Regno Unito, mutui ai massimi dal marzo 2008

di Redazione Commenta

Nel Regno Unito le erogazioni di finanziamenti fondiari sono cresciuti ai massimi livelli dal marzo del 2008, secondo un report della Bank of England.

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La Bank of England comunica in un suo periodico report che le concessioni di finanziamenti fondiari nell’area del Regno Unito durante il mese di ottobre sono cresciute a un livello massimo da un anno a mezzo a questa parte: era infatti dal mese di marzo del 2008 che le approvazioni su richieste di mutui immobiliari non toccavano simili soglie.

Per gli analisti d’oltremanica, che hanno visto superate le proprie aspettative, questo sarebbe un chiaro segno di come l’economia locale stia lentamente uscendo dalla recessione nella quale è da tempo entrata, e di come il 2010 potrà probabilmente porsi come l’anno del rilancio per l’intero Regno Unito, soprattutto nella sua fase finale.

Stando ai dati della Bank of England, ad ogni modo, gli istituti di credito hanno erogato 57.435 mutui immobiliari finalizzati all’acquisto di proprietà ad uso di civile abitazione, contro le 56.205 unità del mese di settembre. Si tratta pertanto di un incremento di oltre 1.110 finanziamenti, che ha condotto il dato rilevato dalla massima istituzione monetaria britannica a superare le 57.000 unità previste dagli analisti.

Di contro, nel mese di novembre i prezzi delle proprietà immobiliari residenziali sono cresciuti ancora, per il quarto mese consecutivo. La ragione alla base di questo comportamento sembra essere una nuova contrazione nell’offerta da parte dei venditori, per un atteggiamento che ha contribuito a mantenere su livelli oltre stimati il livello dei valori delle case.

Non tutti gli economisti si dicono però ottimisti circa il futuro dell’andamento del mercato immobiliare del Regno Unito. È pur vero che l’economia dovrebbe uscire dalla recessione alla fine del quarto trimestre. Ma è pur vero – sottolineano diversi analisti – che difficilmente il real estate britannico potrà contare su simili tassi di sviluppo. È invece più probabile, continuano i meno ottimisti, che già dai primi mesi del 2010 possa esserci una nuova depressione del mercato, che troverà la stabilità vera e propria (e la successiva ripresa) solo dopo l’inizio della seconda metà dell’anno.

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