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Prezzi delle case, in Cina nuovi segnali di rallentamento

 Non è un vero e proprio stop alla straordinaria crescita dei prezzi delle case che continua a riguardare il mercato immobiliare cinese. Tuttavia, la flessione riscontrata dalla società di analisi SouFun Holdings Ltd nelle principali metropoli del Paese asiatico, è stato accolto dagli osservatori come un gradevole effetto degli interventi del governo, che sta cercando di porre freno all’incremento dei prezzi immobiliari in ottica speculativa.

Stando alla società, infatti, in otto delle dieci principali aree urbane della nazione i prezzi delle case avrebbero subito un calo rispetto al mese di maggio, includendo in tale trend negativo anche Beijing e Shanghai. Per quanto concerne invece le sole metropoli con un incremento dei valori abitativi su base mensile, il recinto si restringe intorno ad Hangzhou, e alla oramai cronica best performance di Tianjin.

Prezzi delle case, calo in tutti gli States a maggio

 L’ultima edizione del report periodico della National Association of Realtors sosterrebbe che i prezzi delle proprietà residenziali negli Stati Uniti avrebbero subito una flessione pressoché omogenea durante il mese di maggio, con una contrazione dei valori commerciali che sarebbe oltre modo corrisposta a una diminuzione delle operazioni di compravendita riscontrate nello stesso mercato, nell’identico periodo.

Le vendite di case usate sarebbero infatti diminuite di 3,8 punti percentuali rispetto al mese di aprile. Parlando di volumi annualizzati, significa stimare transazioni per un totale di 4,81 milioni di unità, contro i 5 milioni del mese di aprile. Le vendite sarebbero ora inferiori del 15,3% rispetto al picco periodale di 5,68 milioni di unità riscontrato nel mese di maggio 2010, il periodo immediatamente successivo alla scadenza del beneficio fiscale federale.

Prezzi delle case, previsto ennesimo calo ad Abu Dhabi e Dubai

 Un tempo Abu Dhabi e Dubai erano due (veri) paradisi terrestri anche per quanto concerne il mercato immobiliare. Aree a fortissimo tasso di espansione nel real estate, dove poter effettuare ottimi affari a prezzi convenienti, con la prospettiva di ottenere dei guadagni molto importanti anche sul breve termine, elemento che aveva attratto migliaia e migliaia di investitori da tutte le parti del Globo.

Poi, la crisi economica e finanziaria internazionale, la fuga degli investimenti (e dei costruttori) dalle due zone sopra citate, le strade piene di cantieri da chiudere e mai chiusi, un’offerta commerciale che non combaciava con i livelli della domanda. Quindi, il crollo dei prezzi delle proprietà immobiliari abitative e commerciali, e il trascinamento al ribasso degli affitti di case e di uffici.

Case nuove, maggio negativo per il mercato americano

 Gli acquisti di nuove proprietà immobiliari ad utilizzo abitativo negli Stati Uniti, durante lo scorso mese di maggio, sono diminuite per la prima volta negli ultimi tre mesi. Un segnale piuttosto chiaro, per gli economisti, di come l’industria del settore fatichi a poter consolidare dei trend di crescita, e di come si dimostri particolarmente debole nelle ipotesi di supporto di un apprezzamento delle vendite di case nuove.

Le vendite di case di nuova realizzazione sono infatti diminuite di 2,1 punti percentuali a un volume annualizzato di operazioni pari a 319 mila unità (Bloomberg ne prevedeva 310 mila), come confermato dalle stime compiute dal Commerce Department, secondo cui il prezzo medio delle nuove case vendute nello stesso periodo ora oggetto di considerazione, sarebbe calato in riferimento alla base annua.

Prezzi delle case, calo del 5,7% nel mercato statunitense

 Il mercato immobiliare statunitense continua a risentire dell’elevato afflusso di case pignorate. Il risultato immediato è – come più volte abbiamo osservato nel corso di questi mesi – l’influenza negativa sull’andamento dei valori commerciali, con evidenti pressioni che stanno spingendo sempre più in ribasso gli importi medi delle case oggetto di compravendita, specialmente nel segmento delle nuove abitazioni.

