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Prezzi delle case, crescita del 22% nel segmento di lusso di Parigi

 Proprio ieri abbiamo parlato del particolare andamento dei prezzi delle case francesi, e dell’atteggiamento delle banche locali nei confronti degli investitori stranieri, con evidenti ristrettezze creditizie indirizzate ai cittadini non residenti – e in particolar modo a quelli extra UE – che desiderino effettuare operazioni di natura immobiliare.

Oggi parliamo di un segmento molto ristretto all’interno di tale mercato immobiliare, rappresentato dalle case di maggior pregio, che secondo la società di consulenza Knight Frank LLP sarebbero cresciuti con un ritmo record e impareggiato al mondo, nel corso degli ultimi dodici mesi terminati alla fine di marzo.

Prezzi delle case in crescita in Inghilterra e in Galles

 Come nostra abitudine sulle pagine di Io Compro Casa, proseguiamo l’analisi di ciò che accade nei principali mercati immobiliari del vecchio Continente, soffermandoci oggi sui valori commerciali degli immobili di alcune delle aree di principale riferimento nel real estate internazionale europeo, l’Inghilterra e il Galles.

Stando a quanto afferma una recentissima ricerca pubblicata dal Land Registry, i prezzi delle proprietà immobiliari residenziali nelle zone di cui sopra sarebbero incrementati  mediamente di 0,8 punti percentuali durante il mese di aprile, con un prezzo medio degli appartamenti ora pari a 163.083 sterline.

Tassi sui mutui, settima settimana in declino negli USA

 I tassi di interesse applicati ai finanziamenti immobiliari negli Stati Uniti, hanno subito una diminuzione ulteriore rispetto alla settimana scorsa, contrazione che conduce i tassi medi imposti sui capitali oggetti di mutuo alla settima flessione consecutiva di periodo, prolungando il declino alle massime estensioni temporali da settembre ad oggi.

Il tasso di interesse medio applicato a un mutuo a 30 anni – ricorda nel suo recente monitoraggio la società Freddie ac – è ora pari a 4,55 punti percentuali, conteggiati nel periodo terminato il 2 giugno, contro i 4,60 punti percentuali che erano invece stati rilevati nel corso della settimana di riferimento precedente.

Immobiliare Italia, mercato più debole ad inizio anno

 Il mercato immobiliare italiano si è dimostrato più debole del passato nel corso del primo trimestre del 2011. A dircelo è un recentissimo report della Banca d’Italia, che ha svolto un sondaggio congiunturale sullo stato di salute dell’immobiliare nostrano nella prima parte del nuovo anno, tracciando dei dati non troppo positivi sulla forza del real estate tricolore.

I dati ad ogni modo meritano una lettura più approfondita della sintesi di cui sopra, perché ci forniscono degli elementi a volte contrastanti, e comunque in grado di permetterci di prevedere quella che dovrebbe essere l’evoluzione a breve termine delle caratteristiche del mercato immobiliare della Penisola.

Prezzi case, in Scozia si ritorna ai livelli ante-crisi

 In Scozia i prezzi delle proprietà immobiliari ad utilizzo residenziale sono oramai tornati su livelli molto vicini a quelli affrontati prima della crisi che ha colpito (anche) il settore immobiliare, facendo pertanto tornare il sorriso sulle labbra degli agenti immobiliari e degli operatori del settore in questione.

Ad affermare quanto sopra è stato negli scorsi giorni lo Scottish House Price Monitor, da parte del Lloyds TSB Scotland, secondo cui i valori commerciali delle abitazioni oggi sarebbero pressochè uguali a quelli di quattro anni fa, visto e considerato che su base annua i prezzi delle case scozzesi si stanno sviluppando con un ritmo pari a 2,4 punti percentuali (primo trimestre 2011).

