Regno Unito, Miller pessimista sul recupero immobiliare

di Redazione Commenta

Il Gruppo Miller pensa che occorreranno almeno 10 anni perchè l'industria delle costruzioni abitative torni sui livelli del 2007.

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Come da ogni attore protagonista che si rispetti, ogni dichiarazione del Miller Group Ltd. sul futuro dell’andamento del mercato immobiliare britannico è solitamente ascoltata con grande attenzione dalla stampa locale e, ancor maggiormente, dalla restante ampia gamma di operatori che intervengono sull’industria delle costruzioni dell’intero Regno Unito, duramente colpita dalla crisi economica in atto.

Il perché il Gruppo Miller rappresenti una voce autorevole nel settore è presto detto. La compagnia ha costruito 2.068 proprietà immobiliari ad uso abitativo durante il 2009, un volume leggermente superiore a quanto riscontrato nel 2009, e leggermente inferiore – così almeno si augura il vertice societario – di quanto la compagine sarà in grado di fare nel corso dell’esercizio finanziario in corso. Nel corso dell’ultimo anno, i ricavi da vendita di Miller sono diminuite di circa un quarto a 783 milioni di sterline, con perdita di bilancio pari a 34,1 milioni di sterline rispetto ai precedenti 149,5 milioni di sterline precedenti.

Negli scorsi giorni, Keith Miller – chief executive officer del Gruppo e proprietario del 28% del capitale della società – ha dichiarato che gli operatori non dovrebbero attendersi un risveglio improvviso delle attività, perché la ripresa dell’industria delle costruzioni sarà molto lenta, e molto lunga.

Per intenderci ancora meglio, Miller ha dichiarato che occorreranno circa 10 anni affinchè le operazioni dell’industria delle costruzioni immobiliari ritornino sui livelli del 2007, quando il settore toccò le massime soglie volumetriche.

Miller ricorda infatti come nel corso delle ultime due o tre maggiori recessioni, il numero di nuove unità abitative realizzate non sia mai cresciuto oltre il 10% per anno, con la diretta conseguenza che la ripresa completa non potrà che durare almeno un decennio.

Il gruppo immobiliare ha infine ricordato come nel 2009 siano state costruite circa 88 mila proprietà immobiliari ad uso abitativo, per un volume complessivo che risulta essere circa la metà di quelli completati nel 2007.

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