La crisi del mercato immobiliare spagnolo continua a esercitare una dura presa sul territorio economico – sociale iberico. Come confermato dall’Istituto nazionale di statistica, nel corso degli ultimi mesi il numero delle case vuote (una delle determinanti maggiormente emblematiche delle criticità del mattone di Madrid) è pertanto esploso, andando ad aumentare in doppia cifra negli ultimi dieci anni.
crisi immobiliare
Crisi immobiliare in rallentamento?
La crisi immobiliare è ancora profonda, e le aspettative di breve termine non sono certamente rosee. Tuttavia, almeno a guardare le prime proiezioni sui dati dell’avvio del 2013, forse vi sono dei segnali di rallentamento nell’emorragia di compravendite e quotazioni. A dimostrazione di ciò, gli ultimi dati elaborati dall’Osservatorio sul mercato immobiliare residenziale italiano condotto da immobiliare.it, in grado di abbracciare anche le prime statistiche del primo bimestre 2013.
Immobili nella strategia del governo
Il presidente di Federimmobiliare Gualtiero Tamburini, a margine dell’assemblea dell’associazione recentemente tenutasi a Milano, ha auspicato che “l’immobiliare e l’edilizia devono entrare nell’agenda per lo sviluppo del Paese come punti fondamentali per il rilancio del Paese”. Nodo fondamentale, ha poi aggiunto il numero 1 della federazione, è “attrarre il risparmio e far affluire investimenti nel settore”. Ma l’immobiliare costituirà davvero una priorità nelle strategie dell’esecutivo che verrà?
Prezzi in calo record da due anni
Nel corso del terzo trimestre del 2012, sulla base dei dati ufficiali forniti dall’Istat, l‘indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie sarebbe sceso dell’1,1 per cento in termini congiunturali e del 3,2 per cento su base annua. Secondo quanto rivela la stessa statistica Istat, si tratterebbe del terzo calo tendenziale consecutivo, in netta accelerazione rispetto agli altri. A pesare sarebbe soprattutto il crollo dei prezzi delle case già esistenti sul mercati.
Cause crisi immobiliare 2012
La crisi immobiliare italiana sembra essere figlia di una serie di determinanti spesso collegate tra loro, pur con un peso ponderato evidentemente divergente: prezzi delle case troppo elevate, redditi e potere d’acquisto in fase calante, mutui sempre più difficili da ottenere, incertezza sul futuro a breve e medio termine, riforme fiscali immobiliari e tanto altro, sono solamente alcune delle cause che stanno conducendo il volume delle compravendite immobiliare in ulteriore e rapido deterioramento sul territorio italiano.
Formazione mercato immobiliare
La formazione del mercato immobiliare italiana non è scarsa, ma è pur sempre molto indietro rispetto ai più evoluti mercati anglosssoni. Ad affermarlo è una recente ricerca condotta sul territorio nazionale, anticamera della necessità di creare, all’interno di Assoimmobiliare, una commissione ad hoc che inizierà a lavorare insieme agli istituti che già oggi organizzano master e corsi per il settore. A spiegarcelo, dalle pagine de Il Sole 24 Ore, è Mauro Miccio, docente dell’Università di Roma Tre, e membro del gruppo di lavoro sopra anticipato.
Crisi immobiliare sempre più grave
La crisi immobiliare è sempre più grave. Ad affermarlo è il presidente di Assoedilizia e vice presidente di Confedilizia, Achille Colombo Clerici, recentemente intervenuto a Cernobbio all’annuale Forum Ambrosetti sull’economia. A caratterizzare questa fase del real estate tricolore, il minor gettito fiscale, la contrazione delle compravendite sull’acquisto casa da parte delle famiglie, la contrazione dei mutui immobiliari, la flessione degli investimenti immobiliari da parte dei fondi di investimento, il boom di acquisti immobiliari italiani all’estero e il calo dei valori immobiliari storici e prospettici.
