Mercato immobiliare italiano: l’acustica lascia a desiderare

di Redazione Commenta

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A partire dal 2012 in Italia, per quel che riguarda il mercato immobiliare, si dovrà fare i conti con un nuovo parametro legato alla classificazione dell’isolamento acustico delle case. Trattasi, nello specifico, di una classifica al pari di quella che viene determinata per la classificazione energetica di un edificio.

Questo a seguito dell’entrata in vigore, proprio nel 2012, di una specifica direttiva emanata dall’Unione Europea che quindi, andrà ad introdurre ufficialmente un nuovo parametro che, per semplificare, indica come l’immobile sia in grado di “difendersi dai rumori“; unitamente alla classificazione energetica, quindi, il parametro relativo all’isolamento acustico rappresenta in tutto e per tutto un altro fattore importante del benessere abitativo.

A mettere in risalto tutto ciò è stato il Gruppo Immobiliare.it nel porre però l’accento sul fatto che il nostro Paese non sembra essere ancora in grado di difendersi dai rumori. Questo perché, in base ai dati raccolti attraverso il Portale NuoveCostruzioni.it, è molto bassa la percentuale di cantieri per cui sono di futura realizzazione complessi immobiliari che a livello acustico avranno una collocazione quantomeno in classe B o eventualmente superiore. Nel dettaglio, rispetta tale requisito in Lombardia solo il 10% dei cantieri, in Emilia-Romagna si scende al 9%, mentre nella Regione Calabria solamente il 2% dei cantieri sembra essere pronto a costruire le case con un ottimo isolamento a livello acustico.

Il Gruppo Immobiliare.it ha inoltre calcolato i costi che un’impresa di costruzione dovrebbe mettere in preventivo per realizzare case con un ottimo isolamento acustico. Ebbene, sebbene questi costi siano variabili in funzione, ad esempio, del numero di finestre presenti in un appartamento, nel complesso la spesa non è elevata in fase di costruzione, mentre questa è decisamente più elevata se l’adeguamento acustico deve essere fatto su una casa che è stata già costruita. E visto che l’Italia non è pronta, il Gruppo Immobiliare.it sottolinea come “se tanto ci dà tanto, anche nel 2012 dovremmo continuare a sopportare gli zoccoli del vicino“.

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