Gli italiani cambiano e passano dall’acquisto della casa all’affitto

di Redazione Commenta

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L’Italia è uno dei Paesi europei dove è più alto il numero di proprietari di casa. Questo aspetto è di base culturale, con le persone che preferiscono avere almeno la prima casa di proprietà piuttosto che stare in affitto. Le condizioni degli ultimi anni possono però portare al cambiamento di questa situazione per diversi motivi. Tra questi, le difficoltà di accedere al credito, le tasse, la burocrazia e il lavoro non stabile.

 

Le nuove generazioni potrebbero vedersi costrette a cambiare cultura e rimanere per molto più tempo in affitto evitando di comprare la casa. La questione della Tasi è emblematica. I proprietari hanno esultato per l’abolizione dell’Imu e poi è arrivata la Tasi, cioè la tassa sui servizi indivisibili come l’illuminazione delle strade. La questione della Tasi è un caos con il pagamento dell’imposta che è stato rinviato in molti comuni. Questi possono decidere l’aliquota all’interno di un range ed è probabile che molti di loro optino per quella più alta.

Comprare una casa è difficile perché è complicato avere un credito da parte delle banche. Se non si hanno garanzie e se non si dimostra di essere dei buoni pagatori il credito non è accessibile. Le banche hanno un sistema che verifica i debiti pagati e quelli insoluti delle persone e quindi è necessario essere perfetti prima di potere comprare una casa.

La burocrazia e le spese per tenere una casa è un elemento che potrebbe scoraggiare le persone all’acquisto. Lo Stato punta sempre sui proprietari di case perché sono la maggioranza e questo significa entrate certe e più rapide. Tra tutte queste difficoltà aumenta il numero di persone che per scelta o per necessità decidono di stare in affitto allontanando o evitando il pensiero di comprare una casa. Anche in questa situazione in cui i prezzi sono scesi, le difficoltà ad acquistare sono alte.

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