Comprare casa: Roma, in vendita quota patrimonio comunale

 A Roma l’Amministrazione possiede un patrimonio immobiliare pari a ben 24 mila case popolari; ebbene, per quasi il 30% è partito un piano di dismissione con il cui ricavato saranno realizzate delle nuove case popolari.

A darne notizia è l’Amministrazione capitolina nel far presente come le operazioni di cessione siano state affidate alla società Risorse per Roma, e come gli alloggi oggetto della dismissione, nell’ambito di un piano approvato di recente dal Campidoglio, siano ben 7.410. I primi alloggi per i quali partirà la vendita sono quelli dei Municipi IV, VI e VII, dove sono già state inviate agli inquilini delle lettere per informarli del piano di dismissione in atto.

Recupero e riuso immobiliare: l’esempio del Comune di Roma

 In linea con quanto annunciato nelle scorse settimane dall’Amministrazione capitolina, a Roma è partito il Bando che trasforma i casolari abbandonati di campagna, vecchi e fatiscenti, in alloggi ed eco-fattorie. I soggetti interessati potranno infatti inviare le domande di accesso al Bando entro il 10 febbraio del prossimo anno con l’obiettivo di applicare ai 52 mila ettari di campagna nel territorio di Roma il recupero ed il riuso immobiliare con ricadute positive sull’offerta abitativa ma anche sull’ambiente e sull’agricoltura.

Appezzamenti di terra abbandonati, fienili, stalle, casali e granai possono diventare case da affittare ed aree da bonificare con il vantaggio, non indifferente di questi tempi, di far nascere nuove realtà imprenditoriali e di creare nuovi posti di lavoro.

Housing sociale nel Comune di Milano

 Nel nostro Paese è possibile costruire case per gli studenti, alberghi “low cost” ed alloggi per chi non può permettersi i prezzi degli affitti presenti sul mercato privato. E questo è quanto prevede di fare il Comune di Milano sia per attrarre, sia per fare restare famiglie e studenti nella città di Milano piuttosto che “scappare” nei Comuni limitrofi.

Secondo Carlo Masseroli, assessore allo Sviluppo del territorio della città di Milano, è lecito stimare che nel capoluogo lombardo, grazie anche alle incentivazioni volumetriche, potranno essere realizzati da qui a quindici anni ben 20 mila alloggi a favore delle famiglie a basso reddito che non sono proprietarie di una casa ad uso residenziale, e dei giovani sfruttando il fatto che si possano costruire e realizzare nuovi alloggi in quelle aree dove il suolo non costa.

Affitti: migliaia di famiglie italiane a rischio sfratto

 La crisi economica ha contribuito ad erodere ulteriormente e più rapidamente il potere d’acquisto degli italiani, con la conseguenza che molte famiglie stanno via via intaccando i propri risparmi in banca, altre si sono indebitate, altre ancora fanno fatica a pagare l’affitto se non hanno la casa di proprietà.

Non a caso il Sunia, Sindacato Unitario Nazionale Inquilini Assegnatari, stima che nel nostro Paese siano migliaia le famiglie che vivono in affitto e che rischiano la morosità ed il conseguente avvio dello sfratto.

Casa in affitto: più aiuti alle famiglie in Lombardia

 La Lombardia è una delle Regioni che più di tutte in questi anni si è distinta in materia di politiche per contrastare l’emergenza abitativa attraverso l’erogazione di contributi alle famiglie sia per la stipula di mutui, con una particolare attenzione alle giovani coppie, sia ai nuclei familiari in difficoltà con il pagamento degli affitti che, come noto, hanno oramai raggiunto sul mercato privato dei livelli insostenibili.

Ebbene, la Regione Lombardia è riuscita ad aggiungere altri 12,4 milioni di euro al Fondo predisposto ad hoc per il sostegno ai canoni di locazione, con la conseguenza che la dotazione ora ammonta a 63,4 milioni di euro.

Redditi da locazione: Censis propone misure di detassazione

 Il futuro del settore immobiliare e edilizio in Italia potrebbe essere nella mani di provvedimenti che ancora non ci sono, ma che si renderebbero necessari per evitare un vero e proprio tracollo.

I segnali di ripresa dell’economia e del ciclo sono ancora deboli nel nostro Paese, e lo stesso dicasi anche per il settore immobiliare ed edilizio che paga a caro prezzo sia la crisi di liquidità, sia gli eccessi del passato, ovverosia l’ascesa pluriennale dei prezzi che hanno raggiunto, in molte aree del nostro Paese, delle quotazioni fuori dalla portata delle famiglie e delle stesse imprese.

Casa: aiuti a chi la compra. E per gli affitti?

 Nel nostro Paese la maggioranza degli italiani ha la casa di proprietà, ma c’è comunque una buona fetta di persone, spesso giovani coppie, che vivono in affitto, con un lavoro spesso precario, che hanno pagato e stanno pagando a caro prezzo gli effetti della crisi. A partire dal prossimo mese di gennaio, stando a quanto ha dichiarato nei giorni scorsi l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, scatta con il “Piano Famiglie” la moratoria per chi la casa l’ha comprata e adesso a causa della disoccupazione ha difficoltà a saldare la rata del mutuo.

