Piano casa: una revisione per contrastare la crisi dell’edilizia

di Redazione Commenta

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Una revisione urgente del piano casa per contrastare la crisi dell’edilizia e, quindi, dare sostegno al settore delle costruzioni; ma anche incentivi finalizzati alla riqualificazione energetica degli edifici. Questo è quanto, in sintesi, in accordo con quanto riporta la Confartigianato Imprese di Ascoli Piceno e di Fermo, chiede la Confartigianato Edilizia nel lanciare un vero e proprio allarme sull’onda lunga della crisi finanziaria ed economica che si è abbattuta sul settore.

Basti pensare alle cifre da brivido legate sia al calo dei finanziamenti bancari, sia al calo dell’attività che unito ai ritardi nei pagamenti rischiano di mettere in ginocchio il settore edile e delle costruzioni proprio nel momento in cui invece altri settori della nostra economia, dopo tanto attendere, stanno facendo registrare i primi ed incoraggianti segnali di ripresa.

In Italia le sole imprese dell’artigianato che operano nelle costruzioni sono ben 585 mila, le quali, in accordo con i dati accreditati forniti dall’Ufficio Studi della Confartigianato, hanno dovuto far fronte a maggiori oneri finanziari per ben 337 milioni di euro complessivi a causa dei ritardi nei pagamenti; basti pensare che, in accordo con quanto dichiarato dal presidente della categoria Confartigianato Edilizia, Francesco Silvi, negli ultimi diciotto mesi i tempi medi di attesa per i pagamenti da parte degli Enti pubblici si sono dilatati di ulteriori 38 giorni andando di conseguenza a causare un danno enorme a carico delle PMI.

Per questo, al fine di sostenere la domanda interna, servono misure anticicliche come quelle riguardanti gli incentivi per il risparmio energetico, così come, in particolare nella Regione Marche, il piano casa andrebbe rivisto al fine, tra l’altro, di poter andare a colmare le lacune che erano presenti nel momento della sua approvazione. Tutto ciò darebbe nuova linfa alle imprese delle Province di Ascoli Piceno e di Fermo che operano nel comparto dell’edilizia, e che sono oltre 5.300.

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