Quante famiglie posseggono una casa?

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Proseguiamo quest’oggi nell’analisi delle principali considerazioni statistiche formulate dall’Agenzia del Territorio nella propria guida sullo stato di salute del mercato immobiliare italiano, andando a comprendere quante famiglie italiane siano proprietarie di una unità immobiliare, e quale sia il rapporto tra cittadini italiani possessori di casa e totale delle proprietà immobiliari presenti sul territorio. La risposta ci è offerta, anche in questo caso, dall’ultima edizione dello studio “Gli immobili in Italia”.

Secondo la tabella 1.11 della guida, la quota di abitazioni principali sul totale delle abitazioni delle persone fisiche nelle diverse aree geografiche del paese risulta più bassa al Sud, 62,6%, rispetto al 64,5% e al 67,3% rispettivamente del Nord e del Centro. “Come si rileva ancora dalla Tabella 1.11” – afferma il Territorio – “le famiglie che in Italia risultano proprietarie dell’abitazione in cui risiedono sono il 78,2% (ipotizzando che ad ogni abitazione principale corrisponda una famiglia). Questo dato è sensibilmente più elevato al Sud (83,9%), in linea con il dato nazionale al Centro (77,1%), mentre è più basso al Nord (74,9%)”.

Ancora, sottolinea l’Agenzia, “risulta interessante, evidenziare che la quota di abitazioni non destinata alla residenza di famiglie (differenza tra numero di abitazioni e numero di famiglie sul totale delle abitazioni) è poco superiore al 20% al Centro e al Nord, circa il 30% al Sud. Come già osservato nelle precedenti edizioni, è assai probabile che ciò derivi da un numero maggiore di seconde case per villeggiatura al Sud e nelle Isole e dal verificarsi di più accentuati fenomeni di spopolamento (migrazione interna) di aree depresse” (vedi anche Quanti immobili ci sono in Italia?).

Limitando l’attenzione alle sole abitazioni di proprietà delle persone fisiche, e al loro utilizzo nel dettaglio dei comuni italiani, è stata effettuata un’analisi della distribuzione delle quote di stock residenziale il cui utilizzo dichiarato è abitazione principale, rilevando come la quota di abitazioni principali sia pari a oltre il 50 per cento dello stock residenziale (vedi anche Prezzi case giù per colpa dell’Imu).

 

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