Ripresa immobiliare Usa alla fine del 2012

di Redazione Commenta

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Sono state pubblicate alcune interessanti analisi sul futuro a breve termine del mercato immobiliare statunitense. In particolare, gli analisti della ING Investment Management sembrano scommettere sul rimbalzo del mercato dell’edilizia statunitense, ma non nel brevissimo termine. La ripresa del real estate del più importante mercato immobiliare americano dovrebbe infatti arrivare solamente nel corso del 2013 avanzato o, al più tardi, nella prima parte del 2014.

A sostenerlo è Jacco de Winter, analista di ING Investment Management, che in un recente report  afferma come dopo la bolla immobiliare speculativa collimata nel picco del 2006 ed esplosa successivamente, già in queste settimane sarebbero avvertibili i primi segnali di ripresa del mercato immobiliare statunitense.

“In agosto” – dice in proposito De Winter – “le vendite di abitazioni esistenti hanno fatto un balzo in avanti del 7,8% rispetto al mese precedente, al tasso annualizzato di 4,82 milioni. Ad incoraggiare anche la terza tornata di quantitative easing predisposta dalla Fed, che acquisterà ogni mese titoli garantiti da ipoteca per 40 miliardi di dollari finchè l´outlook per il mercato del lavoro non sarà “sostanzialmente” migliorato. Queste misure dovrebbero favorire l´accesso al credito e contribuire a ridurre i tassi ipotecari, offrendo quindi maggiori stimoli al mercato immobiliare in quanto lo rendono più accessibile in termini di costi” (vedi anche il nostro speciale sulle vendite di fine case in America).

“Sebbene il tasso di insolvenza sui mutui immobiliari sia aumentato nuovamente nel secondo trimestre del 2012 (passando al 7,58% dal 7,4% del primo trimestre)” – prosegue inoltre la nota curata da de Winter – “nel quarto trimestre del 2013 ci sarebbe il “cessato allarme”, e da quel momento i mercati potrebbero tornare alla normalità. La ripresa del mercato immobiliare Usa sarebbe pertanto un forte stimolo per l’economia statunitense”.

Come nostra abitudine, anche nel corso dei prossimi mesi continueremo a monitorare l’andamento del mercato immobiliare statunitense, alla ricerca di qualche segnale di ripresa ben più evidente di queste piccole, prime avvisaglie.

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