Stati Uniti, tassi dei mutui ancora in rialzo

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Stati Uniti, il tasso medio per un finanziamento di durata trentennale è ora salito oltre la soglia del 5%.

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Freddie Mac, nella sua rilevazione periodica settimanale, ha confermato i sentment della maggior parte degli analisti americani. L’istituto di credito, salito alla ribalta internazionale durante la recente crisi finanziaria, ha infatti diramato alla stampa un report nel quale sostiene che nel corso dell’ultima settimana i tassi applicati ai finanziamenti immobiliari di durata trentennale sarebbero cresciuti ancora.

La conseguenza immediata di questo riscontro, per gli analisti di Freddie Mac, sarà una presumibile contrazione delle richieste di rifinanziamento. Il dato relativo alle domande di sostituzione di mutui in corso con altri regolati a tassi più convenienti ha già subito una mutazione durante l’ultima settimana, periodo nel quale si è registrata un’inversione di tendenza nelle richieste di rifinanziamento: un trend che potrebbe pertanto proseguire anche nel corso del prossimo mese.

Parlando di numeri, ricordiamo come il tasso medio per un finanziamento trentennale negli Stati Uniti, erogato dalle banche locali, sia oggi pari al 5,05%, contro il 4,94% riscontrato nel corso della settimana precedente. Il tasso è inoltre superiore a oltre 30 basis points rispetto al 4,71% della settimana terminata il 3 dicembre 2009. Il tasso medio su un finanziamento di durata pari a 15 anni è cresciuto invece al 4,45%.

Per gli osservatori di IHS Global Insight, questo sarebbe tuttavia un segnale che indica una solida ripresa del mercato immobiliare statunitense, che andrebbe letto insieme agli altri elementi che contribuiscono a delineare una situazione del real estate locale meno pessimista di quanto era presumibile pensare a inizio della stagione.

Alcuni elementi, tuttavia, contrastano con l’ottimismo di IHS: tra questi, il dato relativo alle vendite di nuovi appartamenti, diminuite dell’11% nel mese di novembre ad un volume medio annuo di 355 mila unità. Ancora, il prezzo medio delle transazioni, diminuito dell’1,9% a 217.400 dollari rispetto allo scorso anno. I rifinanziamenti si sono inoltre contratti dell’11%.

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