Rimborso Imu per codici errati

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Per poter ottenere il rimborso Imu per versamenti errati, è necessario presentare una istanza al Comune, anche se il versamento in eccesso ha coinvolto anche la “parte” riservat aallo Stato. In altri termini le regolazioni contabili tra Comune e Stato saranno eseguite secondo particolari procedure che liberano da ulteriori oneri il contribuente. Vediamo allora come ottenere il rimborso Imu nelle ipotesi più probabili legati ai codici tributo ed erariali.

Se si è effettuato un versamento con erronea indicazione del codice tributo, si contribuisce a generare una diversa distribuzione dell’imposta tra Stato e comune. Nella risoluzione 2/Df del 13 dicembre 2012, il Dipartimento delle Finanze ribadisce che le relative regolazioni finanziarie dovranno essere eseguite dall’ente locale e dallo Stato, e precisa che la correzione dei codici tributo non può essere richiesta all’Agenzia delle Entrate, in quanto l’Imu è un tributo comunale (vedi anche Novità IMU per le case all’estero).

Frequente anche l’ipotesi di versamento dell’Imu con indicazione di un altro codice catastale da parte dell’intermediario. Un’ipotesi rappresentata dal caso in cui l’intermediario presso il quale è stato presentato il modello F24 (sia esso l’agente della riscossione, la banca o le Poste), riporta in maniera errata il codice catastale del comune dove è situato l’immobile, indicato dal contribuente nel modello F24.

In questo caso è il contribuente che deve fare richiesta di rimborso all’intermediario, il quale – sulla base di quanto attualmente stabilito – dovrà richiedere l’annullamento del modello F24 che contiene l’errata indicazione, con rinvio con i dati corretti. In questo modo l‘Agenzia delle Entrate potrà sistemare la base informativa e trasmettere ai comuni interessati i dati relativi agli annullamenti e alle operazioni corrette ed effettuare, infine, le relative regolazioni finanziarie (vedi anche l’approfondimento Mancato pagamento Imu: ecco come ravvedersi!).

Previsto infine l’onere, al contribuente, a tenere informato il comune interessato dell’avvenuta operazione “nelle forme ritenute più idonee”.

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