Stati Uniti, cantieri per nuove case in crescita

di Redazione Commenta

Stati Uniti, a gennaio continua la ripresa delle attività cantieristiche immobiliari.

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Il Dipartimento del Commercio di Washington ha dichiarato che durante il mese di gennaio del 2010 il numero dei cantieri avviati per la realizzazione di nuove case sarebbero cresciuti a un livello superiore di quanto precedentemente annunciato da una stima preliminare: secondo gli osservatori, questo sarebbe l’ennesimo segnale dei positivi effetti generati dallo stimolo delle azioni governative finalizzate alla stabilizzazione del mercato immobiliare locale.

Stando ai dati del Dipartimento, infatti, durante il mese di gennaio del 2010 il volume delle nuove costruzioni avviate (annualizzato) sarebbe stato pari a 591 mila unità, con un incremento del 2,8% rispetto al mese di dicembre del 2009. Il risultato riscontrato dal Dipartimento sarebbe inoltre più elevato rispetto a quanto atteso dagli economisti americani, che non stimavano un volume annualizzato di nuove costruzioni superiori a 580 mila unità.

È altresì probabile che i volumi continuino a crescere nel corso dei prossimi mesi: il ritmo dell’espansione dipenderà tuttavia dalla durata dell’estensione ulteriore del supporto governativo, con i benefici fiscali a favore degli acquirenti di prima casa che sono già stati oggetto di rinvii dei termini finali, e che non è escluso possano essere nuovamente obiettivo di un altro rilancio, affinchè il mercato possa raggiungere la più completa stabilizzazione.

Oltre a ciò, gli analisti sembrano ricondurre un’altra determinante di questo positivo sviluppo dei cantieri anche al clima più mite che ha caratterizzato il mese di gennaio, certamente migliore rispetto al clima più rigido osservato nel mese di dicembre, che stando al Centro Nazionale del Clima di Asheville è stato il 14 mo dicembre più freddo (e l’11 mo più piovoso) degli ultimi 115 anni.

Un ostacolo potrebbe invece essere rappresentato dal mercato del lavoro, con un tasso di disoccupazione piuttosto elevato, che non dovrebbe tornare al di sotto della doppia cifra – almeno con stabilità – fino alla seconda parte del 2010.

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