Londra, vari scenari sugli affitti degli uffici

di Redazione Commenta

Diverse analisi previsionali e consuntive sul mercato dei canoni di locazione degli uffici di Londra.

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Il mercato degli uffici londinesi sembra essere in grado di attrarre un numero crescente di operatori interessanti a compiere qualche operazione a buon mercato. Secondo alcune ricerche recentemente pubblicate in proposito, il periodo nero per questo segmento starebbe quasi giungendo al termine, divenendo sinonimo di un’anticipazione della ripresa prevista per il 2011, che potrebbe essere anticipata a partire dal terzo o dal quarto trimestre dell’anno in corso.

Una delle analisi più recenti è quella del Royal Institution of Chartered Surveyors, secondo la quale il declino dei canoni di locazione delle proprietà immobiliari adibite come uffici nell’area londinese potrebbe essere giunto al termine, ponendo così cessazione a una contrazione che proseguiva – quasi ininterrottamente, se si escludono delle lievi attenuazioni periodiche – da oltre due anni a questa parte.

A sostenere le tesi di Royal Institution of Chartered Surveyors, l’andamento dell’indice che misura le aspettative sull’andamento dei canoni di locazione degli uffici. Un indice che ha oramai raggiunto un valore prossimo allo zero, contro un valore di – 27 riscontrato nel terzo trimestre dell’anno; un valore che – in altre parole – sta a significare che vi sarebbe un numero di operatori a stimare una rapida ripresa dei canoni di locazione uguale a quello portatore di una tesi contraria.

Secondo invece quando sostiene una ricerca condotta da Savills, nel 2010 i canoni di affitto degli uffici presenti all’interno del distretto finanziario potrebbero crescere anche del 18% su base annua. Scende intanto la proporzione di uffici sfitti, per un tasso che è passato dal 15,6% all’attuale 14,2%, ma per un’estensione complessiva che rimane notevolmente superiore ai livelli del biennio 2005 – 2006.

Tuttavia, molto dipenderà come al solito dal futuro andamento del mercato del lavoro, con un tasso di disoccupazione che fatica a contenere la propria crescita, e che potrebbe rendere più difficoltosa la realizzazione delle stime degli analisti sopra ricordati.

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