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Londra, prezzi delle case in crescita ad ottobre

Rightmove Plc, che tra i suoi report periodici monitora mensilmente anche l’andamento dei valori commerciali degli immobili a Londra, sostiene che nella metropoli britannica nel corso del mese di ottobre sarebbe stato registrato un forte incremento dei prezzi delle case, “smentendo” parzialmente le conclusioni cui sono giunte diverse altre società di consulenza del mercato immobiliare.

In particolare Rightmove avrebbe affermato che nel corso del mese di ottobre i prezzi medi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo sarebbero cresciuti di 5 punti percentuali rispetto al precedente mese di settembre, con un valore medio delle abitazioni ora pari a 418.778 sterline, per il livello più elevato dal mese di febbraio 2010 ad oggi.

Più tenue è stato invece l’andamento dei prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nell’area extra-londinese del Regno Unito, dove i valori di mercato avrebbero subito un incremento di 3,1 punti percentuali a quota 236.849 sterline.

Regno Unito, buona crescita dei canoni di locazione

Come ogni mese, anche per settembre la LSL Property Service ha compiuto il suo solito monitoraggio sull’andamento dei canoni di locazione delle proprietà immobiliari ad uso di civile abitazione, scoprendo che – sulla base dei dati ottenuti su un campione di oltre 18 mila persone – anche nel nono mese dell’anno gli affitti hanno subito un incremento.

L’aumento riscontrato nel corso del mese di settembre è l’ottavo aumento consecutivo dei canoni di locazione; un incremento pari allo 0,5% rispetto al mese di agosto, che trascina l’affitto medio di un appartamento in Inghilterra e in Galles vicino alla soglia delle 690 sterline, contro le 686 dell’ottavo mese 2010.

Notevolmente più cari della media gli affitti nella principale metropoli dell’area, Londra. Nella capitale, infatti, l’incremento su base mensile dei canoni di locazione è stato pari a 1,1 punti percentuali, per un valore assoluto medio degli affitti pari a oltre 970 sterline.

Case in Italia: il mercato visto dall’Economist

 In Italia i prezzi medi delle case sono sopravvalutati del 10,5%. Questa è la stima fornita dal prestigioso “The Economist” nell’ambito della consueta rilevazione che il magazine effettua ogni tre mesi sui prezzi degli immobili nei principali Paesi del mondo.

Dal “Bollettino” trimestrale pubblicato dall’Economist, in particolare, emerge come un po’ ovunque la bolla immobiliare, scoppiata con la crisi dei mutui subprime negli Stati Uniti, non si sia ancora sgonfiata. In ogni caso l’Italia può consolarsi rispetto ad altri Paesi dove secondo la rivista di economia i prezzi sono ancora gonfiati con livelli di prezzo decisamente più elevati, ed a fronte di rivalutazioni che dal 1997 al 2010, in molti casi, sono state esplosive ed a tre cifre.

Regno Unito, forte calo dei prezzi delle case a settembre

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso residenziale nel Regno Unito hanno compiuto un poderoso passo indietro nel corso del mese di settembre, con una contrazione così significativa da costringere gli analisti a tornare indietro nel tempo, fino al 1983, per riscontrare un simile episodio.

Il valore commerciale medio di una casa nell’area ora oggetto di considerazione è infatti diminuito di 3,6 punti percentuali a settembre rispetto a quanto conseguito nel mese di agosto, per un importo assoluto viicno alle 162.096 sterline (circa 258 mila dollari), come confermato dal recentissimo studio pubblicato da Halifax.

Come detto, si tratta della più grave diminuzione dei prezzi su base mensile dall’inizio degli anni Ottanta, quando la divisione del gruppo bancario Lloyds avviò i monitoraggi delle evoluzioni dei valori commerciali delle case. I prezzi delle proprietà ad uso abitativo sono inoltre inferiori di 0,7 punti percentuali rispetto allo scorso anno.

Regno Unito, mutui in calo anche nel mese di agosto

Secondo quanto riferisce la Bank of England in un proprio recentissimo comunicato, i mutui concessi dagli istituti di credito del Regno Unito durante il mese di agosto sarebbero diminuiti per il quarto mese consecutivo, segnalando agli osservatori l’ulteriore rinvio di una possibile ripresa del mercato immobiliare durante il breve termine.

Gli istituti bancari dell’area hanno infatti concesso 47.372 finanziamenti a fini immobiliari, contro i 48.346 mutui che avevano caratterizzato l’attività bancaria durante il mese di luglio, ma pur sempre superiori ai 47 mila mutui che gli economisti di Bloomberg avevano stimato come dato più prevedibile.

Per quanto riguarda invece il valore commerciale delle case, Hometrack rivela che durante il mese di settembre i prezzi sarebbero diminuiti con un ritmo vicino al record storico degli ultimi diciotto mesi, e confermando pertanto le aspettative relative a una ripresa molto lenta dei valori di mercato.