Immobiliare Italia 2011: prezzi deludono ancora

 La crisi in Italia ha colpito pesantemente anche l’immobiliare, ma ancora non ci siamo per quel che riguarda la tanto attesa luce in fondo al tunnel. Nonostante gli ottimismi, forse per farsi coraggio, la dinamica dei prezzi in Italia sembra essere ancora cedente. Al riguardo il portale di annunci immobiliari online Idealista.it, infatti, rivela come se il mercato immobiliare ha chiuso male il 2010, questi primi mesi del 2011 indicano che il mercato registra una tendenza tutt’altro che incoraggiante, anzi si può dire che sta andando malissimo. Questi dati, in particolare, arrivano dal rapporto Tecnoborsa-Banca d’Italia, l’ultimissimo redatto su base trimestrale prendendo a riferimento un campione di circa mille e cinquecento agenti immobiliari. Ma quel che più preoccupa è che la discesa dei prezzi degli immobili non sembra essere solo di breve termine, ma a distanza di anni dallo scoppio della crisi il calo delle quotazioni potrebbe svilupparsi anche nel medio termine.

Investimenti immobiliari, migliora la situazione nell’Est

 Non crediamo che il mercato immobiliare internazionale stia riprendendo a navigare in acque troppo sicure, ma certamente i dati che ci sono arrivati nel corso delle ultime settimane sembrano poter confortare le opinioni di chi ritiene che il futuro del segmento degli impieghi nel mattone al di fuori dei confini nazionali possa essere più roseo del presente.

Stando alle più recenti analisi, infatti, gli investimenti immobiliari nei principali Paesi dell’Est Europa starebbero migliorando, con segnali di recupero non certo fortissimi ed evidentissimi come vorrebbero analisti, operatori di settore e governanti locali, ma comunque incoraggianti rispetto alle grigie nubi del passato.

Immobiliare Roma, ottimo andamento nel 2010

 Il mercato immobiliare romano, pur tra mille difficoltà, può definitivamente archiviare il 2010 con soddisfazione. A dircelo è l’ultimo Rapporto sul mercato immobiliare, condotto dall’Agenzia del Territorio, con riferimento alle compravendite riscontrate nell’anno precedente.

Stando a quanto sostiene il Rapporto, l’andamento delle transazioni nel mercato immobiliare romano è stato più che positivo, con uno sviluppo molto deciso sia per quanto concerne il controvalore delle compravendite, che per quanto concerne il numero delle operazioni.

Il controvalore delle compravendite si è infatti apprezzato di cinque punti percentuali rispetto al 2009, mentre il numero di proprietà immobiliari abitative oggetto di transazioni è cresciuto addirittura del 12,7% a quota 33.168 unità.

Mercato immobiliare, nessuna ripresa americana fino al 2012

 Secondo una nuova osservazione compiuta negli Stati Uniti, il mercato immobiliare del Paese nordamericano non subirà alcuna ripresa fino al 2012, anno in cui i prezzi delle proprietà ad uso abitativo e il volume delle transazioni di settore dovrebbero toccare, appunto, il fondo.

A sostenerlo è una  ricerca compiuta da Zillow Real Estate Market, uno dei siti web di maggior riferimento per scoprire cosa accade – e cosa accadrà – all’interno uno dei principali mercati immobiliari del Pianeta.

Zillow sostiene che durante i primi tre mesi del 2011 i valori di mercato delle proprietà immobiliari abitative avrebbero subito un brusco calo, che dovrebbe proseguire anche nel corso dei prossimi trimestri, fino ad almeno il 2012 inoltrato.

Prezzi case, crescita cinese per l’ottavo mese consecutivo

 Continuano a crescere i prezzi delle case nel più popoloso Paese asiatico. I valori commerciali delle proprietà immobiliari residenziali cinesi, rilevati in un campionamento che ha interessato le principali 100 città della nazione, rivela infatti un incremento su base mensile dello 0,40%.

