 Recentemente, l’edizione regionale de La Repubblica è tornata ad occuparsi del mercato immobiliare di Genova, sottolineando come siamo circa 20 mila gli alloggi lasciati sfitti nel solo capoluogo: una cifra già di per sé molto rilevante, che tuttavia è prevista addirittura in forte crescita per un anno che dovrebbe essere contraddistinto da rinnovate difficoltà sul fronte abitativo.
Recentemente, l’edizione regionale de La Repubblica è tornata ad occuparsi del mercato immobiliare di Genova, sottolineando come siamo circa 20 mila gli alloggi lasciati sfitti nel solo capoluogo: una cifra già di per sé molto rilevante, che tuttavia è prevista addirittura in forte crescita per un anno che dovrebbe essere contraddistinto da rinnovate difficoltà sul fronte abitativo.
Nella sola seconda metà del 2011 – sottolinea il quotidiano – nell’area compresa tra Sampierdarena, San Teodoro, Lagaccio, Oregina, le quotazioni di compravendita delle abitazioni sono diminuite di quasi 10 punti percentuali. Il dato più clamoroso sembra essere quello di Sampierdarena, anche se in tutta la città, nello scorso anno, i prezzi delle case sono calati complessivamente di circa 5,3 punti percentuali. Una percentuale che nel corso del 2012 potrebbe addirittura aggravarsi.
 
					 
						 Secondo quanto affermato dalle ultime analisi compiute sul
Secondo quanto affermato dalle ultime analisi compiute sul  
						 
						 Secondo un recentissimo focus sul mercato immobiliare barese, l’andamento dei prezzi della città pugliese avrebbe registrato un sensibile calo durante il secondo semestre del 2011. In tale contesto, infatti, i valori commerciali delle abitazioni avrebbero riscontrato una contrazione del 5,2 per cento, in netta inversione di tendenza rispetto al trend che si era consolidato nel corso della prima parte dello scorso decennio, quando il mercato immobiliare dell’area urbana ha potuto rilevare un andamento straordinariamente crescente delle quotazioni.
Secondo un recentissimo focus sul mercato immobiliare barese, l’andamento dei prezzi della città pugliese avrebbe registrato un sensibile calo durante il secondo semestre del 2011. In tale contesto, infatti, i valori commerciali delle abitazioni avrebbero riscontrato una contrazione del 5,2 per cento, in netta inversione di tendenza rispetto al trend che si era consolidato nel corso della prima parte dello scorso decennio, quando il mercato immobiliare dell’area urbana ha potuto rilevare un andamento straordinariamente crescente delle quotazioni. 
						 
						 A distanza di diverse settimane dal nostro ultimo monitoraggio, torniamo ad occuparci brevemente di quanto accade all’interno del mercato immobiliare statunitense, uno dei principali punti di riferimento del comparto a livello internazionale. L’occasione ci è offerta da un report condotto dalla Standard & Poor’s / Case – Shiller, che come ogni mese ha pubblicato la versione consolidata del proprio indice relativo al monitoraggio delle quotazioni immobiliari nelle 20 aree metropolitane più importanti della nazione.
A distanza di diverse settimane dal nostro ultimo monitoraggio, torniamo ad occuparci brevemente di quanto accade all’interno del mercato immobiliare statunitense, uno dei principali punti di riferimento del comparto a livello internazionale. L’occasione ci è offerta da un report condotto dalla Standard & Poor’s / Case – Shiller, che come ogni mese ha pubblicato la versione consolidata del proprio indice relativo al monitoraggio delle quotazioni immobiliari nelle 20 aree metropolitane più importanti della nazione. 
						 Anche se qui sul nostro sito ci concentriamo prevalentemente su ciò che accade a casa nostra, non disdegniamo i periodici approfondimenti su quanto invece succede sui principali mercati immobiliari internazionali. Torniamo oggi a parlare del real estate francese, che più volte abbiamo commentato in maniera positiva per quanto concerneva le quotazioni e le compravendite in corso a Parigi, e che ora genera negli osservatori un minimo di preoccupazione circa la tenuta delle basi fondamentali sul breve e medio termine.
Anche se qui sul nostro sito ci concentriamo prevalentemente su ciò che accade a casa nostra, non disdegniamo i periodici approfondimenti su quanto invece succede sui principali mercati immobiliari internazionali. Torniamo oggi a parlare del real estate francese, che più volte abbiamo commentato in maniera positiva per quanto concerneva le quotazioni e le compravendite in corso a Parigi, e che ora genera negli osservatori un minimo di preoccupazione circa la tenuta delle basi fondamentali sul breve e medio termine. 
						 Secondo quanto ci riportano le ultime rilevazioni puntuali compiute sull’andamento delle quotazioni immobiliari delle case a Napoli, anche durante la seconda parte del 2011 i prezzi delle proprietà ad uso abitativo avrebbero subito una contrazione piuttosto significativa, pari al 3,3 per cento, che ha condotto l’intero 2011 a chiudere con quotazioni medie in calo del 5,5 per cento, contro la flessione del 3 per cento del 2010, quella del 6,1 per cento del 2009, quella del 6,8 per cento del 2008 e quella dell’1,6% nel 2007, primo anno di negatività nelle quotazioni del capoluogo campano.
Secondo quanto ci riportano le ultime rilevazioni puntuali compiute sull’andamento delle quotazioni immobiliari delle case a Napoli, anche durante la seconda parte del 2011 i prezzi delle proprietà ad uso abitativo avrebbero subito una contrazione piuttosto significativa, pari al 3,3 per cento, che ha condotto l’intero 2011 a chiudere con quotazioni medie in calo del 5,5 per cento, contro la flessione del 3 per cento del 2010, quella del 6,1 per cento del 2009, quella del 6,8 per cento del 2008 e quella dell’1,6% nel 2007, primo anno di negatività nelle quotazioni del capoluogo campano. 
						 
						 Il mercato immobiliare di Cuneo rispecchia l’andamento del real estate della gran parte della Penisola. Anche nella città, infatti, le vendite continuano a diminuire mentre (e chissà quanta influenza sta avendo l’impatto dell’imposta municipale unica) gli affitti cominciano a salire di buon ritmo.
Il mercato immobiliare di Cuneo rispecchia l’andamento del real estate della gran parte della Penisola. Anche nella città, infatti, le vendite continuano a diminuire mentre (e chissà quanta influenza sta avendo l’impatto dell’imposta municipale unica) gli affitti cominciano a salire di buon ritmo. 
						 
						 
						