Mutuo Contante, il mutuo per trasformare la casa in liquidità

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Per chi ha bisogno di liquidità per finanziare i propri progetti, il colosso bancario europeo Unicredit, mettendo l’abitazione in garanzia, offre l’opportunità, con il prodotto “Mutuo Contante“, di trasformare la propria casa in denaro ottenendo un prestito fino al valore di 80 mila euro con rimborso mensile, piano di ammortamento che parte da cinque ed arriva fino a 20 anni, e la possibilità di optare per il tasso fisso oppure per il tasso variabile.

Mutuo Contante“, in particolare, viene concesso a tutti coloro che necessitano di liquidità per saldare o consolidare debiti pregressi, oppure per spese personali o della famiglia, mentre non è ammessa la concessione del finanziamento per la finalità legata all’acquisto di altri immobili oppure investimenti aventi comunque carattere speculativo.

Mutuo Contante” a tasso variabile viene concesso con indicizzazione al tasso euribor a tre mesi, più lo spread definito in sede di stipula, mentre la formula a tasso fisso può essere scelta per piani di ammortamento del mutuo fino a cinque anni; per durate oltre cinque anni, solo i primi cinque anni sono infatti a tasso fisso, con indicizzazione all’EuroIrs più lo spread.

Poi il “Mutuo Contante” diventa a tasso variabile, sempre con indicizzazione all’euribor a tre mesi più lo spread originario, a patto che la somma degli anni tra periodo a tasso fisso e periodo a tasso variabile non sia superiore a 20. Per ottenere “Mutuo Contante“, il mutuatario deve stipulare in via obbligatoria una copertura assicurativa a garanzia dei casi di incendio e/o scoppio dell’immobile messo in garanzia.

In virtù dei correnti tassi di mercato, sui minimi storici, la soluzione che fa pagare meno interessi, anche se non c’è certezza sull’ammontare della rata futura, è sicuramente il “Mutuo Contante” a tasso variabile. In ogni caso, con entrambe le soluzioni si può ottenere un finanziamento fino all’80% del valore dell’immobile messo in garanzia con un minimo di 30 mila ed un massimo di 80 mila euro. Da tenere in conto per il mutuatario sono le spese di istruttoria pari all’1% del valore nominale del finanziamento, e con un minimo di 750 euro.

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