Regno Unito, brusco rallentamento dei prezzi delle case – Hometrack

Hometrack ha pubblicato il proprio periodico monitoraggio sull’andamento dei prezzi commerciali delle case del Regno Unito, traendo qualche considerazione non certo confortante circa l’evoluzione dello scenario evolutivo dei valori delle proprietà immobiliari ad uso di civile abitazione.

La società ritiene infatti che i valori delle proprietà immobiliari abitative del Regno Unito sono calate per un ritmo record negli ultimi diciotto mesi durante settembre, grazie a una performance negativa di tutte le regioni tra le quali è diviso il mercato immobiliare del Regno Unito.

Il prezzo medio di una casa è così calato di 0,4 punti percentuali rispetto al mese precedente, per una cifra che in termini assoluti si avvicina alle 157.600 sterline, per il terzo mese consecutivo in flessione e per il declino periodale più grave dal mese di marzo del 2009.

Regno Unito, prezzi delle case in calo per il terzo mese consecutivo

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo del Regno Unito sono calati ancora, per il terzo mese consecutivo, durante quello di settembre. Una situazione che – almeno stando alle considerazioni di Rightmove, recentemente espresse su Bloomberg News – avrebbe eroso completamente i guadagni riscontrati nella prima metà del 2010.

Ritiene la società, infatti, che i prezzi medi di vendita di una proprietà ad uso di civile abitazione in Inghilterra e in Galles abbiano subito un calo di 1,1 punti percentuali a settembre contro agosto, per un valore assoluto commerciale ora pari a 229.767 sterline (circa 358.500 dollari, al cambio attuale), e con una flessione cumulata nell’ultimo trimestre, pari a 3,4 punti percentuali.

Stando alla società, a contribuire principalmente alla flessione dei valori commerciali starebbe pensando soprattutto la crescente fornitura di proprietà in vendita, che non starebbe trovando adeguata risposta da parte degli acquirenti, forse frenati anche dalla difficoltà nel reperire finanziamenti bancari.

Regno Unito, prezzi case in aumento durante agosto

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo del Regno Unito sono cresciuti, durante il mese di agosto, ai massimi livelli da sei mesi a questa parte. Lo sostengono, in un comunicato congiunto, la società di ricerche immobiliari Acadametrics e la LSL Property Services Pls, che hanno monitorato l’andamento dei valori commerciali durante il periodo estivo.

Il prezzo medio di un appartamento condominiale o di una casa unifamiliare in Inghilterra e in Galles è infatti cresciuto di 0,2 punti percentuali rispetto al mese di luglio, giungendo a quota 222.454 sterline (pari, al cambio attuale, a circa 344 mila dollari), come confermato dal report che le due compagnie hanno diffuso via e-mail. I valori commerciali sono più elevati di 7,7 punti percentuali rispetto all’anno scorso.

Prosegue il report di Acadametrics che, nonostante l’economia del Regno Unito sia incrementata con il ritmo più elevato dal 2001 durante il secondo trimestre, la fiducia dei consumatori e dell’intero mercato immobiliare starebbe soffrendo le conseguenze del più grave taglio della spesa pubblica mai effettuato dal governo dalla Seconda Guerra Mondiale in poi.

Regno Unito, terreni edificabili a prezzi minimi

I costruttori di case del Regno Unito stanno in questi mesi facendo tesoro dell’elevata convenienza dei terreni edificabili, i cui valori commerciali sono calati fortemente nel corso degli ultimi due anni, in concomitanza con l’esplosione della crisi economico-finanziaria, che ha avuto significativi riflessi commerciali sull’intero panorama immobiliare abitativo dell’area.

Riporta infatti una stima della società londinese Savills, che i prezzi medi ai quali vengono effettuate le transazioni di compravendita di terreni sarebbero pari a circa un terzo dei picchi massimi toccati durante il 2007, poco prima, cioè, dell’avvento dell’ultima crisi di settore.

La stessa Savills riporta inoltre come il tasso di “sfruttamento” di tali terreni sia ad oggi piuttosto basso, e caratterizzato da un atteggiamento attendista da parte delle stesse compagnie di costruzione, che stanno evidentemente attendendo momenti più propizi per mettere a profitto i lotti acquisiti.

Regno Unito, prezzi case inaspettatamente in crescita – Halifax

Secondo quanto riferito dalla società di consulenza immobiliare Halifax, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo del Regno Unito, durante il mese di agosto, sono inaspettatamente cresciuti, grazie alla spinta positiva fornita dal rafforzamento delle principali variabili economiche nell’area oggetto di considerazione.

