Immobiliare: la domanda favorisce chi ha più liquidità

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Mercato immobiliare, anno zero. Il 2014 potrebbe passare alla storia come il ‘momento buono’ per ripartire. Merito della correzione dei prezzi e dei canoni. I primi risultati cominciano già a (intra)vedersi.

Ricominciare dal 2014

Non si può, ancora, parlare di scambi. Ma si può parlare di un aumento della domanda. In fondo, sarebbe anche ora dal momento che il calo consecutivo è durato per ben tre anni.

Ora, le domande di acquisto e di affitto delle abitazioni crescono. Tornano a crescere. A diramare la lieta novella sono numerosi centri studi del settore, secondo i quali già alla fine dello scorso anno sono stati fatti registrare aumenti considerevoli: un buon + 6% della domanda e un + 13% dell’offerta. Non male se confrontate alle percentuali del gennaio 2013.

Il segnale è positivo e la speranza è che nel 2014 la situazione migliorerà.

Quali sono i motivi di questa inversione di tendenza? Sembrano essere chiari. Vi è, forse, una maggiore disponibilità di spesa ma le ragioni di questa crescita sono da cercare nel ribasso dei prezzi di vendita e dei canoni.

Dunque, i valori attenuati fanno bene a coloro i quali desiderano investire nel residenziale.

La tendenza è positiva, dunque, ma non si traduce in una crescita degli scambi.

Gli ultimi dati disponibili erogati dall’Agenzia delle Entrate sono inerenti al trimestre numero 3 dello scorso anno. Essi mostrano, numeri alla mano, 199.661 affari conclusi. In altri termini si tratta di una flessione del 6,6% in confronto allo stesso trimestre del 2012. Ma almeno si può guardare con più fiducia all’anno iniziato da un mese e mezzo.

 

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