I prezzi delle case continuano a calare. Ad accertarlo sono sempre più studi immobiliari, che evidenziano come la crisi del real estate nazionale sia ben lungi dall’essersi esaurita e come – purtroppo – bisognerà probabilmente provvedere a spostare in là nel tempo l’asticella ideale della ripresa. Andiamo a scoprire cosa sta emergendo in alcune delle più recenti analisi, che fotografano impietosamente uno stato di estrema difficoltà del mercato immobiliare abitativo nazionale, almeno per quanto concerne le principali città della Penisola.
Stando al nuovo bollettino trimestrale formulato da mutuisupermarket.it, infatti, i prezzi delle case starebbero scendendo fino a toccare un profondo – 25 per cento in alcune aree più congiunturalmente critiche. A dirlo è un’osservazione su un campione rappresentato da appartamenti di metratura media pari a 90 metri quadri, attici, loft, mansarde, monolocali, ville e villette a schiera di dimensione media pari a 144 metri quadri.
Stando a quanto affermato dall’osservazione, il prezzo al metro quadro degli immobili oggetto di garanzie e quindi valutati da Crif avrebbe seguito una dinamica di progressivo calo, con una contrazione di 2,3 punti percentuali nel quarto trimestre 2011, e di 9,3 punti percentuali nel primo trimestre del nuovo anno. Ancora, il calo sarebbe più marcato e significativo (pari al 9,7 per cento) durante il trimestre recentemente conclusosi, ammesso che ci si limiti alla tipologia abitativa più compravenduta, quella degli appartamenti.
Nelle grandi città, il trend delle quotazioni degli immobili è in grado di mostrare solo pochi spunti positivi, limitati per lo più a Palermo (dove i prezzi delle abitazioni crescono del 7 per cento), Padova, Verona e Torino (dove i prezzi crescono invece del 3 per cento). I ribassi più forti si registrano invece in alcune aree del Nord Italia, con un vero e proprio crollo a Varese (dove i prezzi diminuiscono del 25 per cento), Venezia (dove il calo è del 19 per cento) e Brescia (dove la contrazione è del 14 per cento).
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