ha sfiorato i 4 punti percentuali, considerando altresì l’andamento dei canoni di locazione, un trend fortemente crescente nell’ultimo decennio.

PREZZI CASE PRESTO IN FLESSIONE – NOMISMA

Come sopra anticipato, sicuramente migliore è stata la performance delle grandi città: Roma, Milano, Firenze, Torino, Napoli, Bologna e Genova hanno potuto garantire ai loro proprietari immobiliari dei tassi di rendimento superiori alla media, con particolare riferimento ad alcune tipologie abitative molto ambite (bilocali e trilocali).

RIPRESA IMMOBILIARE PREVISTA TRA IL 2013 E IL 2014

Per quanto concerne le aree geografiche, la tenuta del mercato immobiliare è stata migliore al Nord piuttosto che al sud, con Verona e Palermo in testa alla classifica dei tassi di rendimento più significativi. Tra le grandi città, Milano e Torino hanno invece subito un lieve rallentamento.

L’impressione è tuttavia che se la crisi dovesse farsi più pesante, l’attuale anno si chiuderà con un rendimento fortemente negativo, inficiato altresì dall’impatto dell’imposta municipale unica, che fa il suo esordio proprio in queste settimane.

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