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Regno Unito, previsioni di decremento nei prezzi delle case

Dal Regno Unito giungono nuove e pessimistiche previsioni sull’andamento dei prezzi delle case nel corso dell’anno appena iniziato, periodo nel quale i valori commerciali dovrebbero continuare la strada verso il ribasso, intrapresa nel terzo trimestre dell’anno precedente.

Le stime provengono tuttavia indirettamente dagli Stati Uniti, dove il media Bloomberg News ha avuto modo di consultare alcuni esperti del comparto immobiliare, che hanno sancito un 2011 con valori commerciali delle case in flessione di 2,5 punti percentuali.

La ragione sottostante tale andamento previsionale è piuttosto nota, e più volte ne abbiamo parlato anche su queste pagine: il taglio alla spesa pubblica effettuato dal governo locale (il più corposo dalla fine della Seconda Guerra Mondiale) scoraggerà infatti gli investimenti su tale mercato.

Regno Unito, mutui casa mai così male dal marzo 2009

Secondo la BBA (la British Bankers’ Association, equivalente della nostra ABI), gli istituti di credito del Regno Unito avrebbero concesso un volume di finanziamenti immobiliari mai così basso dallo scorso mese di marzo 2009, quando l’economia – tuttavia – era in profonda recessione.

Le banche del Regno Unito hanno infatti concesso meno di 30 mila mutui per acquisto casa (per l’esattezza, 29.991 unità), contro i 30.689 mutui del mese di ottobre. Negli stessi istanti in cui la BBA pubblicava tali elementi, un altro studio della HBF (Home Builders Federation) riportava la notizia secondo cui oltre 2,7 milioni di persone under 34 vivrebbero ancora con i loro genitori.

Insomma, emerge da parte dei cittadini britannici la difficoltà ad avere accesso ad un mutuo per l’acquisto di una prima casa, e la situazione di taglio della spesa pubblica introdotta dal governo locale non dovrebbe far altro che peggiorare ulteriormente lo scenario.

Regno Unito, novembre positivo per i prezzi – Acadametrics

Stando a un recente monitoraggio condotto da Acadametrics in collaborazione con la LSL Property Services, i prezzi delle case nell’intero Regno Unito avrebbero compiuto un corposo balzo in avanti nel corso dell’undicesimo mese dell’anno, con una performance che ha parzialmente sorpreso gli analisti locali.

Per Acadametrics, infatti, l’incremento dei prezzi delle case in Inghilterra e in Galles è stato pari allo 0,2% rispetto al mese precedente, che già a sua volta aveva prolungato una striscia positiva che perdura da ben sette mesi ad oggi.

Il costo medio di un appartamento nell’area ora oggetto di considerazione è cresciuto intorno a quota 354 mila dollari, con un valore che è pertanto superiore di quasi 6 punti percentuali rispetto allo scorso anno, e vicino alla parentesi positiva dell’estate del 2008, sebbene lontani dai picchi di quella del 2006.

Regno Unito, prezzi ai minimi da nove mesi (Nationwide)

Secondo quanto affermato dalla Nationwide Building Society, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo del Regno Unito sarebbero calati ai minimi da nove mesi a questa parte, a causa di una crescita dell’offerta di settore, indotta dalla volontà di vendere case da parte di un volume di persone superiore alle attese.

Il costo medio di un’abitazione è così calato di 0,3 punti percentuali rispetto al mese di ottobre, per un valore assoluto vicino alle 163.400 sterline, per il livello che, come sopra anticipato, rappresenta la soglia minima da febbraio a questa parte.

Su base annua, invece, i prezzi si mantengono ancora in variazione positiva: tuttavia la differenza rispetto allo stesso mese dello scorso anno è solamente di 0,4 punti percentuali in favore del novembre 2010, che rende il penultimo mese dell’anno il periodo con il ritmo di incremento più lieve dal settembre 2009.

Regno Unito, Countrywide non ha fiducia sull’immobiliare datato 2011

Secondo quanto sostenuto da uno dei più importanti broker dell’intero Regno Unito, Countrywide Plc, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo dell’area potrebbero diminuire di 5 punti percentuali durante il prossimo anno, a causa di un andamento sfavorevole del mercato occupazionale, e di un incremento ulteriore dell’imposizione fiscale.