Riporta Halifax, infatti, che il costo medio di un appartamento è cresciuto di 0,2 punti percentuali rispetto al mese di luglio, quando a sua volta ottenne un incremento di 0,7 punti percentuali. Gli economisti consultati da Bloomberg, da cui prendiamo le valutazioni che seguono, stimavano invece un declino di mezzo punto percentuale. Su base annua, l’incremento dei prezzi è pari a 4,4 punti percentuali, con un costo medio pari a 167.953 sterline (circa 259 mila dollari).

Gli analisti di Halifax rivelano che i dati di cui sopra sono attribuibili principalmente al rafforzamento dell’economia locale, a un miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro e al ribasso dei tassi di interesse, fattori abili nel supportare la domanda immobiliare.

Regno Unito, calo record semestrale dei prezzi delle case


Nationwide Building Society ha annunciato che i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nel Regno Unito sono diminuiti con un ritmo record per gli ultimi sei mesi durante agosto. La causa principale di questa flessione sembra esser principalmente riconducibile alla crescita del numero dei venditori offerenti le proprie case sul mercato immobiliare locale.

Come conseguenza a quanto sopra, il costo medio di un’abitazione è calato di 0,9 punti percentuali ad agosto rispetto al precedente mese di luglio quando, a loro volta, i valori di mercato delle proprietà immobiliari ad uso abitativo conquistarono un deprezzamento di mezzo punto percentuale.

In termini assoluti, il valore medio di una casa è ora pari a 166.507 sterline (circa 257,5 mila dollari). Su base annua, invece, il valore commerciale di un’abitazione in Inghilterra e in Galles è cresciuto di 3,9 punti percentuali.

Regno Unito, mutui stabili a luglio 2010

Le concessioni di finanziamenti immobiliari nel Regno Unito sono state solo leggermente variate a luglio rispetto al precedente mese di giugno. Un segnale (l’ennesimo) delle difficoltà del mercato immobiliare, che rischiano di proseguire per i prossimi mesi con trend più negativi di quelli stimati ad inizio anno.

Gli istituti di credito del Regno Unito hanno infatti erogato 48.722 mutui per acquisto casa, per un volume lievemente superiore ai 48.562 mutui del mese di giugno, come confermato dall’istituzione monetaria locale in un recente report. Gli impieghi netti per i mutui casa sono ora pari a 86 milioni di sterline (circa 133 milioni di dollari), in ribasso di 518 milioni di sterline su base mensile, per il livello minore marzo 2010 ad oggi.

Un concomitante report di Hometrack sostiene invece che i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo del Regno Unito avrebbero subito una diminuzione nella misura massima degli ultimi sedici mesi. La Bank of England si esprime in termini pessimistici, sostenendo che l’economia locale è molto fragile, in attesa di stimoli da parte delle autorità governative.

Regno Unito, prezzi case in forte calo ad agosto – Hometrack

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nel Regno Unito sono calati ancora, durante il mese di agosto, giungendo a conseguire un ritmo di flessione mai così aspro durante gli ultimi sedici mesi a causa del deteriorato andamento del mercato immobiliare inglese e gallese, come conferma lo studio condotto e pubblicato pochi giorni fa da Hometrack.

Il costo medio di una proprietà immobiliare ad uso abitativo ha infatti subito una contrazione di 0,3 punti percentuali ad agosto rispetto al mese precedente, per un valore assoluto pari a 158.200 sterline (circa 246 mila dollari). Si tratta, come conferma la stessa Hometrack, del declino più grave mai riscontrato dal mese di agosto del 2009.

Gli analisti di Hometrack sostengono che il mercato immobiliare britannico non subirà un incremento dei valori commerciali significativo prima di altri sei o dodici mesi. Viene riscontrata inoltre una debolezza crescente sul fronte della domanda di settore, una debolezza che – continuano a dichiarare gli osservatori di Hometrack – va ben oltre a una patologica, stagionale mancanza di dinamismo.

Regno Unito, economia in crescita grazie ai cantieri

L’economia del Regno Unito torna a crescere con proporzioni interessanti e durante il secondo trimestre “conquista” il trend di sviluppo più importante dal 2001, grazie a un andamento sorprendente di alcuni settori trainanti dell’economia locale tra cui quello immobiliare, nel segmento delle costruzioni di nuove unità.

Il Prodotto Interno Lordo dell’area è infatti cresciuto di 1,2 punti percentuali nel corso del secondo trimestre rispetto al livello del trimestre precedente, come confermato dall’Istituto Nazionale di Statistica londinese in un recentissimo comunicato stampa. Il livello è superiore alla media delle attese degli analisti. Su base annua, invece, il ritmo di crescita è stato pari all’1,7%.

Per quanto riguarda il futuro, invece, sembra vi possa essere un calo nel medio periodo, ma una buona prosecuzione dello scenario intrapreso almeno per il prossimo terzo e, forse, quarto trimestre. Più in avanti, invece, i tagli alla spesa pubblica da parte del governo dovrebbero portare a compressione la crescita dell’economia locale.