Fisco immobiliare: Marche, Entrate scova frode fiscale

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Nuovo “colpo” dell’Agenzia delle Entrate, stavolta nelle Marche e nel comparto dell’immobiliare. In accordo con quanto reso noto martedì scorso dalla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate delle Marche, infatti, l’Amministrazione finanziaria dello Stato ha scovato una frode fiscale nel settore delle costruzioni, un vero e proprio “mattone” da evasione fiscale pari all’incirca a 2,5 milioni di euro. La frode, in particolare, riguarda, a valere sull’anno di imposta 2007, 2,5 milioni di euro tra Ires, imposta sul valore aggiunto (IVA) e imposta regionale sulle attività produttive (Irap) cui poi vanno ad aggiungersi anche altri 300 mila euro ed oltre tra le sanzioni e gli interessi che nel frattempo sono maturati.

L’evasione, a carico di un’impresa operante nel comparto delle costruzioni, è stata scovata dalla Direzione regionale delle Marche dell’Agenzia delle Entrate attraverso il proprio ufficio controlli, ed è in particolare maturata nell’ambito di indagini contro le frodi a carattere interregionale su quelle transazioni immobiliari aventi una particolare rilevanza.

Nel dettaglio, in accordo con quanto recita un comunicato ufficiale emesso dalla Direzione regionale delle Marche dell’Agenzia delle Entrate nei giorni scorsi, l’evasione fiscale è stata scovata dopo aver effettuato delle indagini su leasing immobiliari che poi si sono rivelati sopravvalutati nell’ambito della realizzazione di un centro commerciale che ha coinvolto un gruppo di aziende del settore.

L’indagine dell’Amministrazione finanziaria dello Stato ha così portato alla scoperta di canoni di leasing sopravvalutati per un importo pari a quasi 1,8 milioni di euro unitamente alla detrazione indebita, ai fini dell’imposta sul valore aggiunto, di fatture che sono risultate essere oggettivamente inesistenti. Come diretta conseguenza ad Ancona la Direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate ha sia emesso, sia notificato l’avviso di accertamento che ha già portato alla riscossione, a favore dell’Erario, di quasi 1,8 milioni di euro, mentre per le somme restanti dovute si procederà con l‘iscrizione a ruolo.

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