Dati sul turismo immobiliare

 Il turismo immobiliare italiano è uno dei segmenti più validi del mattone tricolore. A conferma di ciò, gli ultimi dati forniti dall’osservatorio congiunto Aica e Assoimmobiliare, secondo cui “il nostro Paese ha perso significative quote di mercato, crescendo nell’ultimo decennio del 2% l’anno, rispetto all’8% circa del mercato globale. Tra gli elementi che hanno portato a questo arretramento”, l’invecchiamento dell’offerta, del sistema dei trasporti e il mancato rispetto degli standard internazionali.

Confronto europeo sui tassi dei mutui – marzo 2013

 Che gli italiani paghino troppi interessi sui mutui casa è dato ben noto. Come abbiamo ripetuto più volte nel corso delle ultime settimane, la “responsabilità” è ascrivibile principalmente allo “spread“, cioè alla maggiorazione che le banche impongono sul parametro di riferimento dei tassi (che invece rimane uguale per tutti, essendo rappresentato dall’Euribor per i mutui a tassi variabile e dall’Eurirs per quelli a tasso fisso).

Fisco sulla casa – risultati 2012 e confronto con 2011

 Grazie agli ultimi dati forniti dal Dipartimento delle Finanze e dall’Agenzia del Territorio, è finalmente possibile comprendere in che modo il fisco abbia inciso sul mercato immobiliare italiano, e quale sia stata la differenza della pressione fiscale sulle abitazioni e sugli immobili non abitativi rispetto all’anno precedenza. A costituire la chiave determinante di tutto, ancora una volta, l’impatto dell’imposta municipale unica.

Comprare casa a marzo 2013

 È il momento giusto per comprare casa? La domanda, periodicamente riproposta ai nostri lettori nel corso degli ultimi trimestri, si sta orientando gradualmente verso una risposta di natura positiva. Stando a quanto afferma Gabetti in un suo recente approfondimento, infatti, il mercato immobiliare italiano potrà invertire il proprio trend negativo solamente nel 2015 (o nell’ultima parte del 2014), con la Fiaip che aggiunge come – tuttavia – una prima ripresa vi sarà già nel corso del secondo semestre 2013.

Nuovi sforzi per evitare bolla immobiliare cinese

 Nonostante gli impegni profusi nel recente passato, in Cina vi è evidente necessità di applicare nuove misure per evitare l’esplosione di una drammatica bolla immobiliare. Sembra infatti che a spingere l’incremento della produzione interna lorda ben oltre qualsiasi parametro di pessimismo sia soprattutto il settore del mattone, “reo” di trainare buona parte dell’indotto economico locale e internazionale, e di essere in procinto di affrontare un brusco risveglio.

Mutui italiani sempre più cari – nuove analisi

 In Italia i mutui e i prestiti sarebbero sempre più costosi. Ad affermarlo sono la Adusbef e la Federconsumatori, che hanno rielaborato le statistiche compiute dalla Banca Centrale Europea e da Bankitalia, secondo cui lo spread applicato dalle banche italiane ai tassi di riferimento porterebbe il costo del denaro nel nostro Paese ben oltre la media di quanto applicato nel resto d’Europa. Ma quanti interessi paghiamo in più, rispetto ai nostri “colleghi” continentali?

Prezzi in calo per gli immobili di lusso a Milano

 La crisi del settore immobiliare lombardo e nazionale sembra intaccare anche il comparto degli immobili di maggior pregio, che almeno in un primo momento erano riusciti ad evitare il clamore più grave di questa congiuntura negativa. Secondo le ultime rilevazioni, il valore commerciale degli immobili sarebbe calato del 23 per cento nel corso degli ultimi cinque anni, trainato al ribasso da scarsi investimenti e dalla poca domanda da parte di investitori esteri.

Investimenti cinesi nell’immobiliare italiano

 Investimenti cinesi nell’immobiliare italiano sempre più frequenti, più ampi e profondi. Il merito è – anche – dell’intermediazione compiuta da una serie di siti e piattaforme specializzate nel real estate internazionale e, in particolar modo, quello italiano. In vendita, centinaia di immobili in località turistiche e balneari in molte aree territoriali della Penisola, con proprietà di pregio e di medio livello, alla portata di portafogli più o meno ampi.

Esenzione Imu enti non commerciali per immobili in comodato

 Il Dipartimento delle Finanze ha diramato una circolare che chiarisce il tema dell’esenzione dell’applicazione dell’imposta municipale unica per gli immobili in comodato d’uso concessi da enti non commerciali. Una eccezione che riguarderebbe tutti gli enti che svolgono attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive. Vediamo quali sono le principali considerazioni formulate dalla circolare delle Finanze.

Comprare una casa di lusso a Londra

 Gli italiani – almeno, quelli con un portafoglio sufficientemente ampio – non smettono di investire nell‘immobiliare di maggior lusso della capitale britannica. Anche grazie alla domanda straniera, Londra può garantire una forte crescita delle quotazioni degli appartamenti e, pertanto, può ben rappresentare una utile forma di impiego della liquidità in eccesso, e scarsamente allocabile nei confini nazionali.

Imu: può essere veramente restituita?

 Ora che Silvio Berlusconi non può più mantenere la sua “promessa” di restituire l’Imu, salvo clamorosi ribaltoni, possiamo certamente affrontare il tema sull’eventuale rimborso dell’imposta municipale unica con maggiore dovizia di particolari e di analisi. Anche perchè, sottolineava il sottosegretario all’economia Gianfranco Polillo, qualcosa di vero c’è: l’Imu potrebbe essere restituita agli italiani.

Sondaggio Bankitalia sul mercato immobiliare

 Pochi dubbi sul reale e concreto stato di salute del mercato immobiliare italiano: stando al periodico sondaggio condotto dalla Banca d’Italia (condotta in collaborazione con la Banca d’Italia e con l’Agenzia del Territorio), il mercato nazionale sarebbe evidentemente ancora molto debole, visto e considerato che la flessione dei prezzi delle case sembra riguardare grandissima parte della Penisola, e che non vi sarebbero pronte prospettive di ripresa.

Mutui sempre più rari: la fotografia del mese

 Nel mercato immobiliare si compra (e si vende) sempre di meno. La colpa sembra essere anche del mercato creditizio, con gli istituti bancari che erogano sempre meno mutui e, di conseguenza, offrono supporti sempre più scarsi alle possibilità di transazione all’interno del mattone nazionale. Una depressione che non sembra essersi ancora arrestata, visto e considerato che dopo cinque anni di caduta delle compravendite di abitazione non sembrano esservi segnali di inversione di tendenza.

MPS vende oltre 200 immobili

 Come molte altre banche operanti sul territorio nazionale, anche Monte dei Paschi di Siena sta realizzando l’esigenza di ottenere liquidità dall’efficientamento del proprio patrimonio immobiliare. Di qui, la necessità di vendere alcuni immobili di proprietà – anche ex filiali – e cercare di riempire le proprie casse di un po’ di denaro fresco. In tutto, dovrebbero finire in vendita oltre 240 immobili, registrati in bilancio per un valore complessivo di 360 milioni di euro.