Mutui USA, tassi ancora in diminuzione

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Stati Uniti, secondo la NAR i tassi dei mutui trentennali avrebbero toccato il minimo da oltre un mese e mezzo.

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Secondo un’analisi condotta da Freddie Mac – società la cui notorietà al di fuori degli Stati Uniti d’America è legata per lo più al burrascoso recente passato – i tassi di interesse applicati ai mutui trentennali a tasso fisso negli USA avrebbero subito un ulteriore calo durante l’ultima settimana, toccando il minimo dell’ultimo mese e mezzo.

Questo nuovo passo indietro da parte dei tassi sui mutui avrebbe, stando alle prime analisi condotte sui dati di ottobre e di novembre, spinto nuove richieste di finanziamento da parte dei potenziali acquirenti, e indotto chi è già titolare di un mutuo a rinegoziare le condizioni con il proprio istituto di credito erogante.

Ma quali sono i tassi medi applicati a un mutuo negli Stati Uniti? Freddie Mac sostiene di aver rilevato un tasso del 4,91% per i finanziamenti a 30 anni, contro il precedente 4,98% della scorsa settimana. Più bassi, ovviamente, sono i tassi per i finanziamenti con durata di 15 anni, il cui valore medio si aggira oggi al 4,36%.

Come abbiamo già avuto modo di vedere, questa riduzione dei tassi applicati alle operazioni di finanziamento immobiliare ha indotto un numero crescente di potenziali acquirenti ad avanzare una richiesta di mutuo. Questo, unito agli sgravi fiscali riconosciuti agli aspiranti compratori di una prima casa, hanno aiutato la domanda statunitense per le proprietà immobiliari ad uso abitativo a rialzarsi. Le vendite hanno di conseguenza toccato un livello massimo negli ultimi due anni, con un incremento su base annua che nel terzo trimestre è stato pari all’11%, come da dati diffusi dalla National Association of Realtors.

Per gli analisti, comunque, il dato dei tassi di interesse non è che una determinante di secondo piano nell’influenzare l’andamento della domanda immobiliare. Il ruolo preminente è ancora una volta svolto dalle previsioni sul mercato occupazionale statunitense, con il tasso di disoccupazione che ha toccato il 10,2% ad ottobre, per il più alto livello dal 1983. A settembre il tasso di interesse era pari al 9,8%.

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