Immobili di pregio: Catasto Roma, parte la riclassificazione

di Redazione Commenta

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E’ scattato a Roma il “giro di vite”, in materia di rendite immobiliari, per gli immobili di prestigio presenti nella Capitale. A darne notizia è stata infatti l’Amministrazione comunale dopo che, a seguito di una proposta formulata da Maurizio Leo, l’Assessore al Bilancio ed allo Sviluppo economico di Roma Capitale, la Giunta capitolina ha approvato una specifica delibera che fa scattare la riclassificazione legata alle rendite catastali nel caso in cui queste rispetto al valore di mercato presentino un forte scostamento.

Ad occuparsi di questa riclassificazione, a partire dal prossimo anno, sarà l’Agenzia del Territorio su aree della Capitale corrispondenti a diciassette delle 283 “micro zone” complessive in cui risulta essere suddiviso a Roma il patrimonio immobiliare della Città.

Secondo quanto dichiarato proprio dall’Assessore al Bilancio, da tale operazione ci si attende sia un generale riequilibrio per quel che riguarda il sistema della classificazione degli immobili, sia una maggiore equità sociale per quel che riguarda la ripartizione, a carico dei cittadini, dei livelli di contribuzione. Al riguardo l’Assessore ha assicurato che non ci saranno rivalutazioni “a pioggia”, ma interventi mirati ad un riallineamento di parametri che oramai dopo tanto tempo risultano essere obsoleti. Dal maggiore prelievo fiscale si genereranno ovviamente benefici per le casse di Roma Capitale con la conseguenza che poi le risorse potranno anche essere destinate ai cittadini con il miglioramento dei servizi.

Basti pensare che, in accordo con quanto riporta il sito Internet del Comune di Roma, ci sono aree della Capitale dove, a seguito di un monitoraggio effettuato dagli Uffici Tecnici, gli immobili a parità di superficie hanno attualmente un valore catastale di appena 879 euro rispetto invece ad un valore di mercato pari a ben 5.500 euro, ovverosia oltre sei volte tanto. Quindi, la delibera approvata dalla Giunta di Roma Capitale andrà a ridurre questi squilibri che, tra l’altro, spesso sono presenti all’interno delle stessa area abitativa.

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