Mercato immobiliare italiano, dai tassi un fattore di rischio

di Redazione Commenta

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Per il mercato immobiliare italiano anche il 2011 sarà un anno all’insegna dell’incertezza con fattori di rischio, e con possibile frenata del mercato, derivanti anche dalla dinamica crescente dei tassi di interesse. E’ questa, in estrema sintesi, la posizione del responsabile dell’ufficio studi di Idealista.it, Vincenzo De Tommaso, nel sottolineare come tra l’altro i tempi di vendita si mantengano lunghi e, di conseguenza, si riflettano anche sui prezzi finali di compravendita. Nel complesso il Portale di annunci immobiliari online, in base a delle elaborazioni prendendo a riferimento il proprio database, rileva come nel nostro Paese, a distanza di quasi quattro anni dallo scoppio della crisi dei mutui subprime in America, il mercato immobiliare non ha ancora raggiunto una fase di normalizzazione. Lo dimostrano gli ultimissimi dati rilevati per le grandi città italiane, con le quotazioni delle case a Roma e Milano che, nel primo trimestre del 2011, sono scese dell’1,8%, mentre a Torino, dopo una lunga fase di contrazione dei prezzi, le quotazioni sono rimbalzate del 2,5%.

Concentrando l’attenzione sulla Capitale, Idealista.it a Roma nel primo trimestre 2011 ha rilevato cali dei prezzi in ben dodici dei diciannove quartieri capitolini monitorati a fronte di un prezzo medio che, al 31 marzo 2011, si è attestato a 4.488 euro al metro quadrato. Il maggior calo dei prezzi, tra il 4% ed il 6%, è stato rilevato nei quartieri Eur ed Aurelia, mentre al Centro il mercato non conosce crisi con un aumento dei prezzi dell’1,8% a fronte di una media di quotazione al metro quadrato pari a quasi 7.500 euro.

Sotto la Madonnina, invece, i prezzi medi al metro quadrato si mantengono sotto la soglia dei quattromila euro al metro quadrato con un ridimensionamento dei prezzi che, a differenza di Roma, a Milano sono scesi proprio a partire dal Centro, con un -3,3%, e passando per quartieri importanti come Garibaldi-Porta Venezia, dove la contrazione delle quotazioni è stata ampia e pari al 7,4%.

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