Immobiliare Regno Unito, il calo non coinvolgerà tutte le Regioni

 Ultimamente abbiamo dedicato parecchio spazio all’approfondimento su quanto sta accadendo all’interno del mercato immobiliare del Regno Unito, un’area in grado di catalizzare investimenti immobiliari importanti, soprattutto per quanto concerne le aree urbane maggiormente gettonate e, all’interno di queste, con una predominanza davvero netta di quanto viene impiegato nel mattone londinese.

Abbiamo anche riportato diversi studi che sostengono come l’andamento delle transazioni e dei prezzi delle proprietà immobiliari abitative subirà un calo nel corso del prossimo anno, coinvolgendo in maniera diversificata i diversi territori oggetto di periodico monitoraggio per quanto concerne l’andamento delle quotazioni immobiliari, abitative, industriali e commerciali.

Immobiliare Dubai, piccoli segnali di risveglio

 A distanza di alcuni mesi dal nostro ultimo post in merito, torniamo ad occuparci dell’andamento di uno dei mercati immobiliari più duramente colpiti dalla crisi internazionale, quello di Dubai. Stando a una recente rilevazione, infatti, sembrerebbe che il mercato immobiliare dell’area di riferimento stia riscontrando qualche lieve segno di risveglio, quanto basta per conferire agli analisti una discreta ventata di ottimismo sul prossimo triennio.

Il punto di partenza di questa nostra breve analisi non può tuttavia che essere rappresentato dal confronto dell’attuale soglia dei valori commerciali con quella riscontrata nei picchi di mercato del 2008: ad oggi, infatti, le case di Dubai si vendono in quantitativi inferiori al 70% di quanto rilevato appena tre anni fa. Una debacle senza grandi precedenti nella storia del mattone, che tuttavia sembrerebbe aver toccato il fondo.

Prezzi case, previsioni in peggioramento nel mercato del Regno Unito

 Le previsioni per l’evoluzione del mercato immobiliare britannico stanno peggiorando giorno dopo giorno. Gli ultimi mesi, a causa dell’incremento del tasso della disoccupazione e dell’incostante crescita economica, hanno consolidato nella mente degli analisti della Centre for Economics and Business Research la convinzione che l’andamento dei prezzi delle case nel mercato locale sarà peggiore di quanto precedentemente previsto dagli stessi osservatori.

Secondo quanto afferma un comunicato diffuso dal CEBR, i valori commerciali degli appartamenti cresceranno di 1,6 punti percentuali nel 2012, dopo aver subito un calo di 1 punto percentuale nel corso del 2011. Il CEBR aveva precedentemente stimato un incremento dei valori commerciali pari a 2,4 punti percentuali per il prossimo anno. In riduzione anche le stime sulle proiezioni dello sviluppo dei valori commerciali delle case per il successivo triennio, fino al 2015.

Tassi mutui, ulteriore calo nel mercato USA

 I tassi di interesse applicati negli Stati Uniti alle operazioni di mutuo, sono ulteriormente calati nel corso dell’ultima settimana. Il costo del denaro sulle operazioni di finanziamento immobiliare ha così infranto nuovi limiti al ribasso, siglando la seconda prestazione meno onerosa della storia, dopo un inaspettato incremento nella vendita delle proprietà abitative.

Stando a quanto afferma Freddie Mac in un recente comunicato stampa, infatti, il tasso di interesse fisso mediamente applicato alle operazioni di mutuo a 30 anni, sarebbe calato dai 4 punti percentuali della settimana precedente agli attuali 3,98 punti percentuali. Come detto, si tratta della seconda performance più bassa del dato rilevato da Freddie Mac, dopo i 3,94 punti percentuali toccati nel corso dello scorso mese, i quali – a loro volta – rappresentavano il più basso dato dal 1971 ad oggi.

Vendita case, gli “sconti” del mercato britannico

 Torniamo oggi ad occuparci dell’andamento del mercato immobiliare britannico, parlando dei risultati di una recentissima ricerca condotta dal portale Zoopla in merito alle riduzioni di prezzo nelle operazioni di compravendita.

Stando ai risultati dell’indagine compiuta dalla società, circa due quindi delle proprietà immobiliari terminate sul mercato secondario britannico, avrebbero visto il proprio prezzo ridursi sensibilmente, pur di raggiungere la desiderata operazione di cessione della casa. Lo “sconto” così ottenuto dal compratore avrebbe altresì raggiunto l’entità media più elevata degli ultimi due anni, significando pertanto gli evidenti sforzi dei venditori nel raggiungere l’obiettivo di cessione della casa, a sacrificio di parte del valore commerciale dell’oggetto del contratto.