Si tratta – come sottolinea il China Real Estate Index System – di un incremento più contenuto rispetto a quello che ha coinvolto il mese di marzo, ma che comunque denota una resistenza al rialzo nel trend dei valori di mercato, nonostante le mosse intraprese dal governo per evitare le bolle speculative.

L’incremento riscontrato nel corso del mese di aprile allunga a otto mesi la striscia positiva dell’incremento dei prezzi delle case su base mensile, ponendo altresì i presupposti per un nuovo aumento nel mese di maggio.

Vendite case, flessione record degli ultimi due anni ad Hong Kong

 Le vendite di case avvenute nell’area di Hong Kong sono calate al minimo livello degli ultimi due anni nel corso del mese di aprile. Alla base di questa evoluzione, alcune restrizioni governative, e l’incremento dei tassi di interesse sui mutui immobiliari ipotecari.

Il numero di case oggetto di compravendita nel corso del mese di aprile è così calato del 37,6% a quota 7.635 rispetto a un anno fa, stando a quanto affermato dai dati ufficiali statistici messi a disposizione pochi giorni fa.

Il livello conseguito nel corso del quarto mese del 2011 è il minimo dal mese di marzo del 2009, con un valore delle transazioni che è calato del 26,8% su base annua, per un controvalore che si avvicina ai 5 miliardi di dollari (è la flessione più grave dal giugno del 2010).

Prezzi case, andamento oltre le stime negli Stati Uniti

 RE/MAX, uno dei leader internazionali nel mercato immobiliare, ha pubblicato una nuova stima sull’andamento delle compravendite, e sul trend assunto dai prezzi delle case oggetto di acquisto all’interno di uno dei principali mercati immobiliari internazionali, quello statunitense.

Stando a quanto sostenuto dalla società di consulenza e di intermediazione immobiliare, negli Stati Uniti le vendite di proprietà immobiliari sarebbero cresciuti di un ritmo superiore al 10% in ben 53 delle 54 macroaree, con l’unica eccezione rappresentata da New York.

Nella metropoli, le vendite di case sono comunque cresciute con un ritmo piuttosto sostenuto, ma pur sempre inferiore alla doppia cifra che ha invece caratterizzato l’andamento delle compravendite nel resto del Paese (+ 8%).

Immobiliare, tutto pronto per il crollo inglese?

 Uno studio condotto e recentemente pubblicato dal National Institute of Economic and Social Research, predice un futuro nero per il mercato immobiliare inglese e dell’intero Regno Unito, che sarebbe praticamente pronto al più grave crollo degli ultimi cinquant’anni.

Gli economisti consultati dall’Istituto sostengono infatti che entro i prossimi cinque anni il mercato immobiliare dell’area entrerà nella fase più difficile dell’ultimo mezzo secolo, con prezzi in fortissima flessione.

Ad esser più precisi, gli economisti consultati dall’Istituto Nazionale di ricerche sociali ed economiche sostengono che nel corso del 2011 i prezzi subiranno una flessione pari al 4,5%, per spingersi al ribasso al 10,5% entro la fine del 2015.

Prezzi case, nuovo picco toccato in Nuova Zelanda

 Secondo quanto sostenuto da un recente report pubblicato dal Real Estate New Zealand, i prezzi medi richiesti per acquistare delle proprietà immobiliari residenziali in Nuova Zelanda avrebbero raggiunto un nuovo picco storico, passando dai 421.940 dollari di merzo ai 429.249 di aprile.

Su base stagionale, l’incremento dei prezzi richiesti per l’acquisto di una casa è così cresciuto di 2 punti percentuali nel corso del quarto mese dell’anno, indicando pertanto un miglioramento delle condizioni di base del mercato immobiliare della nazione in questione.

L’incremento dei prezzi richiesti per l’acquisto casa è cresciuto omogeneamente in tutto il Paese. Tuttavia, a distinguersi per performance particolarmente positive è stata l’area di Otago, con un apprezzamento del 12,5%, e un prezzo medio pari a 298.817 dollari.