Come conseguenza dello scenario di cui sopra, i prezzi delle proprietà immobiliari abitative nel mercato statunitense sarebbero calati di 5,7 punti percentuali. I dati forniti dalla Federal Housing Finance Agency segnalano inoltre che la contrazione dei valori commerciali abitativi avrebbe toccato il picco negli Stati del Nevada e l’Arizona, dove la diminuzione dei prezzi delle case è stato pari a 11 punti percentuali.

Prezzi delle case: rincari finiti nel mercato di Parigi?

 Il mercato immobiliare di Parigi inizia a subire i primi scricchiolii nella straordinaria corsa alla crescita dei valori commerciali delle case che aveva interessato gli ultimi anni e, soprattutto, uno straordinario 2010, che aveva elevato la capitale francese come una delle metropoli più gettonate dagli investitori locali e stranieri, interessati a porre i propri risparmi in un impiego piuttosto solido, come il mattone transalpino.

Secondo l’indice di rilevazione compilato periodicamente dal sito web Databiens.com, i prezzi medi delle proprietà abitative parigine sarebbero calati di quasi il 3% durante i primi cinque mesi dell’anno, rispetto al livello riscontrato ad inizio del 2010, quando i valori commerciali delle case della capitale francese erano nel bel mezzo di una straordinaria fase di crescita pressoché continua e ininterrotta.

Vendite case usate, ai minimi da sei mesi negli USA

 Brutte notizie per il mercato immobiliare statunitense, che fatica a riprendersi dalle difficili condizioni nelle quali permane da diverso tempo. Stando a quanto sostiene la National Association of Realtors in un recentissimo report, infatti, i volumi di case usate oggetto di vendita nel mercato ora considerato, sarebbero calati a maggio ai minimi livelli da oltre sei mesi a questa parte.

Il volume di vendita di case esistenti nel mercato statunitense, nel periodo sopra indicato,  è infatti calato di 3,8 punti percentuali a un volume annualizzato pari a 4,81 milioni di unità, pressochè in linea con le attese degli analisti di settore, che infatti non si sono mostrati granchè sorpresi per il nuovo scenario che si è venuto a formare con rapidità in questo segmento del real estate a stelle e strisce.

Prezzi delle case, ancora crescita generalizzata nel mercato cinese

 Il governo cinese sta cercando, come noto e come più volte abbiamo evidenziato sulle pagine di Io Compro Casa, di arrestare la fortissima crescita dei prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nel mercato immobiliare del più popoloso Paese asiatico, con una serie di interventi che stanno cercando di congelare l’apprezzamento dei valori immobiliari, sempre molto dinamico nonostante gli sforzi.

Ebbene, stando a quanto affermato dall’Istituto Nazionale di Statistica, durante il corso del mese di maggio i prezzi delle case sarebbero diminuiti su 23 aree urbane delle 70 oggetto del monitoraggio da parte dell’istituzione, rispetto a quanto riscontrato nel mese di aprile. Ad aprile, a sua volta, l’incidenza delle aree urbane con prezzi in calo era significativamente minore, poiché pari a sole 16 aree urbane su un totale di 70.

Prezzi delle case, Firenze oltre quota 4 mila euro al metro quadro

 Il portale Immobiliare.it, in una sua recente analisi, conferma ciò che la maggior parte dei nostri lettori fiorentini aveva già notato da diversi mesi: nonostante le difficoltà del mercato immobiliare italiano, i prezzi delle case nel capoluogo toscano sono cresciuti ancora anche nei tempi più recenti, arrivando a presentare dei valori commerciali che non risultano essere certamente alla portata di tutte le tasche.

Stando all’analisi compiuta dal portale immobiliare sopra ricordato, infatti, il prezzo medio di vendita nella città è di circa 4.200 euro al metro quadro, con un’ampiezza delle proprietà immobiliari abitative dell’area urbana pari a 90 metri quadri. Sia i valori commerciali sia le ampiezze delle proprietà abitative, si dimostrano in tal modo superiori a quelle che sono le medie della Penisola.

