Immobiliare Roma 2012 – Nomisma

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Secondo Nomisma, il mercato immobiliare di Roma continua ad attraversare un momento non troppo felice. Il territorio capitolino sta infatti subendo un nuovo ridimensionamento nel numero delle transazioni effettuate, con il settore residenziale che, dopo un 2011 tutto sommato positivo (con un incremento nel numero delle compravendite pari all’1,4 per cento rispetto al 2010) ha fatto segnare, nella prima parte del 2012, un netto calo delle compravendite, con un passo indietro piuttosto “rumoroso” (- 20,6 per cento rispetto al primo trimestre del 2011).

Oltre al settore residenziale, i dati Nomisma forniscono dei responsi particolarmente deludenti anche per quanto concerne il comparto terziario e per quello commerciale, con un incremento del 3,2 per cento e del 4,2 per cento (rispettivamente) ottenuto nel 2011, che deve ora fronteggiare un crollo del 44,6 per cento e del 30,3 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

A contraddistinguere il mercato immobiliare romano è principalmente la debolezza della domanda immobiliare. Una scarsa incisività dei potenziali acquirenti che sembra riguardare tutti i settori in maniera piuttosto omogenea, e che sembra essere imputabile alla crisi economico finanziaria che sta colpendo il Paese, e alle notevoli difficoltà di accesso al credito da parte delle famiglie e delle imprese. Un mix di elementi determinanti che hanno indotto una severa selezione della domanda immobiliare, e il rinvio di molti progetti e iniziative di investimento (con le case più care d’Italia che, comunque, continuano in parte a trovarsi nell’area capitolina).

Altro elemento fortemente caratterizzante l’evoluzione dell’immobiliare romano è il calo delle quotazioni, con una contrazione che attualmente si aggira intorno al 2 per cento semestrale, oltre a una parziale attenuazione della rigidità dell’offerta: in altri termini, non è raro ottenere corposi sconti al momento della stipula dei contratti di compravendita. Attenzione anche all’andamento del mercato delle locazioni, visto e considerato che il settore degli affitti potrebbe essere quello più in crisi nel corso dei prossimi trimestri, con un’evoluzione perfino peggiore dell’attuale.

E chissà quanto ha pesato l’aumento Imu Roma

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