Mutuo ristrutturazione: sceglierlo con un confronto mirato

di Redazione Commenta

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I costi che una famiglia deve assumersi per poter effettuare nella casa degli interventi di ristrutturazione sono spesso molto elevati. Per questo anche per questa tipologia di interventi sull’abitazione le famiglie, volenti o nolenti, si ritrovano a dover andare a stipulare con il sistema bancario un finanziamento immobiliare ipotecario avente come finalità proprio quella della ristrutturazione.

Anche per tali interventi l’offerta da parte del sistema bancario è vasta ma come sempre, al fine di scegliere il “miglior” mutuo ristrutturazione, ovverosia quello che risulta essere più adatto alle proprie esigenze, è necessario fare dei confronti mirati.

A mettere tutto ciò in risalto è il Portale di comparazione Supermoney.eu che al riguardo, attraverso il proprio applicativo online, è andato a “caccia” dei migliori mutui ristrutturazione considerando un cliente che chiede un finanziamento con piano di ammortamento a 15 anni, importo pari a 60 mila euro e tasso variabile.

Ebbene, i tre “migliori” mutui ristrutturazione restituiti dall’applicativo online sono i seguenti: “Mutuo Ristrutturazione Immobili“, proposto da Cariparma, Istituto di credito controllato dal Gruppo Crédit Agricole, che tra l’altro offre gratuitamente a copertura del debito residuo una polizza assicurativa che copre dal rischio di infortuni.

Il secondo finanziamento è il Mutuo a Tasso Variabile di Webank, Banca online del Gruppo Bipiemme – Banca Popolare di Milano, che propone spese di istruttoria pari a zero a fronte della possibilità, in via opzionale, di sottoscrivere coperture assicurative sui rischi vita e su quelli danni.

Il terzo mutuo è “Bello Basso”, un finanziamento immobiliare proposto dal Credem – Gruppo bancario Credito Emiliano, che è attualmente in promozione con uno spread tra i più bassi presenti sul mercato. Con la promozione “Bello Basso” del Credem lo spread sul mutuo, a tasso variabile, parte dallo 0,95%, quindi estremamente competitivo visto che di norma le banche praticano sui mutui spread che partono dall’1% ma che spesso sfiorano il 2%.

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