SAIE 2009: Low Cost, low Energy, Architectural Quality

di Redazione Commenta

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A Bologna ,dal 28 al 31 ottobre, andrà in scena Nuove culture del costruireSAIE 2009 International Building Exhibition. E la quarantacinquesima edizione del salone nella città emiliana presenta un programma ricco di eventi.

Quello che ormai è diventato il Sistema SAIE offre un’importante vetrina sull’innovazione tecnologica e la cultura del costruire. Oltre 1700 aziende presentano i loro ultimi prodotti sistemi e qualcosa come 180.000 operatori del settore si ritrovano per scambiare idee e soluzioni.

La novità dall’altro anno è Saienergia, un salone nel salone dedicato alla costruzione di ponti tra operatori,  a stimolare la collaborazione in un settore destinato a cambiamenti drastici e ad un’evoluzione radicale nel prossimo decennio.

La Terra chiede standard differenti di consumo delle risorse e la società sta cominciando a capire che è necessaria una maggiore attenzione ambientale, che vuol dire maggiore efficienza energetica e sicurezza nel vivere e nell’abitare.

Ecco che il SAIE si conferma momento d’incontro per progettare l’architettura del domani, vista la stretta collaborazione con istituti di ricerca culturale e scientifica come il Laboratorio ArTec dell’Università IUAV, Material ConneXion e il CRESME.

Low Cost, low Energy, Architectural Quality – Una nuova stagione per l’Housing” è il claim di SAIE Selection, il concorso di idee lanciato a marzo. Si tratta de Il Cuore Mostra SAIE 2009 che si concentra su soluzioni abitative a basso costo e a basso consumo energetico e le loro applicazioni con particolare riferimento all’housing sociale.

I concept dei giovani architetti under 45 da tutta Europa che sono stati selezionati verrano presentati. In programma inoltre convegni, workshop e seminari e molte occasioni di approfondimento anche per i non addetti ai lavori.

Presenti a Bologna gli architetti più illustri che presenteranno i loro progetti di housing sociale come Bill Dunster ( Zed Factory -London), Rok Oman – Spela Videcnik ( Ofis Arhitekti – Lubijana), Francine Houben ( Mecanoo Architecten -Delft) Emmanuel Combarel- Dominique Marrec ( Ecdm – Paris ), Cino Zucchi ( Zucchi Architetti, Milano) e Simone Solinas ( Solinas Verd Arquitectos Sevilla) .

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