Stati Uniti, i tassi sui mutui tornano sotto il 5%

di Redazione Commenta

Secondo la periodica ricerca di Freddie Mac, i tassi sui finanziamenti trentennali negli Stati Uniti sono scesi nuovamente sotto la soglai del 5%.

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Nella sua periodica comunicazione Freddie Mac sostiene che i tassi sui finanziamenti immobiliari ipotecari a 30 anni sono mediamente diminuiti al di sotto della soglia psicologica del 5%. Secondo quanto sostengono gli analisti locali, il calo – il terzo settimanale consecutivo – potrebbe incentivare i cittadini a incrementare il livello di indebitamento, ritenendolo ora maggiormente conveniente, al fine di dar luogo a operazioni di compravendita immobiliare.

Freddie Mac sostiene infatti che i tassi sui finanziamenti immobiliari ipotecari per scadenze pari a 30 anni, erogati dagli istituti di credito statunitensi, abbiano raggiunto il 4,99% nella settimana conclusa il 21 gennaio 2010, contro il 5,06% rilevato nella settimana precedente. Cala anche il tasso medio applicato ai finanziamenti ipotecari di durata pari a 15 anni, ora scesi al 4,4% contro il 4,45% del mese precedente.

Il decremento dei tassi non ha tuttavia portato il livello vicino a quanto conseguito durante lo scorso mese, quando i riferimenti giunsero al minimo del 4,71%, prima di risalire a un massimo del 5,14%, il top level negli ultimi quattro mesi del 2009.

Stando a quanto sostenuto da Brad Hunter, chief economist al Metrostudy, il decremento al di sotto di quella che è stata definita la soglia “psicologica” del 5% attrarrà certamente l’attenzione degli acquirenti di proprietà immobiliari ad uso abitativo, portando molti operatori a indebitarsi per dar seguito a transazioni di compravendita.

Un primo segnale di quanto sopra è già avvertibile dando un rapido sguardo al volume delle concessioni di nuovi finanziamenti immobiliari. Secondo i dati della Mortgage Bankers Association, infatti, il declino dei tassi avrebbe spinto al rialzo le concessioni di mutui ipotecari di oltre il 9% nel corso dell’ultima settimana.

Nel corso dei prossimi giorni, diverse società di analisi pubblicheranno i dati relativi alle previsioni sull’andamento dei tassi e dei volumi di erogazioni riferiti ai prossimi sei mesi.

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