Ne consegue che a livello nazionale ci sarà la moratoria per i mutuatari, mentre chi paga l’affitto non potrà avvalersi di un provvedimento simile. Le iniziative a sostegno di chi non riesce a pagare l’affitto rimangono infatti confinate a livello regionale; in questi mesi molte Regioni italiane hanno stanziato contributi per l’affitto che permettessero di rendere il canone di locazione più sostenibile, ma manca del tutto una moratoria “nazionale” per gli affitti.

Edilizia residenziale: casa per giovani coppie in Emilia Romagna

 La casa prima in affitto, rigorosamente agevolato, e poi dopo massimi quattro anni può diventare di proprietà. E’ questo, grazie al progetto “Una casa alle giovani coppie”, l’obiettivo ambizioso che si è posto l’Amministrazione regionale dell’Emilia-Romagna per sostenere la domanda abitativa delle giovani coppie.

Il progetto, approvato dalla Giunta regionale su proposta di Gian Carlo Muzzarelli, Assessore alla Programmazione ed allo Sviluppo Territoriale dell’Emilia-Romagna, ora dovrà passare, prima di diventare pienamente ed efficacemente operativo, al vaglio ed all’esame da parte dell’Assemblea legislativa.

Ristrutturazioni edilizie: gli alloggi si recuperano con i contributi regionali

Nel Comune di Reggio Emilia l’Amministrazione ha riaperto un bando finalizzato al recupero di alloggi nella Città Storica con l’obiettivo poi di affittarli, per un periodo pari ad almeno dieci anni, a favore di soggetti potenzialmente in difficoltà o comunque più bisognosi come le giovani coppie, i single e gli studenti. Trattasi, nello specifico, di un Bando che il Comune di Reggio Emilia ha pubblicato nel settembre scorso ma che, non essendosi esauriti i contributi stanziati, è stato riaperto nel giugno scorso.

Per il bando riaperto, i termini di presentazione delle domande scadono il prossimo 31 ottobre 2009, e può ammettere all’accesso ai contributi di ristrutturazione non solo le case del centro storico, ma anche quelle che si trovano oltre le antiche mura.

Affitto appartamento: meno caro con la coabitazione

Per gli studenti universitari, specie quelli che frequentano gli Atenei del Nord e del Centro Italia, pensare di poter pagare gli studi e mantenersi lavorando nel weekend, o svolgendo anche un’attività part time, è oramai un miraggio. I costi per l’affitto di un alloggio o di un appartamento sono infatti oramai arrivati alle stelle; basti pensare, in accordo con le rilevazioni effettuate dal Portale specializzato Immobiliare.it, che a Milano per l’affitto di un monolocale ci vogliono oltre 800 euro al mese; a Roma ce ne vogliono ben  750, a Firenze poco più di 700 euro, ma se ci si sposta nella città di Venezia i prezzi addirittura lievitano fino a toccare gli 850 euro.

E allora gli studenti universitari, rispetto al passato, hanno maturato il bisogno della condivisione dell’appartamento e della coabitazione.

Casa in affitto: Roma più cara di Milano

A Milano i prezzi degli affitti rispetto alle altre città d’Italia non sono di certo a buon mercato, ma se il confronto viene fatto con le principali città europee, Roma compresa, le cose cambiano. Nel Vecchio Continente, a partire dal confronto con Londra, infatti, affittare una casa nella città di Milano è conveniente, anche rispetto a Roma.

A rilevarlo è la Camera di Commercio di Milano in accordo con un’analisi effettuata a partire dai dati dell’Economist Intelligence Unit 2009. Nello specifico, su trentuno grandi città europee, Milano è solo al ventesimo posto per il costo degli affitti, mentre Roma si posiziona al dodicesimo posto. In Europa per affittare una casa, a parità di qualità dell’immobile in locazione, occorre sborsare di più a Londra, come accennato, ma anche in città come Zurigo, Parigi e Ginevra.

Affitti alti per la generazione dei 1000 euro

L’estate è ormai alle spalle e per molti, studenti e lavoratori fuorisede, è tempo di tornare stabilmente in città. Ma quali sono le città in cui si pagano i canoni di affitto più bassi? Sicuramente non quelle dove sono più alte le probabilità di trovare lavoro, per non parlare delle zone in prossimità degli atenei privati (zona Navigli a Milano, da dove è possibile raggiungere lo IULM, la Bocconi e l’Università Cattolica, zona Trieste, Nomentana, Bologna a Roma nei pressi della LUISS) dove i valori sono ovviamente maggiori.

Uno studio recentemente pubblicato dal S.u.n.i.a. (Sindacato Nazionale Unitario Inquilini ed Assegnatari) afferma che al primo posto nella classifica delle città dove si spende di più per l’affitto della casa c’è Venezia. Qui infatti, per un appartamento di 80 mq, ci vogliono in media 1.430 euro al mese. A seguire, sul podio in negativo, ecco Milano con 1.400 euro. Terzo posto, con pari merito, per Roma e Firenze e i loro 1.300 euro.

Casa al mare? Record di affitti per il 2009

Comprare casa al mare? A quanto pare gli italiani quest’anno preferiscono affittare più che comprare casa per quel che riguarda le località turistiche. Ad affermarlo, è Re/Max Italia,  network di franchising immobiliare.

Secondo lo studio la tipologia di abitazione più richiesta è quella tra i 50 e 80 mq., e il canone di locazione è sceso in media del 6% rispetto al 2008.  Più gettonati i bilocali, meglio se vicini alla spiaggia e con posto auto, segno che non si rinuncia alle comodità.