aiuti alle famiglie

Housing sociale: Milano, obiettivo 35 mila abitazioni

 A Milano il Comune, nei prossimi anni, risponderà al fabbisogno abitativo offrendo abitazioni a prezzi accessibili attraverso il modello dell’housing sociale che permetterà complessivamente di avere a disposizione ben 35 mila alloggi, ovverosia un valore che risulta essere addirittura superiore rispetto al fabbisogno che si sta registrando in questo momento. Tutto ciò è stato messo in risalto dal Comune in concomitanza con il Pgt, il Piano di Governo del territorio milanese che risulta essere attualmente in discussione al Consiglio dove sono stati presentati oltre 1.300 emendamenti. Tra le azioni previste dal Pgt c’è la rigenerazione del suolo che permetterà di pensare a nuove modalità di fruizione e di utilizzo degli spazi pubblici, con l’obiettivo di consegnare ai nostri figli una città verde.

Sospensione mutui famiglie in difficoltà: lista banche aderenti

 L’ABI, Associazione Bancaria Italiana, ha provveduto ad aggiornare nella giornata di ieri, martedì 19 gennaio 2010, la lista delle banche che hanno già confermato l’adesione alla moratoria sui mutui per le famiglie in difficoltà che, in particolare, possono richiedere la sospensione del pagamento della rata del finanziamento immobiliare per l’abitazione principale, sia per acquisto, sia per costruzione o ristrutturazione dell’immobile, per un periodo non inferiore ai dodici mesi. La moratoria, a differenza di quella per le imprese, può prevedere anche la sospensione integrale della rata, sia per quanto riguarda la quota capitale, sia per quel che concerne la quota interessi. Alla data indicata, gli istituti/gruppi bancari aderenti hanno raggiunto quota 31, ed al riguardo si ricorda che se in futuro la propria banca non aderirà alla moratoria, in ogni caso sarà possibile applicare la surroga e “portare” il mutuo presso un istituto di credito che, invece, la moratoria a favore delle famiglie in difficoltà l’ha adottata.

Piano Famiglie: sospensione mutuo, eventi ammissibili

 L’ABI, Associazione Bancaria Italiana, ha messo a punto il mese scorso un documento tecnico per quel che concerne la possibilità, per le famiglie, di poter fruire del beneficio della moratoria, ovverosia della sospensione del pagamento della rata del mutuo, comprensiva sia di quota capitale, sia si quota interessi, al verificarsi, pur tuttavia, di ben specifici eventi che, in pratica, determinano la condizione di disagio e di bisogno ai fini della fruizione del beneficio. E così, fatti salvi tutti gli altri requisiti richiesti, possono accedere alla moratoria quelle famiglie che hanno un mutuo e che, per almeno uno degli intestatari, sia insorto il decesso o condizioni di non autosufficienza.

Piano Famiglie: risposte ai quesiti più frequenti

 Nella moratoria sui mutui alle famiglie siglata nei giorni scorsi dall’ABI, Associazione Bancaria Italiana, con le Associazioni dei Consumatori, rientrano anche quelli per i quali il mutuatario è in ritardo con i pagamenti? La risposta è sì, a patto però che l’insolvenza temporanea del mutuatario non superi i 180 giorni di calendario consecutivi. E’ questa una delle tante risposte che l’ABI ha predisposto con una utile “scheda tecnica”, pubblicata online, che fornisce sostanzialmente le risposte alle domande più frequenti.

Mutui casa: “Piano Famiglie” anche per costruzione e ristrutturazione

 Chi ha comprato la prima casa con un mutuo, di importo non superiore ai 150 mila euro, a partire dal prossimo mese di febbraio, rispettati anche gli altri requisiti, ha la possibilità di aderire al “Piano Famiglie” dell’ABI, che permette di ottenere la sospensione della rata del mutuo per un periodo pari ad almeno dodici mesi. Ma il beneficio, inoltre, fermo restando il limite di importo dei 150 mila euro, è valido anche a favore di quelle famiglie che versano in condizioni di oggettiva difficoltà e che hanno contratto il mutuo non per l’acquisto della casa ad uso abitativo, ma per la sua costruzione o ristrutturazione. Sono ammesse anche quelle famiglie che, sempre rispettando tutti i requisiti, sono in ritardo con il pagamento della rata del mutuo per un periodo che non supera i 180 giorni consecutivi.

Costruttori edili e banche: insieme per uscire dalla crisi

 Nella giornata di ieri, giovedì 3 novembre 2009, l’Esecutivo dell’ANCE, Associazione Nazionale Costruttori Edili, presieduto da Paolo Buzzetti, ha incontrato Corrado Faissola, presidente dell’ABI, Associazione Bancaria Italiana, per discutere dell’attuale congiuntura, di certo non facile per il mercato dell’edilizia, e dell’accesso al credito per il quale l’Associazione chiede una fruizione più fluida.

Al riguardo, infatti, l’Ance da una recente indagine ha rilevato come le proprie imprese associate abbiano bisogno di accedere al credito, ragion per cui, per uscire dalla crisi insieme, sia i costruttori edili, sia le banche, debbono necessariamente rinsaldare quel clima di fiducia unitamente alle famiglie, le quali di certo non sono “estranee” al mercato delle costruzioni visto che allo stesso modo che per le imprese è altrettanto importante che anche le famiglie possano accedere ai finanziamenti immobiliari.

Sospensione rata mutuo con “Insieme 2009”

 In Italia ci sono molte famiglie che hanno interesse, in presenza di condizioni vantaggiose, a stipulare un mutuo, ma ci sono anche tante altre famiglie che a causa della crisi finanziaria ed economica non riescono ad onorare o pagano a fatica mensilmente la rata del mutuo stipulato negli anni scorsi.

