Nuovi controlli sulle agevolazioni prima casa

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L’Agenzia del Territorio ha pubblicato i primi risultati dei controlli effettuati sulle agevolazioni sugli immobili per il periodo 2009 – 2011. Nel triennio in esame, gli uffici del Territorio avrebbero dato seguito a verifiche su oltre 2,8 milioni di unità immobiliari urbane, conseguendo incrementi di rendita catastale per quasi 350 milioni di euro.

Sicuramente più positivi sono stati gli esiti delle richieste di riclassamento delle singole unità immobiliari effettuate direttamente dalle municipalità, considerando che dal 2006 ad oggi sono state prodotte 39.087 variazioni, con un apprezzamento delle rendite catastali pari a oltre 140 milioni di euro, con variazioni di intere microzone ridotte a sole 18 unità, con circa 52 milioni di euro di rendita. Risultati positivi, sostiene l’Agenzia, anche in relazione all’aggiornamento automatico del catasto terreni, sulla base dei dati che sono stati diramati nelle dichiarazioni relative all’uso del suolo che i coltivatori rendono agli organismi pagatori (8,9 milioni di particelle esaminate, con un incremento del reddito dominicale per 63 milioni di euro).

I punti critici sono ad ogni modo relativi alla carenza di interscambio informativo con i Comuni. Stando a quanto affermato dal direttore dell’Agenzia del Territorio Gabriella Alemanno “il successo nel contrasto all’evasione ed elusione fiscale in campo immobiliare dipende, in gran parte, anche dall’efficacia dello stesso”. Dagli atti di aggiornamento catastale, in teoria, da cui i Comuni dovrebbero confrontare la coerenza con le proprie pratiche edilizie, sarebbero state tratte informazioni da parte di 6.104 Comuni, su 5,5 milioni di unità.

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Tuttavia nello stesso periodo solamente 204 Comuni avrebbero interagito correttamente con l’Agenzia, fornendo segnalazioni per poco più di 39 mila unità immobiliari. Di queste, 7 mila unità hanno riguardato segnalazioni di incoerenza che, solamente in 3.030 casi, hanno comportato la revisione del classamento, per una proporzione dello 0,38 per mille.

Continueremo, anche nelle prossime settimane, a monitorare l’evoluzione del parametro.

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