Proprio ieri abbiamo parlato del particolare andamento dei prezzi delle case francesi, e dell’atteggiamento delle banche locali nei confronti degli investitori stranieri, con evidenti ristrettezze creditizie indirizzate ai cittadini non residenti – e in particolar modo a quelli extra UE – che desiderino effettuare operazioni di natura immobiliare.
Oggi parliamo di un segmento molto ristretto all’interno di tale mercato immobiliare, rappresentato dalle case di maggior pregio, che secondo la società di consulenza Knight Frank LLP sarebbero cresciuti con un ritmo record e impareggiato al mondo, nel corso degli ultimi dodici mesi terminati alla fine di marzo.
Come nostra abitudine sulle pagine di Io Compro Casa, proseguiamo l’analisi di ciò che accade nei principali mercati immobiliari del vecchio Continente, soffermandoci oggi sui valori commerciali degli immobili di alcune delle aree di principale riferimento nel real estate internazionale europeo, l’Inghilterra e il Galles.
Il mercato immobiliare italiano si è dimostrato più debole del passato nel corso del primo trimestre del 2011. A dircelo è un recentissimo report della Banca d’Italia, che ha svolto un sondaggio congiunturale sullo stato di salute dell’immobiliare nostrano nella prima parte del nuovo anno, tracciando dei dati non troppo positivi sulla forza del real estate tricolore.
In Scozia i prezzi delle proprietà immobiliari ad utilizzo residenziale sono oramai tornati su livelli molto vicini a quelli affrontati prima della crisi che ha colpito (anche) il settore immobiliare, facendo pertanto tornare il sorriso sulle labbra degli agenti immobiliari e degli operatori del settore in questione.
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Non crediamo che il mercato immobiliare internazionale stia riprendendo a navigare in acque troppo sicure, ma certamente i dati che ci sono arrivati nel corso delle ultime settimane sembrano poter confortare le opinioni di chi ritiene che il futuro del segmento degli impieghi nel mattone al di fuori dei confini nazionali possa essere più roseo del presente.
Il mercato immobiliare romano, pur tra mille difficoltà, può definitivamente archiviare il 2010 con soddisfazione. A dircelo è l’ultimo Rapporto sul mercato immobiliare, condotto dall’Agenzia del Territorio, con riferimento alle compravendite riscontrate nell’anno precedente.
Secondo una nuova osservazione compiuta negli Stati Uniti, il mercato immobiliare del Paese nordamericano non subirà alcuna ripresa fino al 2012, anno in cui i prezzi delle proprietà ad uso abitativo e il volume delle transazioni di settore dovrebbero toccare, appunto, il fondo.
Continuano a crescere i prezzi delle case nel più popoloso Paese asiatico. I valori commerciali delle proprietà immobiliari residenziali cinesi, rilevati in un campionamento che ha interessato le principali 100 città della nazione, rivela infatti un incremento su base mensile dello 0,40%.
Le vendite di case avvenute nell’area di Hong Kong sono calate al minimo livello degli ultimi due anni nel corso del mese di aprile. Alla base di questa evoluzione, alcune restrizioni governative, e l’incremento dei tassi di interesse sui mutui immobiliari ipotecari.
RE/MAX, uno dei leader internazionali nel mercato immobiliare, ha pubblicato una nuova stima sull’andamento delle compravendite, e sul trend assunto dai prezzi delle case oggetto di acquisto all’interno di uno dei principali mercati immobiliari internazionali, quello statunitense.
Uno studio condotto e recentemente pubblicato dal National Institute of Economic and Social Research, predice un futuro nero per il mercato immobiliare inglese e dell’intero Regno Unito, che sarebbe praticamente pronto al più grave crollo degli ultimi cinquant’anni.
Secondo quanto sostenuto da un recente report pubblicato dal Real Estate New Zealand, i prezzi medi richiesti per acquistare delle proprietà immobiliari residenziali in Nuova Zelanda avrebbero raggiunto un nuovo picco storico, passando dai 421.940 dollari di merzo ai 429.249 di aprile.