Crisi immobiliare sempre più grave

di Redazione Commenta

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La crisi immobiliare è sempre più grave. Ad affermarlo è il presidente di Assoedilizia e vice presidente di Confedilizia, Achille Colombo Clerici, recentemente intervenuto a Cernobbio all’annuale Forum Ambrosetti sull’economia. A caratterizzare questa fase del real estate tricolore, il minor gettito fiscale, la contrazione delle compravendite sull’acquisto casa da parte delle famiglie, la contrazione dei mutui immobiliari, la flessione degli investimenti immobiliari da parte dei fondi di investimento, il boom di acquisti immobiliari italiani all’estero e il calo dei valori immobiliari storici e prospettici.

A riassumere le dichiarazioni del presidente di Confedilizia è stato il magazine newsfood, che ha cercato di schematizzare tutte le principali considerazioni di Achille Colombo Clerici. Tra le tante valutazioni del presidente, particolarmente interessante è quella relativa all’influenza fiscale sull’andamento del mercato immobiliare con particolare riferimento al minor gettito fiscale riscontrato, in prevalenza dell’Iva.

“I dati positivi recentemente diffusi si spiegano solo considerando il surplus di entrate fiscali derivante dalla prima rata dell’IMU,senza la quale il saldo risulterebbe comunque in diminuzione” – riporta il magazine sulla base delle dichiarazioni di Clerici – “Cause: riduzione della liquidita’ del sistema economico; riduzione delle spese e consumi delle famiglie; diminuzione di cantieri edilizi ( manutenzioni e nuove costruzioni); minori investimenti privati. L’andamento particolarmente negativo del turismo domestico durante questa estate e’ stato emblematico della crisi economica generale in atto e della atmosfera di seria preoccupazione diffusa nei ceti produttivi italiani” (vedi anche vendite case dimezzate in sette anni).

Per quanto invece concerne il calo dei mutui, newsfood ricorda come sia “al tempo stesso effetto e concausa della crisi economica del settore. C’e’ da chiedersi quanto esso risponda ad una contrazione dovuta alla crisi di liquidita’ del sistema e alla riduzione della domanda, ovvero quanto risponda ad una mancanza di politica bancaria di sostegno (con la concessione dei mutui) al mercato immobiliare .  Certo e’ che in carenza di un efficiente ed adeguato sistema di mutui fondiari, il mercato degli immobili non ha alcuna chance di ripresa: anche perche’ rarissimamente un acquisto immobiliare puo’ esser attuato senza l’ausilio di un mutuo (dato Centro Studi Confindustria in 2 casi su 3 acquisti senza mutui: ma, prescindendo dalla considerazione dei volumi, per gli acquisti da parte delle famiglie ci avviciniamo alla quasi totalità)”.

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