Prezzi case, crescita in quasi tutte le città cinesi

 Uno studio condotto dall’Istituto Nazionale di Statistica cinese rivela che i prezzi delle nuove case vendute in Cina durante il corso del mese di maggio sarebbero cresciute in 67 aree urbane sulle 70 oggetto di costante monitoraggio da parte dell’Istituto, sul mercato immobiliare della nazione.

Il dato di cui sopra confermerebbe pertanto i sentimenti riscontrati in merito al continuo incremento dei valori commerciali delle proprietà ad utilizzo abitativo, nonostante gli interventi compiuti sul mercato dal governo e dalle istituzioni monetarie, che stanno cercando di scoraggiare l’incremento dei prezzi del real estate all’interno dei confini nazionali.

Case in vendita, straordinario boom in Cina

 Il controvalore delle transazioni di natura immobiliare compiute in Cina durante il mese di maggio 2011 è cresciuto di oltre 17 punti percentuali rispetto al controvalore che era stato riscontrato nello stesso Paese asiatico nel corso del mese di aprile, periodo di tempo che aveva dato sfogo a una forte contrazione nel controvalore delle operazioni immobiliari, ben superiore a quello atteso dalle principali società di analisi.

A maggio, invece, il dato ha avuto occasione di riprendersi, giungendo a 380,9 miliardi di yuan (pari, al controvalore odierno, a circa 58,8 miliardi di dollari statunitensi), contro i 324,9 miliardi di yuan del mese di aprile quando, come abbiamo appena avuto modo di evidenziare sinteticamente in apertura di articolo, il controvalore delle transazioni di natura immobiliare subì un crollo pari a 21 punti percentuali rispetto al precedente mese di marzo.

Vendite delle case, calo prevedibile nel mercato di Hong Kong

 Le vendite delle case nelle aree immobiliari di Hong Kong più gettonate dagli investitori locali e stranieri hanno subito un crollo di ben 58 punti percentuali durante la scorsa settimana. Una flessione preventivabile – pur non in queste proporzioni – poiché spinto dalle iniziative governative che hanno inasprito le regole concessorie del credito per i compratori esteri e per quelli appartenenti alla città.

Il calo delle vendite dovrebbe altresì portare in flessione i valori commerciali delle abitazioni, che rispetto all’inizio del 2009 hanno già conseguito una importante contrazione, e che potrebbe essere prolungata anche nei prossimi trimestri a causa delle impressioni degli investitori locali e stranieri di una duratura debolezza del real estate nelle compravendite di proprietà immobiliari ad uso abitativo.

Vendite immobiliari, rallentamento della crescita negli USA

 Secondo quanto riferisce un recente studio condotto dalla National Association of Realtors, negli Stati Uniti il numero dei compromessi di vendita stipulati nel corso del mese di aprile avrebbe subito un calo che agisce in controtendenza rispetto all’incremento conseguito nel mese di febbraio e in quello di marzo, a causa di condizioni economiche e meteorologiche particolarmente sfavorevoli rispetto a quelle stimate.

Il National Association of Realtors Pending Home Sales Index, indicatore determinante per prevedere l’andamento delle vendite immobiliari, è infatti calato di 11,6 punti percentuali a quota 81,9 durante il corso del mese di aprile, rispetto al valore di 92,6 punti conseguito nel corso del mese di marzo, denotando pertanto un forte rallentamento nella crescita di medio periodo del comparto immobiliare.

Prezzi delle case, continua crescita nel mercato del lusso di Singapore

 Continuiamo il nostro viaggio tra i principali mercati immobiliari del mondo e, in questo caso, all’interno del settore di lusso, scoprendo come stanno andando i prezzi delle case di maggior pregio nel real estate internazionale. Oggi è la volta del mercato immobiliare di Singapore, che continua a riservare gradite sorprese agli investitori mondiali.

Stando a quanto fornisce una ricerca compiuta dalla società di consulenza Savills, infatti, i prezzi delle proprietà di lusso vendute all’interno del mercato immobiliare di Singapore starebbero crescendo con un ritmo molto deciso durante il primo trimestre dell’anno, prolungando pertanto il buon ritmo intrapreso nei trimestri precedenti.