Ebbene, al riguardo, il gruppo Unicredit da un ben po’ di tempo promuove “Insieme 2009”, un progetto che, attraverso la sospensione della rata del mutuo da parte di famiglie che lo hanno stipulato con gli istituti del colosso bancario europeo, può permettere sotto opportune condizioni di ottenere la sospensione del pagamento delle rate del mutuo per un periodo fino a dodici mesi.

Regione Lombardia: aumenta la dote del “pacchetto casa 2009”

 Nella Regione Lombardia gli stanziamenti per il “pacchetto casa 2009” hanno raggiunto la quota significativa dei 374 milioni di euro, con interventi che spaziano dai contributi per l’affitto agli interventi di riqualificazione e recupero, e passando per l’offerta di case a canone sociale.

La dotazione del “pacchetto casa 2009” della Regione, in accordo con quanto sottolineato dal Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, è stata innalzata da 316 milioni di euro ad oltre 374 milioni di euro, con l’obiettivo, non senza aver fatto uno sforzo importante a livello di destinazione di risorse, di completare la programmazione annuale dell’Amministrazione e di rispondere al meglio al fabbisogno abitativo e all’emergenza casa dei cittadini lombardi.

Piano casa: c’è anche il Friuli Venezia Giulia

 Anche nella Regione Friuli Venezia Giulia è ufficialmente entrata in vigore la Legge sul “piano casa“; a renderlo noto ed a metterlo in evidenza è l’Ance, Associazione Nazionale Costruttori Edili, la quale sottolinea in particolare come le norme, contenute nel Codice regionale sull’edilizia, non possano essere oggetto di alcuna limitazione da parte dei Comuni.

Questo in pratica significa che, ai fini del rilascio del titolo abitativo per gli interventi di ampliamento, demolizione e contestuale ricostruzione degli edifici, è possibile procedere da subito con la presentazione delle domande al fine di realizzare le opere.

Piano casa: Roma, grandi progetti

 A Roma la Giunta della Capitale ha approvato il “piano casa”, che consta di tutta una serie di progetti alquanto ambiziosi che, in prevalenza, andranno a coprire a 360 gradi la domanda abitativa delle fasce più deboli della popolazione romana.

L’approvazione del piano, facendo riferimento ai dati più recenti forniti dal Cresme, che rileva una richiesta pari ad oltre 46 mila alloggi, apre le porte alla messa in cantiere di quasi 26 mila case che saranno costruite, ed a tutta una serie di verifiche periodiche sullo stato di attuazione del piano stesso.

Piano Casa: Regione Lazio, il punto della situazione

 Nella Regione Lazio il “piano casa” ha valenza non solo per il rilancio dell’edilizia e dell’economia regionale, ma anche finalità sociali ed a sostegno del disagio abitativo; al riguardo, infatti, l’Assessore alle Politiche della Casa della Regione Lazio, Mario Di Carlo, ha messo in evidenza come un quinto della superficie fondiaria che è interessata e sarà interessata agli ampliamenti, resterà di proprietà ai Comuni che potranno sfruttare il suolo per realizzare alloggi ad edilizia agevolata e case popolari.

L’Assessore, intervenuto nei giorni scorsi all’ExpoEdilizia, ha infatti dichiarato che l’obiettivo primario del “piano casa” è quello non solo di tutelare il territorio, ma anche di garantire il diritto alla casa ai cittadini residenti nella Regione, ed in primis a quelli che vivono nelle condizioni di disagio abitativo.

Housing sociale nel Comune di Milano

 Nel nostro Paese è possibile costruire case per gli studenti, alberghi “low cost” ed alloggi per chi non può permettersi i prezzi degli affitti presenti sul mercato privato. E questo è quanto prevede di fare il Comune di Milano sia per attrarre, sia per fare restare famiglie e studenti nella città di Milano piuttosto che “scappare” nei Comuni limitrofi.

Secondo Carlo Masseroli, assessore allo Sviluppo del territorio della città di Milano, è lecito stimare che nel capoluogo lombardo, grazie anche alle incentivazioni volumetriche, potranno essere realizzati da qui a quindici anni ben 20 mila alloggi a favore delle famiglie a basso reddito che non sono proprietarie di una casa ad uso residenziale, e dei giovani sfruttando il fatto che si possano costruire e realizzare nuovi alloggi in quelle aree dove il suolo non costa.

Affitti: migliaia di famiglie italiane a rischio sfratto

 La crisi economica ha contribuito ad erodere ulteriormente e più rapidamente il potere d’acquisto degli italiani, con la conseguenza che molte famiglie stanno via via intaccando i propri risparmi in banca, altre si sono indebitate, altre ancora fanno fatica a pagare l’affitto se non hanno la casa di proprietà.

Non a caso il Sunia, Sindacato Unitario Nazionale Inquilini Assegnatari, stima che nel nostro Paese siano migliaia le famiglie che vivono in affitto e che rischiano la morosità ed il conseguente avvio dello sfratto.

Casa in affitto: più aiuti alle famiglie in Lombardia

 La Lombardia è una delle Regioni che più di tutte in questi anni si è distinta in materia di politiche per contrastare l’emergenza abitativa attraverso l’erogazione di contributi alle famiglie sia per la stipula di mutui, con una particolare attenzione alle giovani coppie, sia ai nuclei familiari in difficoltà con il pagamento degli affitti che, come noto, hanno oramai raggiunto sul mercato privato dei livelli insostenibili.

Ebbene, la Regione Lombardia è riuscita ad aggiungere altri 12,4 milioni di euro al Fondo predisposto ad hoc per il sostegno ai canoni di locazione, con la conseguenza che la dotazione ora ammonta a 63,4 milioni di euro.