Immobiliare Italia ancora in crisi nel 2012
Secondo quanto affermato dal Centro Studi di Confindustria, il mercato immobiliare italiano sarebbe ancora in una fase di profondissima crisi. Le analisi da parte della confederazione degli industriali rivelano infatti che i prezzi delle case, nella Penisola, sono diminuiti del 7 per cento nel corso del primo periodo dell’anno su base annua, mentre nello stesso arco temporale il numero delle compravendite sarebbe addirittura calato del 20 per cento, con un crollo verticale che potrebbe esser stato replicato anche nel secondo trimestre.
Immobiliare internazionale estate 2012
Tra crisi sventate e crisi ancora in essere, tra pericoli di speculazione e tentativi di rilanciare un real estate sopito, l’immobiliare internazionale estivo non riesce a conferire una strada certa ai propri investitori. Cerchiamo allora di comprendere cosa stia accadendo al di fuori dall’Europa, dimenticandoci, almeno per qualche minuto, delle straordinarie criticità che stanno vivendo i mercati del mattone del vecchio Continente, alle prese con generalizzati cali delle quotazioni, e freni al numero delle compravendite.
Crisi immobiliare Olanda
Dopo Spagna, Irlanda e Grecia, e dopo le smentite sui timori di una bolla tedesca, e lo sgonfiamento naturale e graduale di quella svizzera, un altro Paese europeo sembra ben porsi sulla preoccupante strada del crac immobiliare: l’insospettabile (o quasi) Olanda. A sostenerlo, più o meno sostanzialmente, è il report pubblicato dal Royal BAM Group, il principale operatore immobiliare della nazione, secondo cui nel solo primo semestre 2012 si sarebbe registrata una perdita di oltre 250 milioni di euro che ha messo a repentaglio la realizzazione di progetti immobiliari e infrastrutturali per oltre 1,4 miliardi di euro.
Immobiliare Firenze 2012
La crisi del mercato immobiliare italiano non sembra avere risparmiato nemmeno Firenze e provincia. Stando agli ultimi dati forniti dall’Agenzia del Territorio, infatti, rispetto al 2004 il numero delle compravendite immobiliari sarebbe diminuito del 30%, a prova ulteriore di una scarsa domanda di settore. Nel 2004, ricorda ancora il Territorio, le compravendite immobiliari erano state pari a 14.800 unità, poi bruscamente scese a quota 10.138 unità nel corso del 2011. Sul territorio della sola Firenze le compravendite sono invece passate da 5.345 unità a 4.514 unità.
Immobiliare Roma 2012 – Nomisma
Secondo Nomisma, il mercato immobiliare di Roma continua ad attraversare un momento non troppo felice. Il territorio capitolino sta infatti subendo un nuovo ridimensionamento nel numero delle transazioni effettuate, con il settore residenziale che, dopo un 2011 tutto sommato positivo (con un incremento nel numero delle compravendite pari all’1,4 per cento rispetto al 2010) ha fatto segnare, nella prima parte del 2012, un netto calo delle compravendite, con un passo indietro piuttosto “rumoroso” (- 20,6 per cento rispetto al primo trimestre del 2011).
Crisi immobiliare mondiale – estate 2012
Come periodicamente accade nelle sue pagine, anche qualche giorno fa l’autorevole settimanale The Economisth a avuto modo di pubblicare il suo bollettino di monitoraggio sull’andamento del mercato immobiliare mondiale, concentrandosi prevalentemente sui principali mercati internazionali. Ebbene, il quadro complessivo è piuttosto desolante, sebbene non manchino i margini per poter rilevare alcune interessanti opportunità di guadagno, in Europa e all’esterno dei confini del vecchio Continente.
Crisi immobiliare Grecia 2012
Il 2012 si chiuderà con un profondo segno negativo per il mercato immobiliare greco. A ricordarlo è l’agenzia di rating Fitch, che sostiene che i prezzi degli immobili potranno calare di circa il 17% nei prossimi due anni, dopo una flessione media del 20% nel corso del 2011. In tutto, pertanto, un decremento complessivo del 37% in soli tre anni. A parlarne è stato un interessante approfondimento condotto da Il Sole 24 Ore, che ha fatto il punto evolutivo su quanto è accaduto e cosa potrebbe accadere ad Atene e dintorni.