Per Countrywide, in altri termini, il 2011 sarà un altro anno molto difficile per l’immobiliare del Regno Unito, con un andamento che potrebbe migliorare solamente nell’ultima parte del prossimo esercizio.

In particolare, a causa dei tagli delle risorse umane effettuati dallo Stato, i prezzi delle case dovrebbero subire delle contrazioni particolarmente significative in quelle città in cui la proporzione di impiegati statali sul totale è particolarmente elevata.

Regno Unito, stime in peggioramento per il settore delle costruzioni

L’impatto del taglio della spesa pubblica da parte del governo britannico, e la continua instabilità del mercato immobiliare locale, provocherà un peggioramento nell’andamento del settore delle costruzioni delle proprietà immobiliari ad uso abitativo, i cui primi segnali sono peraltro già evidenziati dai dati consuntivi del terzo trimestre 2010.

Ad affermare quanto sopra è stata, negli scorsi giorni, un’analisi approfondita compiuta dalla RICS, secondo cui solamente una forte minoranza di operatori attivi nel settore delle costruzioni avrebbe riscontrato un incremento delle attività, contro una maggior parte degli operatori che, invece, ha affermato di non vedere alcun segno di miglioramento tangibile.

Il risultato è stato che, mentre da una parte i dati consuntivi denotano un peggioramento delle determinanti principali, dall’altra si fanno sempre più nere le nuvole all’orizzonte del settore delle costruzioni.

Regno Unito, i prezzi delle case caleranno durante il 2011 – JLL

Jones Lang LaSalle Inc. sostiene che nel corso del prossimo anno i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo del Regno Unito subiranno un calo pari a un punto percentuale, come principale conseguenza del taglio alla spesa pubblica intrapreso dal governo.

Ad ogni modo, differente sarà l’andamento del mercato immobiliare londinese: nella capitale i prezzi delle case continueranno a crescere – di due punti percentuali per il 2011 – a causa degli investimenti provenienti dall’estero, e sostenuti dal costante appeal esercitato dalla metropoli britannica.

Altrove la situazione sarà meno positiva, e penalizzata dagli effetti che la riduzione degli investimenti governativi potrebbe produrre sul mercato del lavoro (con alcune stime che parlano addirittura di un pericolo di diminuzione di 500 mila posti entro il 2015).

Regno Unito, previsioni positive per l’immobiliare commerciale

Andamento deludente, ma prospettive future molto incoraggianti, per il mercato immobiliare commerciale del Regno Unito. Questo, in sintesi, è il commento che la Royal Institution of Chartered Surveyors ha elaborato nel suo Commercial Market Survey per il mercato d’oltre manica.

Secondo la ricerca compiuta, la domanda di acquisto degli uffici sarebbe il comparto maggiormente sofferente all’interno dell’immobiliare commerciale britannico, con una flessione del 14% che ha tuttavia seguito un boom di 19 punti percentuali riscontrato ad inizio anno.

Cresce inoltre la disponibilità di spazi commerciali, che nel corso degli ultimi tre mesi hanno dato via a un trend di crescita pressoché costante che dovrebbe proseguire anche durante gli ultimi due mesi del 2010.

Regno Unito, concessioni mutui in calo – ottobre 2010

Durante il mese di ottobre i finanziamenti immobiliari concessi nel Regno Unito sono calati, e principalmente nel segmento relativo ai mutui per acquisto di una casa, che hanno subito una contrazione pari a 2 punti percentuali.

Il numero dei finanziamenti concessi dagli istituti di credito locali per acquisto di una proprietà immobiliare ad uso abitativo hanno così toccato il livello minimo storico dal maggio del 2009, in calo di 18 punti percentuali rispetto all’ottobre 2009.

Per quanto riguarda il numero di finanziamenti per fasce di valore, una ricerca condotta da Chartered Surveyors sostiene che per acquistare case tra 126 mila sterline e 250 mila sterline (la maggior parte delle case britanniche hanno questo prezzo) sarebbero stati richiesti e concessi mutui per mezzo punto percentuale in meno rispetto allo scorso mese.

Regno Unito, crescita prezzi in frenata nel 2011 – CEBR

Secondo una recentissima ricerca condotta dal Centre for Economics and Business Research, la crescita dei prezzi delle case durante il 2011 subirà un rallentamento di circa due terzi rispetto alle stime di incremento relative all’attuale anno, con un andamento pertanto lievemente in aumento su base annua.

