Piano famiglie: sospensione mutui, via libera alle domande

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Parte oggi in Italia la moratoria sui mutui a favore delle famiglie. Dopo una lunga attesa, infatti, anche i nuclei familiari potranno sotto opportuni requisiti richiedere la sospensione della rata del mutuo presentando domanda alle banche che nel frattempo, ed in via del tutto volontaria, hanno provveduto ad aderire alla moratoria messa a punto dall’Associazione Bancaria Italiana (ABI) e siglata con le principali Associazioni dei Consumatori.

Non tutte le famiglie in difficoltà possono però accedere alla moratoria sui mutui, visto che serve comunque il rispetto di alcuni requisiti. Anche per questa ragione il Codacons è stata una delle Associazioni che non ha siglato con l’ABI l’accordo sulla moratoria, ritenendo innanzi tutto che il beneficio andrebbe esteso a tutte le famiglie che sono in grado i dimostrare oggettivamente di non riuscire più a pagare la rata per sopraggiunte, e spesso anche croniche, difficoltà economiche.

Inoltre, il Codacons avrebbe preferito sia un accordo vincolante per le banche, e non un’adesione volontaria, sia una sospensione del pagamento delle rate del mutuo per un periodo pari ad almeno diciotto mesi. Questo perché, tra l’altro, c’è una Legge già approvata dallo Stato, sulla quale però non si è data attuazione, che fissa proprio fino a diciotto mesi il termine di sospensione della rata del finanziamento immobiliare.

Inoltre, tra i requisiti di accesso ci sono altre criticità a partire dall’importo del mutuo originario, che non deve essere, salvo proposte migliorative definite da ogni singola banca, superiore ai 150 mila euro. L’accesso alla moratoria è permesso anche ai mutuatari morosi ma per un arco di tempo non superiore ai 180 giorni consecutivi; anche questo rappresenta un limite per la moratoria messa a punto dall’ABI visto che molte famiglie sono già in difficoltà da parecchi mesi con il pagamento della rata del mutuo, ed in questo modo non potendo aderire alla misura, che rientra nel cosiddetto “Piano Famiglie”, rischiano seriamente il pignoramento dell’immobile.

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