Le cooperative attraverso le quali è possibile comprare casa sono di due tipi e si distinguono sulla base delle costruzioni che sono in grado di realizzare. Le cooperative, infatti, teoricamente possono realizzare immobili sia a proprietà divisa, sia a proprietà indivisa.
La cooperativa che realizza immobili a proprietà divisa, poi assegna in proprietà le singole unità immobiliari. Al contrario quelle che costruiscono a proprietà indivisa non fanno l’assegnazione. Quasi tutte le cooperative edilizie oggi in circolazione appartengono al primo insieme e si distinguono a loro volta in cooperative a edilizia libera e a edilizia convenzionata.
Nel caso in cui la cooperativa sia ad edilizia libera, rispetto alla casa costruita da una SPA o da una Srl, l’immobile della cooperativa non sarà molto diverso, costerà un po’ meno ma la differenza sarà assottigliata dalla presenza di tutti gli altri costi. Se invece la cooperativa è ad edilizia convenzionata, allora la situazione cambia perché gli oneri di urbanizzazione sono ridotti, l’area edificabile è concessa a prezzi stracciati, quasi gratis, la casa rispetta delle caratteristiche particolari e una parte delle unità abitative deve essere assegnata a giovani e sfrattati.
A fronte di numerosi vincoli legati anche alla proprietà, si ha comunque un trattamento fiscale vantaggioso, per esempio si paga l’IVA al 4 per cento come gli appartamenti comprati dal costruttore e si ha una riduzione dell’imponibile pari al 30 per cento. Lo sconto, alla fine dei conti può salire anche al 50 per cento se la vendita riguarda il diritto di superficie.
Anche nel settore immobiliare, quando si eliminano il passaggi intermedi tra produttore e consumatore, si ottengono numerosi vantaggi. Nel caso delle cooperative il produttore e il consumatore coincidono ed è il socio della cooperativa che si costruisce praticamente la casa.
Si risparmia parecchio e in alcuni casi questa scelta è l’unica a garantire a tante coppie la possibilità di acquistare un immobile, ma ci sono dei rischi legati per esempio all’acquisto sulla carta, oppure al fallimento della cooperativa, oppure ancora ai difetti del progetto edilizio cui si è deciso di prender parte.