
Dopo anni di bolla immobiliare, la cosiddetta Burbuja del ladrillo, la bolla del mattone, la Spagna sceglie la linea dura per far ripartire l’economia e rilanciare il mercato immobiliare. Il problema infatti è costituito da quelle 800 mila case invendute che aspettano alla periferia delle grandi città e di Madrid in particolare, la cui sola presenza deprime ancora di più una economia che non riesce ad uscire dalla crisi.
Buone novità per i mutuatari spagnoli. In seguito ai nuovi drammi sociali che stanno colpendo la penisola iberica (è purtroppo di recente ribalta mediatica l’ennesimo suicidio di una coppia di coniugi che, a causa dell’impossibilità di pagare le rate del mutuo, si sono tolti la vita), l’associazione bancaria spagnola (una sorta di nostrana Abi) ha deciso di sospendere per due anni tutti gli sfratti di coloro che si trovano con gravi problemi finanziari. Un provvedimento che sembra trovare linfa anche in altre parti del continente europeo, e che potrebbe alleviare almeno parzialmente le sofferenze finanziarie dei mutuatari.
La crisi immobiliare spagnola sta divenendo sempre più profonda, e i cittadini della penisola iberica non possono permettersi di comprare le centinaia di migliaia di case invendute nel Paese. A dichiararlo è un recente approfondimento del Sole 24 Ore, che riporta le considerazioni formulate dal governo di Mariano Rajoy, in seria difficoltà nel predisporre le nuove riforme realizzate appositamente per gli investitori stranieri.
Il mercato immobiliare spagnolo è sempre più in crisi. A rivelarlo, questa volta, non sono le previsioni – pur attendibili – rilasciate dagli operatori del real estate iberico, quanto le fonti ufficiali governative, che rivelano un vero e proprio crollo delle compravendite effettuate sul mattone durante il mese di gennaio, che continuano e peggiorano il trend di deprezzamento del volume di operazioni del settore.
Dalla Spagna, teatro in questi ultimi mesi delle crescenti manifestazioni di insoddisfazione da parte dei giovani “indignati”, giungono alcune novità in merito alle forme di tutela dei debitori morosi di finanziamenti collegati all’acquisto di case successivamente oggetto di sequestro e di pignoramento, al fine di consentire ai creditori bancari una più agevole soddisfazione del loro credito vantato nei confronti dei mutuatari spagnoli.