Regno Unito, ripresa immobiliare rallenterà nel 2010

di Redazione Commenta

Regno Unito, si preannuncia un 2010 piuttosto fiacco per la ripresa del settore immobiliare.

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La Royal Institution of Chartered Surveyors è intervenuta, negli scorsi giorni, a raffreddare gli entusiasmi circa una pronta ripresa delle attività del mercato immobiliare del Regno Unito, ricordando che, presumibilmente, gli operatori dovranno assistere a un 2010 particolarmente fiacco e povero di grandi soddisfazioni, caratterizzato per lo più da uno sviluppo graduale e molto lento delle transazioni e dei relativi volumi.

Secondo la Royal Institution of Chartered Surveyors, infatti, la ripresa del mercato immobiliare del Regno Unito si appiattirà lentamente lungo l’arco del prossimo anno a causa della crescente offerta di case immesse sul mercato, e a causa dell’esaurimento di quelle misure intraprese dai governi locali per incentivare l’uscita dalla fase recessiva più difficile di questa ultima crisi economico finanziaria internazionale.

Di conseguenza, si legge nel report ad opera RICS, i prezzi aumenteranno in una misura variabile tra l’1% e il 2%, dopo aver subito un incremento di circa il 3,5% nel corso del 2009. Il numero di transazioni effettuate ogni mese salirà a quota 70.000 unità entro la fine del 2010, allontanandosi definitivamente dal punto minimo toccato a febbraio 2009, quando il numero delle operazioni scese a quota 26.700 unità.

Le conclusioni Royal Institution of Chartered Surveyors sembra così inserirsi nella strada tracciata dagli annunci di alcuni personaggi di spicco e, tra di essi, dal recente annuncio di Kate Barker, membro della Bank of England, che si è definita “sorpresa” dalla ripresa del mercato immobiliare del 2009, ed ha predetto un 2010 di sostanziale stabilità, in concomitanza con la crescita della disoccupazione.

Secondo la ricerca di Nationwide Building Society, invece, i prezzi delle case nel Regno Unito sono cresciuti del 2,7% rispetto allo scorso anno durante il mese di novembre, per un valore medio di 162.764 sterline; un importo che è circa il 13% in meno rispetto al picco raggiunto ad ottobre del 2007.

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