Valutazione case Londra

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Londra vale più di tutto il Galles, la Scozia e l’Irlanda del Nord. Non è una (semplice) provocazione, quando il riscontro di uno studio condotto dalla società di consulenza Savills, secondo cui il patrimonio immobiliare dei primi 10 quartieri della capitale del Regno Unito avrebbe una valutazione superiore a quella di tutte le altre regioni dello Stato. Una differenza di quotazioni che è la punta di un iceberg altrettanto evidente, e che sembra premiare coloro che hanno investito, anche poco tempo fa, nel mattone londinese.

Secondo quanto ricordato dalla ricerca, il valore netto delle proprietà dei dieci quartieri londinesi più apprezzati (Westminster, Kensington & Chelsea, Wandsworth, Barnet, Camden, Richmond, Ealing, Bromley, Hammersmith & Fulham, Lambeth) è pertanto superiore a quello di tutti gli edifici di tre delle quattro regioni che compongono il Regno Unito (vedi anche Comprare casa a Londra 2013).

Si potrebbe inoltre aggiungere – come ha fatto l’edizione online de La Repubblica in proposito – che “pur rappresentando soltanto il 12 per cento del totale degli immobili contati in questa ricerca, i “mattoni” di Londra valgono la cifra incredibile di 1 trilione e mezzo di sterline. Il quartiere più ricco della capitale, Westminster, con 121mila case, ha da solo un valore immobiliare di 95 miliardi di sterline, più di due volte – per avere un altro termine di paragone – del valore immobiliare dell’intera città di Edimburgo, capitale della Scozia. Elmbridge, un angolo del Surrey ai sobborghi di Londra lungo le rive del Tamigi, in cui vivono appena 130mila persone, ha un valore immobiliare di 31 miliardi di sterline, più di quello di Glasgow, la seconda città scozzese, che ha 600mila abitanti (e un valore immobiliare di 29 miliardi)”.

In altri termini, i numeri di cui sopra ci indicano che, chi può permetterselo, punta a comprare casa a Londra o – nel caso delle società – disporre di un ufficio o di un punto di rappresentanza nella metropoli. Un trend che dovrebbe proseguire anche nei prossimi anni, rendendo l’area urbana sempre più pregiata (vedi anche Previsioni Immobiliare britannico negative per il 2013).

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