Prezzi in calo record da due anni

di Redazione Commenta

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Nel corso del terzo trimestre del 2012, sulla base dei dati ufficiali forniti dall’Istat, l‘indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie sarebbe sceso dell’1,1 per cento in termini congiunturali e del 3,2 per cento su base annua. Secondo quanto rivela la stessa statistica Istat, si tratterebbe del terzo calo tendenziale consecutivo, in netta accelerazione rispetto agli altri. A pesare sarebbe soprattutto il crollo dei prezzi delle case già esistenti sul mercati.

“Dall’Istat” – sottolineava Il Messaggero nella sua edizione online – “arriva quindi un’altra certificazione che per il mattone è “tempo di saldi”, sconti che sono contemporanei a una caduta delle compravendite e dei mutui. Nel dettaglio l’indice dei prezzi delle abitazioni, con riferimento alle case acquistate dalle famiglie sia a fini abitativi sia per investimento, segna una nuova diminuzione annua dopo il -0,2% del primo trimestre e il -2,1% del secondo” (vedi anche Acquisti case in nuovo calo – gennaio 2013).

Per quanto attiene alle diverse componenti, i prezzi delle case nuove sarebbero diminuiti dello 0,2 per cento su base trimestrale, mentre sarebbero cresciuti dell’1,9 per cento su base annua. I prezzi delle case “usate” (quelle già esistenti sul mercato) sarebbero invece diminuiti di 1,6 punti percentuali su base congiunturale e di 5,4 punti percentuali su base annua.

Pertanto, sul piano tendenziale la crescita dei prezzi su base annua è rallentata rispetto a quanto registrato nel secondo trimestre, ma si accentua la diminuzione dei prezzi delle case usate, in flessione del 4,1 per cento nel secondo trimestre. “In media” – concludeva Il Messaggero – “nei primi tre trimestri del 2012, i prezzi delle abitazioni diminuiscono dell’1,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, sintesi di un aumento del 2,7% dei prezzi delle nuove e di una diminuzione del 3,7% dei prezzi di quelle esistenti. Il ribasso annuo registrato nel terzo trimestre 2012 dall’indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie (-3,2%) è il più forte almeno dall’inizio del 2011, ovvero da quando sono comunicate le serie storiche relative ai confronti tendenziali” (vedi anche Immobiliare base ripresa economica Italia).

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