Più in dettaglio, i valori commerciali delle proprietà immobiliari del Regno Unito cresceranno di 2,2 punti percentuali nel 2011, per una media di 183.349 sterline (circa 296.500 dollari statunitensi) contro una media di crescita dei prezzi pari a 6,6 punti percentuali nel 2010.

Complessivamente, sostiene il CEBR, i prezzi delle case cresceranno di circa 16 punti percentuali nel corso dei prossimi quattro anni.

Regno Unito, prezzi delle case ancora troppo cari

Secondo quanto sostiene una ricerca della Capital Economics, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nel Regno Unito sarebbero ancora troppo cari per poter trovare pronto accoglimento da parte della schiera di potenziali compratori nel breve termine.

Stando agli auspici della Capital Economics, i prezzi delle case dovrebbero diminuire di almeno un altro 20% rispetto all’attuale livello: in termini assoluti, ciò si dovrebbe tradurre in una flessione di circa 33 mila sterline, che porterebbero il livello medio delle case a quota 130 mila sterline.

L’analisi sostiene inoltre che a causa delle ristrettezze creditizie da parte delle banche, e a causa di uno scenario previsionale economico piuttosto debole, i prezzi continueranno a calare nel corso dell’anno e anche durante il 2011, esercizio in cui avverrà una flessione dei valori commerciali di circa 10 punti percentuali.

Regno Unito, il mercato immobiliare crescerà lentamente nel 2011

Secondo quanto rivela una recentissima ricerca condotta dalla società di consulenza Cluttons, il mercato immobiliare londinese e dell’intero Regno Unito crescerà molto lentamente nel corso del 2011, prima di intraprendere un ritmo di sviluppo sicuramente più significativo durante il 2012 e nel successivo 2013.

Cluttons stima infatti che i prezzi immobiliari diminuiranno di una lieve entità durante la prima parte del 2011, per stabilizzarsi e invertire il trend nella seconda parte. Durante il 2012 la crescita dei valori commerciali sarà pari al 4%, seguita da un incremento ancor più sostanzioso, pari al 5%, durante il 2013.

Stando alle dichiarazioni rilasciate dalla società, alla fine del 2010 i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo subiranno una crescita del 2,6%, frutto tuttavia di un buon incremento nella primissima parte dell’attuale esercizio, e di una frenata nella sua parte finale.

Regno Unito, crescono le compravendite di case di lusso

Secondo una recente analisi condotta da Halifax, il numero di proprietà immobiliari ad uso abitativo dal valore unitario superiore al milione di sterline sarebbe cresciuto in maniera considerevole durante il primo semestre del 2010, con una proporzione più che raddoppiata rispetto a quanto conseguito nello stesso periodo dello scorso anno.

Halifax sostiene infatti che il numero di proprietà immobiliari britanniche dal valore unitario superiore al milione di sterline passate di mano durante la prima parte dell’anno in corso sarebbe stato pari a 2.992 unità, in cresciuta del 118% rispetto a quanto avveratosi nel primo semestre dello scorso anno.

La ricerca ha inoltre stimato che nell’intera Gran Bretagna esistano circa 170 mila abitazioni con un valore di mercato superiore all’ambita soglia del milione di sterline.

Regno Unito, mutui in caso ai minimi da marzo 2009

Secondo quanto riferisce un report di recente pubblicazione a firma dell’Associazione Britannica dei Banchieri, le concessioni di finanziamenti immobiliari nel Regno Unito sono calate ancora, nel mese di settembre, toccando un livello minimo dal mese di marzo 2009 a causa della scarsa domanda dei potenziali acquirenti di proprietà ad uso abitativo.

L’analisi dell’Associazione segnala infatti che nel corso del mese di settembre sono stati concessi 31.104 mutui, contro i 31.781 mutui del mese di agosto, per una proporzione parzialmente inaspettata dalla maggioranza degli osservatori del mercato immobiliare.

Stando al direttore dell’ufficio statistico dell’Associazione, David Dooks, la domanda per nuovi mutui è rimasta bassa nonostante il calo dei prezzi delle case e nonostante un crescente numero di proprietà immobiliari ad uso abitativo siano finite sul mercato, per la vendita.