Prezzi case, nuovo calo nel mercato di Hong Kong

 I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo di Hong Kong hanno subito una nuova flessione durante l’ultima settimana. Una contrazione dei valori commerciali che ha condotto i prezzi delle case ai livelli minimi degli ultimi sei mesi, sulla scia dell’impressione che le difficoltà economiche possano continuare a indurre un elevato numero di acquirenti dal rinunciare dal porre in essere operazioni di acquisto della prim o della seconda casa, con conseguente maggior debolezza della domanda, e pressione al ribasso nei prezzi commerciali.

Alla luce di quanto sopra, i valori di mercato delle proprietà immobiliari ad uso abitativo sarebbero diminuite di circa un punto percentuale nella prima settimana di novembre, conseguendo così il quinto declino consecutivo e, soprattutto, il più grave passo indietro mai riscontrato da 17 settimane a questa parte, come confermato dalla Centaline Property Agency Ltd. all’interno di un comunicato diffuso poco fa.

Tassi interesse su livelli invariati nel mercato americano

 I tassi di interesse applicati mediamente applicati dagli istituti di credito statunitensi alle operazioni di mutuo casa sono rimsti pressochè invariati durante l’ultima settimana. A sostenerlo è la società Freddie Mac, che cura il periodico monitoraggio, e che conferma le apparenze di un mantenimento del costo del denaro su livelli storici minimi.

Il tasso di interesse medio applicato alle operazioni di mutuo casa con durata a 30 anni è infatti calato a 3,99 punti percentuali durante la settimana terminata il 10 novembre, contro un livello pari a 4 punti percentuali che aveva contraddistinto la settimana ancora precedente. Parallelamente, il tasso di interesse fisso medio applicato ai mutui a tasso fisso a 15 anni, è diminuito dai 3,31 punti percentuali di sette giorni fa, agli attuali 3,30 punti percentuali.

Pignoramenti case, crescita del 7% nel mese di ottobre

 Un’analisi compiuta dalla società di consulenza e di monitoraggio Realty Trac Inc. afferma che le procedure di pignoramento delle case, sul mercato statunitense, sarebbero cresciute del 7% durante il mese di ottobre, toccando pertanto i massimi livelli da sette mesi a questa parte.

La ragione del significativo incremento del dato è da ricondursi principalmente a una forte accelerata delle procedure da parte degli istituti di credito, che stanno gradualmente superando le lungaggini tecniche che hanno consentito all’elemento statistico di non “esplodere” nel corso dell’anno.

Affitti uffici, si prevedono forti cali nel mercato giapponese

 Torniamo oggi ad occuparci dei mercati immobiliari orientali per quanto concerne l’andamento delle locazioni delle proprietà commerciali. Stando a una recente ricerca effettuata dalla Mori Building Co., infatti, nel corso dei prossimi mesi i canoni di affitto degli uffici e degli spazi ad uso non abitativo nella capitale giapponese dovrebbero subire ulteriori cali, con passi indietro piuttosto significativi, che porteranno indietro nel tempo l’andamento delle locazioni nella metropoli asiatica.

Secondo quanto afferma la società, infatti, nel corso del 2012 i nuovi spazi ad uso ufficio a Tokyo saliranno a quota 1,54 milioni di metri quadrati, con un balzo di 12 punti percentuali rispetto a quanto agito nel corso dell’anno precedente, e toccando di fatto i livelli già raggiunti nel corso del 2006. Il merito va in questo senso attribuito ad alcune nuove realizzazioni commerciali, che saranno realizzate nella primissima parte del nuovo anno, arricchendo di fatto le possibilità da parte dell’offerta commerciale.

Immobiliare USA, previsioni ribassiste per i primi mesi del 2012

 Il mercato immobiliare degli Stati Uniti non ha ancora raggiunto il fondo. A sostenerlo è il sito web Zillow.com, specializzato nel real estate locale e internazionale, secondo cui il mercato immobiliare del Paese nordamericano sarebbe molto vicino a toccare i valori minimi medi, dopo aver mostrato una sostanziale stabilità nel passaggio tra il secondo trimestre dell’anno e il terzo trimestre dello stesso esercizio.

