Affitti 2011: l’andamento dei prezzi nelle grandi città

di Redazione Commenta

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Come si sono mossi nell’ultimo anno i prezzi degli affitti in Italia, ed in particolare in grandi città come Roma, Torino e Milano? Ebbene, al riguardo il portale di annunci immobiliari online Idealista.it ha fatto il punto della situazione rilevando nello specifico per le tre Città un andamento difforme.

Nel dettaglio, rispetto ad un anno fa a Roma i prezzi degli affitti sono scesi dell’1,1%, mentre a Torino e Milano c’è stato un rialzo, seppur contenuto, pari mediamente e rispettivamente allo 0,3% ed al 2,4%. Sotto la Madonnina attualmente per affittare una casa ci vogliono in media 14,7 euro al metro quadrato con prezzi al rialzo sopra la media nei quartieri di Fiera De Angeli, Greco-Turro e Città Studi Lambrante, mentre nelle aree periferiche e semiperiferiche di Milano i prezzi si sono mantenuti stabili o in lieve ribasso. Più ampio è stato però il calo a Certosa, Comasina-Bicocca e, tra l’altro, anche a Navigli-Bocconi e Garibaldi-Porta Venezia dove i proprietari di immobili da un anno all’altro, in materia di prezzi degli affitti, hanno dovuto abbassare le loro pretese.

Nella Città di Torino, come sopra indicato, i prezzi degli affitti da un anno all’altro sono aumentati di appena lo 0,3% e, quindi, si mantengono sostanzialmente congelati. Il costo al metro quadro di una casa in affitto sotto la Mole è pari ad otto euro al metro quadrato a fronte di rialzi ampiamente superiori alla media, rispettivamente con un +4,5% ed un +6,9%, a Centro-Crocetta e Aurora-Rebaudengo.

Nella Capitale, in base alle rilevazioni a cura di Idealista.it, i prezzi degli affitti nell’arco degli ultimi dodici mesi hanno fatto registrare una lieve flessione ma il costo al metro quadrato, pari a 15,1 euro, resta sia più alto rispetto a Milano, sia quasi doppio rispetto a Torino. I ribassi dei prezzi degli affitti più ampi, con un -9,3% su base annua, sono stati registrati a Roma nel Centro Storico a conferma anche di un calo della domanda di case in affitto in queste zone visto che, anche a causa della crisi, le famiglie preferiscono la periferia o la semi-periferia per pagare un canone più sostenibile.

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