Pignoramenti case, nuove tutele dalla Spagna

di Redazione Commenta

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Dalla Spagna, teatro in questi ultimi mesi delle crescenti manifestazioni di insoddisfazione da parte dei giovani “indignati”, giungono alcune novità in merito alle forme di tutela dei debitori morosi di finanziamenti collegati all’acquisto di case successivamente oggetto di sequestro e di pignoramento, al fine di consentire ai creditori bancari una più agevole soddisfazione del loro credito vantato nei confronti dei mutuatari spagnoli.

La stampa locale ha accolto queste novità, che tra poche righe cercheremo di sintetizzare, come una sorta di vittoria da parte della generazione di “indignados”. Le richieste degli indignati erano tuttavia (anche) ben altre, e la concessione del governo spagnolo ci sembra una sorta di via di mezzo tra le intenzioni della guida socialista iberica e le reali e concrete domande da parte dei manifestanti.

Ad ogni modo, la prima novità introdotta dal governo Zapatero, e annunciata alla stampa per voce del vicepremier spagnolo Alfredo Rubalcaba, è relativa all’incremento della quota di reddito che non può essere assoggettato a prelevamento obbligatorio da parte delle banche, successivamente al sequestro della casa, al fine di consentire al creditore il soddisfacimento del residuo credito vantato nei confronti del cittadino moroso.

In altri termini, le banche, dopo il sequestro dell’abitazione, potranno attaccare il reddito del titolare del contratto solamente nella quota eccedente i 960 euro (prima il limite era pari a 700 euro) che diventano 1.350 euro nell’ipotesi in cui il titolare del finanziamento abbia due familiari a carico fiscale.

La seconda novità riguarda invece il prezzo di vendita (all’asta) della casa. E’ infatti stato incrementato al 60% il prezzo minimo di vendita di una casa all’incanto, rispetto all’originario 50%, nella speranza di restringere il cerchio delle transazioni immobiliari effettuate per importi eccessivamente scontati.

Due riforme sicuramente utili nella strada di una migliore tutela dei morosi, ma che difficilmente potranno, da sole, generare l’adeguato e sperato ossigeno.

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