Mutui edilizia agevolata: Provincia di Trento, pronto il piano finanziario

di Redazione Commenta

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Ammontano a ben 150 milioni di euro nella Provincia di Trento le risorse per il sostegno ai mutui di edilizia agevolata. A darne notizia è stata l’Amministrazione provinciale dopo che la Giunta, in prima approvazione, ha dato il via libera al piano finanziario che va ad allocare le risorse nella maniera seguente: 30 milioni di euro di risorse per i mutui con la formula dell’abbattimento in conto capitale, ed i restanti 120 milioni di euro di fondi per la concessione di contributi con la formula dell’abbattimento in conto interessi sulle rate dei finanziamenti immobiliari per l’edilizia agevolata.

Al riguardo, inoltre, l’Amministrazione provinciale ha altresì reso noto che l’Assessore Rossi ha disposto una verifica per quel che riguarda le condizioni di applicabilità sui mutui agevolati da parte degli Istituti di credito.

Nel dettaglio, il documento approvato dalla Giunta andrà a distribuire le risorse sulle domande che sono state presentate a valere sul piano straordinario per il 2010. La raccolta delle domande, in particolare, è terminata alla fine del mese scorso ed ora si passerà alla suddivisione ed alla ripartizione delle risorse in funzione sia della categoria dei richiedenti, ovverosia giovani coppie, immigrati e famiglie in genere, sia della finalità per cui si concedono i contributi, ovverosia mutui di edilizia agevolata per l’acquisto e ristrutturazione, sola ristrutturazione, costruzione o solo acquisto dell’immobile.

Rispetto ai precedenti piani finanziari, l’Amministrazione provinciale ha ritenuto opportuno assegnare in proporzione una maggior quota di contributi alle giovani coppie, ma anche per le cooperative in virtù del fatto che, non essendo previsti in tal caso ricavi per i costruttori, la Provincia di Trento stima che in questo modo si potrà abbassare il prezzo di mercato proposto per gli alloggi. A questo punto il documento su cui la Giunta ha dato la prima approvazione dovrà passare all’esame della Quarta commissione consiliare e del Consiglio delle autonomie.

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