Abitare sostenibile: l’energia geotermica

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Tra le fonti alternative l’energia geotermica rappresenta un settore in crescita in tutto il mondo. Si tratta di energia generata attraverso il calore naturale presente nel sottosuolo o meglio attraverso fonti geologiche di calore.

Una fonte che possiamo considerare rinnovabile, anche se l’energia geotermica deriva dall’origine della terra, dal lento decadimento del materiale radioattivo al suo interno e dall’ energia solare assorbita a livello della superficie.

Andando verso il centro della terra le temperature variano di circa 25/30°C per Km, per arrivare ai c.a 4000°C del nucleo. L’applicazione del geotermico, la ricerca di soluzioni per portare per conduzione il calore dall’interno all’esterno, ha goduto negli ultimi tempi di un discreto progresso a livello tecnologico.

In Italia il centro della produzione geotermica su larga scala si concentra in Toscana, nelle centrali di Larderello e Montieri, dove le sonde sono arrivate in passato a sfiorare i 5.000 metri di profondità. Altrove anche le sorgenti termali di acqua calda vengono sfruttate per la produzione di energia geotermica. In entrambi i casi si parla di geotermia classica, quella che sfrutta anomalie geologiche o vulcanologiche.

Recentemente il gruppo svedese Ikea ha realizzato a Milano un impianto geotermico per rifornire il punto vendita di Corsico e sta completando a Parma il più grande campo geotermico d’Europa con 272 sonde .

Per cogenerazione si intende la produzione di differenti forme di energia a partire da un’unica fonte. La cogenerazione geotermica è il processo di generazione congiunta di elettricità e calore, sfruttando un’unica fonte di energia pulita.

A livello domestico la geotermia non funziona con i normali radiatori ma necessita di impianti  a pannelli radianti a pavimento, parete o soffitto, ma ci sono anche soluzioni innovative come il Thermofon.

Si parla di geotermia a bassa entalpia, quella che sfrutta il calore immagazzinato dal terreno grazie all’esposizione solare, per produrre aria calda o aria fredda. Si tratta di una tecnologia molto diffusa negli States e in Europa del Nord, che sta trovando applicazione anche in Italia. In Islanda più dell’80% delle abitazioni utilizza l’energia geotermica per il riscaldamento, ma anche nella vicina svizzera.

Il sistema della sonda geotermica si realizza con perforazioni fino a 400 metri di profondità, pompando un fluido ad alta trasmittanza termica in un circuito chiuso, che permette di scambiare calore con la superficie o il sottosuolo.

Ci sono sistemi orizzontali, realizzati con uno scavo non troppo profondo, adatti a terreni pianeggianti e sonde verticali, che raggiungono temperature più elevate ma necessitano di un’operazione di carotaggio del terreno con macchinari specifici.

I costi di realizzazione di un impianto sono ancora abbastanza elevati, ma le spese si riducono notevolmente nelle soluzioni di edilizia pubblica, perché i risparmi sono notevoli.

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