Immobiliare USA, cresce il numero delle case vendute

 Secondo quanto affermato dalla National Association of Realtors, il numero delle case non nuove, vendute nel corso del mese di ottobre, sarebbe inaspettatamente cresciuto nel corso del mese di ottobre. Stando alle prime analisi, l’incremento nel numero delle transazioni immobiliari abitative compiute all’interno del mercato nordamericano, sarebbe attribuibile all’abbassamento dei valori di mercato delle case, elemento che avrebbe a sua volta attratto una schiera crescente di potenziali compratori.

Gli acquisti sono così aumentati di 1,4 punti percentuali, per un volume annualizzato che si riavvicina alla soglia delle 5 milioni di unità (4,97 milioni). Il prezzo medio delle case è invece calato di 4,7 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre il numero delle case vendute nel corso del mese di ottobre, fa sì che il decimo mese del 2011 sia stato il peggior mese di ottobre dal 2005 a questa parte.

Prezzi case, calo dei prezzi nel Regno Unito

 Secondo quanto afferma una ricerca condotta dalla Rightmove Plc, i prezzi delle proprietà immobiliari britanniche richieste dai venditori, sarebbero calate di un ritmo record durante l’ultimo anno, durante il corso del mese di novembre. La causa scatenante di questa nuova riduzione delle “pretese” dei venditori, andrebbe ricercata fondamentalmente nell’incremento delle criticità dell’area euro, che hanno aumentato le incertezze economiche sul recupero della produzione nazionale, ed hanno altresì provocato il ritiro di migliaia di potenziali compratori dal porre in essere le operazioni immobiliari precedentemente pianificate.

Come conseguenza di quanto sopra, il prezzo medio richiesto dai venditori di una casa in Inghilterra e in Galles è diminuito di 3,1 punti percentuali rispetto a quanto riscontrato nel corso del mese di ottobre, per un valore in termini assoluti pari a circa 232.144 sterline, per il più grave declino su base mensile mai riscontrato dal mese di novembre dello scorso anno.

Immobiliare Scozia, nuovi incrementi nel mese di settembre

 Lo studio della LSL Acadametrics sostiene che i prezzi delle proprietà immobiliari residenziali della Scozia sarebbero cresciuti di 0,8 punti percentuali durante il corso del mese di settembre, per il terzo mese consecutivo di apprezzamento. Su base annua, i prezzi delle case sono invece in calo di 1,5 punti percentuali, circa 0,4 punti percentuali in meno rispetto alla flessione riscontrata nel mese di agosto, quando il declino su base annua si era assestato a quota – 1,9 punti percentuali.

La situazione – sostengono gli analisti che hanno condotto il monitoraggio – sarebbe principalmente attribuibile a un piccolo boom estivo delle transazioni di compravendita immobiliare, di cui, pur con diverse proporzioni, sembrano aver beneficiato anche le aree più popolose della vicina Inghilterra e del vicino Galles.

Immobiliare Germania, crescono gli investimenti nel mattone

 Secondo quanto stabilito da una ricerca condotta dall’operatore Colliers International, gli investimenti nel mercato immobiliare della Germania – sul lato commerciale – starebbero crescendo con un buon ritmo, portando il volume complessivo degli impieghi nel real estate locale a quota 7,87 miliardi di euro alla fine del terzo trimestre del 2011, e permettendo così al mattone di Berlino di poter porsi in dirittura d’arrivo per la conclusione di un anno non eccessivamente negativo su tale comparto.

A beneficiare dell’elevato ammontare di investimenti nell’immobiliare tedesco è pertanto il settore commerciale, con particolare riferimento ai negozi al deggatlio, considerato che il secondo settore di riferimento – quello degli uffici – appare estremamente distante per volumi di transazioni (4,77 miliardi di euro), e confermando in tal modo come l’immobiliare nazionale stia godendo un discreto stato di salute.

Prezzi case, nuove flessioni nel mercato immobiliare cinese

 Secondo quanto rivela un report governativo, i prezzi delle proprietà immobiliari della Cina sarebbero diminuite ancora, con una contrazione che nel corso del mese di ottobre ha riguardato 33 delle 70 principali aree metropolitane e urbane della nazione, oggetto del periodico monitoraggio da parte delle autorità governative.