I valori delle proprietà immobiliari residenziali sono infatti calati di soli 0,2 punti percentuali su base trimestrale. Su base annua i valori commerciali sono diminuiti di 4,4 punti percentuali, rimanendo inferiori di ben 28,8 punti percentuali rispetto ai picchi toccati nel corso del mese di giugno del 2006, quando il real estate a stelle e strisce riuscì a toccare i propri massimi livelli storici.

Prezzi case, secondo calo mensile consecutivo per il mercato cinese

 Secondo quanto afferma l’ultima ricerca pubblicata da SouFun Holdings Ltd., i prezzi delle case del mercato cinese sarebbero diminuite per il secondo mese consecutivo durante il periodo di ottobre, significando un nuovo segnale interpretativo degli effetti che i tagli predisposti dal governo cinese stanno producendo all’interno del mercato immobiliare del Paese asiatico.

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo dell’area ora oggetto di considerazione hanno subito quindi una flessione di 0,23 punti percentuali rispetto alla fine del mese di settembre quando, a sua volta, subirono una diminuzione di 0,03 punti percentuali rispetto al mese di agosto, per la prima contrazione annua.

Prezzi case, nuovo declino mensile nei valori inglesi

I prezzi delle case inglesi hanno subito un nuovo decremento durante il mese di ottobre, per il sesto mese consecutivo. La ragione principale di questa flessione dei valori commerciali è da imputarsi principalmente alla flessione delle prospettive del mercato immobiliare locale, e all’incrementante pessimismo che sta condizionante l’intera economica britannica, e che sta ponendo le basi per ulteriori decrementi nel corso dei prossimi mesi.

A sostenere quanto sopra è stata l’ultima ricerca effettuata dalla società di ricerca e di consulenza Hometrack Ltd., secondo cui il costo medio di un appartamento ha subito una flessione di 0,2 punti percentuali rispetto al mese di settembre, per un passo indietro che – rispetto all’altro termine di principale paragone, rappresentato dallo stesso mese dello scorso anno – è pari a2,8 punti percentuali.

Vendite nuove case americane ai massimi da 5 mesi

Secondo una recentissima analisi pubblicata a cura del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, nel Paese nordamericano le vendite di case di nuova costruzione sarebbero cresciute a un livello superiore alle previsioni durante il mese di settembre, grazie a un ribasso dei prezzi commerciali che ha invogliato un numero inaspettato di compratori a porre in essere le operazioni relative all’interno del segmento immobiliare abitativo.

 

Come conseguenza di quanto sopra, le vendite di nuove case sono cresciute del 5,7% per un volume annualizzato pari a 313 mila unità, e contro le 300 mila unità previste dagli economisti di Bloomberg. Il prezzo medio sembra essere stato la determinante principale di questo rimbalzo, visto e considerato che il valore di vendita è stato inferiore di circa 10 punti percentuali rispetto a quanto riscontrato nello stesso mese dello scorso anno, per il passo indietro più rilevante da oltre due anni a questa parte.

Prezzi case, secondo incremento mensile nel mercato inglese

 Secondo quanto afferma una ricerca compiuta da Nationwide Building Society, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nel mercato del Regno Unito sarebbero cresciuti per il secondo mese consecutivo durante quello di ottobre. Un rialzo che tuttavia non è certo sufficiente per consentire agli osservatori del real estate locale di poter tirare l’atteso sospiro di sollievo, considerando invece la fine dell’anno come un periodo prossimo a un ulteriore decremento dei valori commerciali delle abitazioni.

Secondo l’analisi di Nationwide, il costo medio di un appartamento sarebbe cresciuto di 0,4 punti percentuali durante il mese di ottobre rispetto al precedente mese di settembre, per un controvalore commerciale pari a 165,650 sterline (circa 267.300 dollari). Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, invece, i valori di mercato sono superiori di 0,8 punti percentuali, per il primo incremento annuo in sei mesi.

Mercato immobiliare, altre previsioni di debolezza per il real estate americano

Il mercato immobiliare degli Stati Uniti continuerà a permanere in uno scenario di debolezza per il prossimo futuro. A dirlo è un report condotto dalla newyorkese Radar Logic, relativo al mese di agosto 2011, ma pubblicato solamente nel corso delle ultime ore. Un report che non lascia grandi speranze al mattone nordamericano, affermando – in estrema sintesi – che il real estate a stelle e strisce non si riprenderà nel corso dei prossimi mesi.

