Piano di rilancio settore immobiliare

di Redazione Commenta

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Per rilanciare il settore immobiliare non occorrono iniziative scollegate, quanto un vero e proprio piano coordinato che possa supportare l’inversione di tendenza del comparto. Ad esserne convinta è la Fiaip, la Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, che propone un programma sinergico di rilancio per rispondere ai negativi dati presentati dalla Corte dei Conti in un’audizione alla Camera dei Deputati sulla Nota di aggiornamento al Def in merito all’eccessiva pressione fiscale che condiziona il nostro sviluppo economico.

Considerato che – secondo i dati forniti dalla Corte dei Conti – il settore più colpito dalle manovre correttivo del governo Monti è proprio quello immobiliare, che ha inciso sul segmento con 22 – 24 miliardi di euro di nuova pressione fiscale (prevalentemente, a causa dell’introduzione dell’Imu), la Fiaip chiede un pronto intervento (vedi anche previsioni ripresa immobiliare Italia).

“Siamo infatti in presenza” – afferma il presidente Paolo Righi – “di un ridimensionamento della domanda aggregata nel settore che a metà 2012 aveva raggiunto valori fortemente negativi e presumibilmente destinati a peggiorare nella seconda parte dell’anno e nei primi mesi del 2013. L’allarme lanciato dal Presidente della Corte dei Conti non fa che ribadire le tesi espresse da Fiaip durante l’ultimo anno. E’ necessario varare immediatamente un piano di rilancio del settore immobiliare e una revisione della legge sulle locazioni, piano che deve essere condiviso con le realtà associative del comparto e con il mondo bancario”.

È d’altronde ben noto che in Italia il comparto immobiliare rappresenti circa un quinto del Pil, e che gli effetti di un deterioramento del comparto sarebbero oltre modo drammatici nel caso di un perdurare della situazione. “Servono subito tagli incisivi alla spesa pubblica e graduali della pressione fiscale. Il Governo ha il dovere quindi di varare un Piano Straordinario per il rilancio del settore immobiliare, volto a ridurre drasticamente la pressione fiscale sul comparto immobiliare. L’uscita dalle crisi, che il nostro Paese ha vissuto nel passato, è sempre stata storicamente trainata dal settore immobiliare. Continuare a caricare il comparto con nuove tasse significherebbe affossare definitivamente le possibilità che l’Italia ha di uscire dalla crisi in tempi brevi” – conclude Righi.

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