Crisi immobiliare in rallentamento?

 La crisi immobiliare è ancora profonda, e le aspettative di breve termine non sono certamente rosee. Tuttavia, almeno a guardare le prime proiezioni sui dati dell’avvio del 2013, forse vi sono dei segnali di rallentamento nell’emorragia di compravendite e quotazioni. A dimostrazione di ciò, gli ultimi dati elaborati dall’Osservatorio sul mercato immobiliare residenziale italiano condotto da immobiliare.it, in grado di abbracciare anche le prime statistiche del primo bimestre 2013.

Investimenti esteri nell’immobiliare italiano

 Quanto è attrattivo il mercato immobiliare italiano per gli investitori esteri? La risposta è certa: poco, salvo qualche ristretto settore del nostrano real estate. Il Paese è infatti ai margini europei per quanto concerne il livello di attrattività del proprio mercato in confronto a quello delle altre nazioni del vecchio Continente e, secondo un’indagine compiuta da Ernst & Young, pochi, nel vecchio Continente, riuscirebbero a far peggio.

Immobiliare Italia: cosa ne pensano gli investitori stranieri

 Ricordando quale sia la complessiva impressione degli investitori stranieri sul mercato immobiliare italiano (il 70% lo ritiene poco o per nulla attrattivo) abbiamo volutamente trascurato l’approfondimento sul perchè il mercato nazionale venga giudicato così scarso agli occhi esteri. Vediamo dunque perchè – secondo l’analisi di Ernst & Young – i fondi internazionali si terranno alla larga dai lidi tricolori.

Compravendite in calo del 26%

 Gli ultimi dati ufficiali sull’andamento del mercato immobiliare ci confermano tutte le impressioni negative sul trend del real estate tricolore. In particolare, le compravendite del 2012 si sarebbero fermate a 444 mila unità, in flessione del 25,8 per cento rispetto all’anno precedente: nel solo quarto trimestre gli affari degli agenti immobiliari sarebbero precipitati del 29,6 per cento rispetto allo stesso periodo di un anno prima, a conferma del dramma vissuto dal mattone locale.

Vendita immobili comunali Enna

 Anche Enna, come tanti altri comuni d’Italia (nelle ultime settimane abbiamo cercato di scattare una fotografia trasversale nello Stivale) si accinge a fare cassa mettendo in vendita – con decorrenza 4 aprile – alcuni immobili di proprietà comunale. Obiettivo è cercare di recuperare la liquidità utile per poter risolvere qualche problema infrastrutturale e, in particolar modo, quello legato alla qualità e all’ efficienza della rete stradale.

Previsioni Remax sull’immobiliare italiano 2014

 Stando a uno studio formulato dalla Remax Italia, uno dei più noti network di franchising immobiliare, il 2013 dovrebbe contraddistinguersi per un contesto di assestamento dei volumi delle compravendite e di un leggero ribasso delle quotazioni di mercato. Nel corso del 2014, invece, le compravendite dovrebbero tornare a crescere, contribuendo a spingere gradualmente verso l’alto i prezzi degli immobili giacenti sul mercato immobiliare nazionale.

Vendita immobili Chiesa

 In un contesto nel quale tutti, bene o male, stanno cercando di fare cassa andando a dismettere tutto ciò che non è strumentale, anche la Chiesa sembra essere in procinto di cedere sul mercato alcuni pezzi pregiati del proprio patrimonio immobiliare. A parlarne è stato un recentissimo approfondimento condotto dal quotidiano economico finanziario Il Sole 24 Ore, che ha intervistato Ugo Gabino, uno dei fondatori del Gruppo Re, e storico consulente immobiliare del mondo ecclesiastico.

Investimenti russi nell’immobiliare italiano

 Oltre ai cinesi, dei cui investimenti immobiliari nel nostro Paese abbiamo parlato pochi giorni fa, anche i russi sembrano essere sempre più attratti dal mattone tricolore. A dimostrazione di ciò, l’evoluzione dell’interesse denotato da Mosca & co. per l’acquisto di case di lusso e di medio pregio, prevalentemente nel Centro e nel Centro – Nord Italia. Ma vediamo più nel dettaglio quale è l’attuale comportamento della platea di investitori russi nel nostro Paese.

Assegnazione beni comunali Pescara

 Pochi giorni fa ci siamo occupati di analizzare l’andamento del mercato immobiliare di Pescara, uno dei poli di maggiore attrattività nel mattone abruzzese. Torniamo oggi sul tema, andando a prevedere quanto potrebbe accadere nel corso delle prossime settimane in merito al nuovo Regolamento per la gestione dei beni immobili del Comune, con la municipalità ora impegnata a redigere delle regole certe per favorire l’assegnazione delle proprietà comunali.

Enel vende oltre 600 case

 Continua la politica di dismissione patrimoniale da parte delle più grandi corporate italiane. Oltre al segmento bancario, particolarmente attivo sembra essere quello dei colossi energetici: a dimostrazione di ciò, il fatto che Enel abbia deciso di accelerare gli iter per la messa online del sito web che curerà la gestione delle attività di dismissione immobiliare. In tutto, oltre 2.900 immobili, di cui 625 unità di natura residenziale.

Andamento mercato immobiliare Pescara

 L’andamento del mercato immobiliare di Pescara risente della lunga crisi che sta colpendo il mercato immobiliare nazionale, con un andamento particolarmente negativo nel corso del secondo semestre 2012, periodo nel quale le compravendite sono calate di un 15-10%, a fronte dell’anno precedente, e i prezzi hanno proseguito la loro strada decrescente fino a toccare una contrazione di 20 punti percentuali rispetto a quanto rilevabile due anni fa.

Mercato immobiliare estero in crescita

 Secondo quanto affermato da una recente analisi effettuata da Scenari Immobiliari, l’investimento estero immobiliare sarebbe sempre più gradito da parte dei “ricchi” portafogli patrimoniali italiani, evidentemente ben felici di diversificare i propri impieghi nel mattone andando ad attingere a quelli stranieri. Ma quali sono i numeri in grado di definire tale fenomeno?

Andamento mercato immobiliare Como

 Il mercato immobiliare di Como ha chiuso il 2012 con un calo delle compravendite provocato principalmente dallo scarso supporto bancario alla domanda di settore. Una stretta, quella creditizia, che come affermato da Claudio Zanetti, presidente Fimma di Como, sulle pagine de Il Giorno, “colpisce sia gli acquirenti, che riscontrano difficoltà ad accedere ai mutui, sia le imprese che si vedono negare il credito. Nel 2012 le banche hanno ulteriormente ridotto le erogazioni del 40% rispetto al 2011″.

Nuovi requisiti per i mutui?

 Secondo quanto sta emergendo da più parti, la Banca d’Italia avrebbe intenzione di adottare un altro giro di vite sui criteri di erogazione dei mutui, istituendo l’indicazione che gli istituti di credito aumentassero gli accantonamenti a fronte dei prestiti casa o, in alternativa o aggiunta, svalutassero fino al 50 per cento degli immobili su cui sono stati concessi i mutui immobiliari.