I prezzi delle case del mese di agosto sono diminuiti sia su base mensile sia su base annua, ricorda l’analisi della società americana. I dati che preoccupano maggiormente sono tuttavia altri: il mix tra l’andamento delle vendite delle case, la fiducia dei cittadini statunitensi e l’avvio di nuovi cantieri residenziali, dipinge un quadro tutt’altro che rassicurante sulla situazione del segmento abitativo dell’immobiliare americano.

Immobiliare estero, sguardo periodico ad Est

A distanza di qualche mese, torniamo a parlare di quanto sta accadendo nel mercato immobiliare estero, con una particolare specificità per l’area baltica, dove i prezzi degli appartamenti nelle principali città hanno oramai consolidato un’interessante stabilità, e dove la sola Tallin riesce a garantire un ritmo di incremento dei valori di mercato piuttosto interessante, con un concomitante rialzo dell’andamento delle vendite commerciali.

Una ricerca recentemente condotta nella macro area di riferimento, infatti, denota un incremento dei prezzi degli appartamenti a Vilnius pressochè nullo, dopo un aumento che nel corso del mese di agosto è stato pari a 0,1 punti percentuali, a 1.209 euro per metro quadro. Su base annua, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo sono inferiori di 2,4 punti percentuali.

Mercato immobiliare, ogni proprietario inglese ha perso 7.500 sterline

È di 7.500 sterline il deprezzamento medio delle proprietà immobiliari britanniche, avvenuto durante gli ultimi dodici mesi. In altri termini, ogni proprietario di casa avrebbe visto il prezzo del proprio appartamento cedere ben 7.500 sterline rispetto allo scorso anno, come attestato da una recentissima ricerca condotta da Zoopla, uno dei portali immobiliari più noti di tutto il vecchio Continente.

 

Stando all’analisi di Zoopla, il prezzo medio di una casa britannica è ora pari a 219.243 sterline, il 3,2% in meno rispetto a quanto era stato riscontrato nel corso dello stesso periodo dello scorso anno. Il deprezzamento delle proprietà immobiliari ad uso abitativo non coinvolge tuttavia l’intero mercato immobiliare britannico allo stesso modo.

Prezzi case, andamento meno convinto nel mercato cinese

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo, in Cina, stanno consolidando un andamento piuttosto irregolare. Il “merito” di questa situazione andrebbe riferito principalmente ai numerosi tentativi – finalmente riusciti – da parte del governo locale, che sta cercando di evitare l’esplosione di una dannosissima bolla speculativa sul mercato immobiliare, determinata dallo straordinario ritmo di crescita che i prezzi di mercato delle unità abitative stanno continuando a conoscere.

Gli interventi realizzati all’interno del mercato cinese hanno quindi prodotti alcune variazioni nella corsa al rialzo. Basti pensare che alcune tra le metropoli principali del Paese asiatico, come Beijing, Shanghai, Shenzhen e Guangzhou, sono tra le 30 città oggetto di monitoraggio (su un totale di 70) che dal mese di agosto al mese di settembre hanno mantenuto pressochè invariati i propri valori medi di riferimento per le case in vendita.

 

Immobiliare USA, prezzi case in calo nel mese di agosto

 A certificare la flessione dei valori commerciali delle abitazioni nel mercato immobiliare statunitense, nel corso del mese di agosto, è arrivato nelle ultime ore un report condotto dalla società Standard & Poor’s / Case – Shiller, secondo cui i prezzi delle case nel real estate nordamericano, nel corso del periodo sopra considerato, sarebbero diminuiti di 3,8 punti percentuali per quanto concerne le 20 principali aree metropolitane del Paese.

La flessione del 3,8% su base annua, oltre a prolungare l’agonia del locale mercato delle case, risulta essere peggiore di quanto previsto in precedenza dagli analisti, che avevano stimato un declino di 3,5 punti percentuali nel trend dei valori di mercato delle proprietà immobiliari ad uso abitativo del mercato immobiliare statunitense.