A guidare il declino dei valori commerciali immobiliari è stata la città di Wenzhou, con una contrazione dei valori di mercato pari a 4,6 punti percentuali rispetto al precedente mese di settembre, rappresentativo di un passo indietro oltre 10 volte più grave di quello riscontrato nella media del più popoloso Paese asiatico, che grazie a una serie di provvedimenti intrapresi dalle istituzioni centrali e locali, sta cercando di contrastare in maniera piuttosto ingente l’apprezzamento del real estate nazionale.

Immobiliare Australia, cresce il pessimismo

 Secondo un nuovo sondaggio compiuto dalla Commonwealth Bank / Mortgage and Finance Association of Australia (più brevemente, MFAA), le aspettative sull’andamento del mercato immobiliare residenziale australiano si starebbero facendo sempre più negative, con previsioni sui prezzi delle case in corso di peggioramento nel corso dei prossimi mesi.

Più nel dettaglio, lo studio condotto dalla MFAA rivela come la proporzione di persone che auspica di comprare una casa nel corso dei prossimi 12 mesi è calata dai 21,6 punti percentuali del mese di gennaio 2011, ai 19,1 punti percentuali del maggio dello stesso anno, ai 16,9 punti percentuali del mese di settembre, e ponendo altresì le basi per un’ulteriore contrazione del dato entro la fine dell’anno.

Immobiliare Australia, prezzi delle case ancora in calo

 Torniamo oggi ad occuparci di quanto accade all’interno del mercato immobiliare australiano, dove i prezzi delle proprietà residenziali continuano a diminuire. Stando a quanto affermato dall’Istituto Nazionale di Statistica, infatti, i valori commerciali delle abitazioni delle principali città del Paese sarebbero diminuiti di 1,2 punti percentuali durante il terzo trimestre dell’anno, rispetto a quanto riscontrato dallo stesso Istituto nella precedente rilevazione relativa al secondo trimestre dell’anno, e dimostrando in tal modo il prolungamento del trend negativo.

I prezzi delle principali otto città australiane evidenziano come la peggiore performance sia stata riscontrata da Brisbane, con una contrazione di 2,5 punti percentuali. Sicuramente migliore è la prestazione di Sydney, dove i prezzi sono rimasti pressochè stabili rispetto al periodo precedente, con una lieve flessione concretizzata in un -0,2 punti percentuali. Più significativi i declini dei prezzi a Perth (-1,3 punti percentuali), Adelaide (– 0,9 punti percentuali), Canberra (– 2 punti percentuali), Hobard (-1 punto percentuale) e Darwin (-0,4 punti percentuali).

Prezzi case, valori raddoppiati nel decennio inglese

 Nonostante la crisi, l’investimento nel mattone inglese si è confermato quale straordinaria fonte di rendimento per coloro che hanno deciso di scommettere sugli impieghi nel real estate durante lo scorso decennio. Una recente ricerca segnala infatti come l’incremento medio delle proprietà immobiliari nei mercati cittadini inglesi sia stato pari a 103 punti percentuali nel corso degli ultimi dieci anni, per un controvalore in termini assoluti che sfiora le 1.000 sterline al mese.

Il prezzo medio di una casa inglese è infatti pari a circa 233.416 sterline, contro le 114.718 sterline del 2011. L’analisi, compiuta dalla Lloyds TSB, rivela altresì che l’incremento tra i due estremi del decennio sarebbe stato pari a 989 sterline per ogni singolo mese dell’ultimo decennio: un ottimo apprezzamento in “conto capitale”, che ha fatto certamente felici gli investitori nel mattone, nonostante la più recente crisi economico finanziaria.

Prezzi case in crescita (ma vendite in calo) nel mercato britannico

 Nuove evoluzioni nel mercato immobiliare britannico. Secondo quanto rivela la Acadametrics Ltd, in uno studio congiunto con la LSL Property Services, i prezzi delle case del Regno Unito sarebbero aumentati durnate il mese di ottobre, anche se il livello delle trnasazioni avrebbe subito una contrazione piuttosto lieve, che ha portato l’intero real estate d’oltre manica ad appiattirsi su livelli di debolezza sempre più significativi.

Il prezzo medio di una casa in Inghilterra e nel Galles è infatti incrementato di 0,2 punti percentuali rispetto al mese di settembre, per un livello ora pari a 220.056 sterline, come confermato dal gruppo britannico in un’email diffusa ai media nel corso degli ultimi giorni. Il numero delle transazioni è tuttavia calato di 5,7 pnti percentuali. Nella sola Londra, che di norma consolida andamenti migliorativi rispetto alla media, i prezzi sono invece cresciuti di 2,5 punti percentuali durante il trimestre terminato il 31 ottobre.