Quanto risparmiare con la riqualificazione energetica

di Redazione Commenta

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La riqualificazione energetica degli immobili taglia i consumi in bolletta. Eppure, nonostante questo importante vantaggio conseguibile con un miglior efficientamento energetico della propria unità abitativa, troppo pochi sono gli italiani che si propongono l’obiettivo di intervenire su infissi, impianti e altri elementi utili per influenzare l’indice di classe energetica.

Qualche esempio? Secondo le stime condotte da Enea, in collaborazione con I-Com e Assoimmobiliare, i cui risultati sono stati pubblicati sul quotidiano Il Sole 24 Ore e ampiamente ripresi da SOS Tariffe, “in 20 anni, un edificio in classe energetica G (la meno efficiente) consuma energia elettrica e/o gas per circa un 25% del suo valore di mercato; se l’immobile è classe F, l’impatto dei consumi scendono al 13,6%, e al 10% in classe energetica E. Un edificio classe A+, come suddetto, richiede soli 15 euro al m2 per il riscaldamento e la produzione d’acqua calda per 20 anni”.

Calando queste considerazioni nella concreta realtà immobiliare italiana, scopriamo che l’incremento della classe energetica di un immobile è anche in grado di generare importanti aumenti del valore di mercato degli immobili. Incrementando ad esempio il livello di efficienza energetica di un immobile dalla classe G (cioè, l’ultima) a una delle prime tre (la C), il valore di un immobile può crescere anche di 5-7 punti percentuali.

Tuttavia, “l’attuale sistema, basato su una etichettatura che richiama quella in uso per gli elettrodomestici, non pare in grado di fornire ad un compratore medio delle informazioni sufficienti a valutare l’effettivo impatto economico delle prestazioni energetiche nel lungo termine”, spiega l’indagine Enea (tra i nostri tanti e recenti approfondimenti in materia, vi consigliamo di consultare un articolo dedicato all’argomento: quanto vale la classe energetica di una casa?).

Si attendono pertanto nuovi interventi sul tema, parzialmente abbandonato dopo l’interessante introduzione dei “rating energetici” e della necessità di loro pubblicazione negli annunci di vendita o di locazione.

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