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Regno Unito, dati BBA sull’andamento dei mutui

Le concessioni di finanziamenti immobiliari nel Regno Unito sono calati ai livelli minimi degli ultimi cinque mesi durante lo scorso luglio, come confermato da un report pubblicato dalla British Bankers’ Association, che ha conquistato una posizione di evidenza nei principali quotidiani economico finanziari dell’area considerata e dell’intero continente.

I finanziamenti immobiliari sono infatti diminuiti di 2,5 punti percentuali rispetto al precedente mese di giugno, per erogazioni pari a 33.698 unità. Il dato mostra inoltre una flessione di 18,5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, come dichiarato dall’Associazione nel comunicato stampa diramato negli scorsi giorni.

La Bank of England ha ridotto le proprie stime di crescita sull’economia nazionale in data 11 agosto, come conseguenza naturale e prevedibile dei tagli che il governo ha previsto per cercare di rilanciare l’economia locale. Si tratta tuttavia di un taglio molto rilevante, che non potrà che avere degli effetti dirompenti sul locale real estate, scoraggiando una buona parte degli investitori.

Londra, prezzi delle case sui livelli di gennaio

I venditori di proprietà immobiliari ad uso abitativo nell’area di Londra hanno ridotto i prezzi delle proprie case di circa 17 mila sterline. Un calo medio che ha permesso a Rightmove di rilevare come i valori commerciali delle abitazioni della più grande metropoli del Regno Unito, siano ora tornati sui “vecchi” livelli riscontrati ad inizio anno.

In altri termini, con il passo indietro riscontrato durante il mese di agosto il mercato immobiliare londinese avrebbe “bruciato” tutti i guadagni conseguiti durante il primo semestre, contribuendo a costituire l’anticamera per un 2010 che – presumibilmente – si concluderà con un saldo negativo per ciò che concerne l’andamento dei prezzi commmerciali delle proprietà ad uso di civile abitazione.

I prezzi medi nella capitale sono infatti calati di 4,1 punti percentuali nel mese di agosto, per una media pari a 405.058 sterline. Il calo rappresenta anche la flessione più grave mai rilevata da Rightmove negli ultimi due anni, e – come già preannunciato – riporta l’asticella dei valori commerciali indietro nel tempo, al mese di gennaio.

Regno Unito, prezzi proprietà commerciali in rallentamento

Gli incrementi nei valori commerciali di negozi, uffici e depositi del Regno Unito hanno subito ulteriori rallentamenti durante il mese di luglio. Quanto sopra – a detta di quanto sostengono le analisi compiute dalla compagnia Investment Property Databank Ltd. – sembra essere riconducibile a un rinnovato atteggiamento prudenziale degli investitori, convinti che l’economia britannica possa tornare in fase recessiva.

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso commerciale sono infatti cresciute di 15 punti percentuali rispetto all’anno precedente, realizzando una performance più o meno simile a quanto conseguito nel mese di giugno. L’incremento mensile è invece stato pari a 0,2 punti percentuali, inferiore ai 0,5 punti percentuali riscontrati a maggio e a giugno, che rendono il mese di luglio il peggiore dall’agosto del 2009, punto di partenza della ripresa immobiliare commerciale britannica.

L’Investment Property Databank sostiene che i progetti relativi al più grande taglio della spesa pubblica dalla Seconda Guerra Mondiale produrranno degli effetti nocivi sulla crescita economica del 2011 e del 2012, che sarà più bassa di quanto precedentemente previsto dallo stesso governo.

Regno Unito, prezzi delle case in aumento dello 0,1% – Acadametrics

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo del Regno Unito sono cresciuti di 0,1 punti percentuali a luglio rispetto a quanto riscontrato da Acadametrics nel precedente mese di giugno. Il livello è pertanto sostanzialmente invariato, così come avvenne nel corso del sesto mese dell’anno, quando fu registrata una contrazione dello 0,1% dei valori commerciali, su base mensile.

Stando al comunicato stampa di Acadametrics, inoltre, i prezzi medi degli appartamenti in Inghilterra e in Galles sarebbero pari a circa 220.865 sterline (al cambio attuale, 344 mila dollari). L’incremento dei prezzi delle case del mese di luglio è stato altresì il primo dal mese di febbraio, e si lega al rialzo del volume delle comrpavendite, pari all’11% su base mensile, a quota 72.100 unità.

Su base regionale, il calo medio dei prezzi più rilevante è stato riscontrato nelle aree dello Yorkshide e nella regione di Humberside, con un decremento dei valori commerciali pari a 0,5 punti percentuali. In calo anche i valori commerciali nella metropoli londinese: la capitale ha fatto riscontrare un calo dei prezzi delle case pari a 0,4 punti percentuali rispetto a giugno.

Regno Unito, previsioni prezzi delle case per Savills

L’incremento riscontrato nei valori commerciali della proprietà ad uso abitativo del Regno Unito durante la prima metà dell’anno è solo una parentesi semestrale positiva all’interno di un trend duraturo di contrazione. Secondo Savills, infatti, i prezzi delle case dell’area saranno destinati a subire una flessione sia nel corso della parte finale del 2010 che, parzialmente, nel corso del prossimo 2011.

Il mercato – sostiene ancora la compagnia londinese in un recente comunicato – probabilmente non otterrà alcuna ripresa fino al 2012. Con questa dichiarazione il broker britannico sposta il momento dell’attesa inversione di marcia di circa un anno rispetto a quanto aveva proiettato nel corso dello scorso mese di novembre, quando stimò nella seconda parte del 2011 il periodo del “rilancio” del real estate d’oltre manica.

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo diminuiranno infatti di 2,5 punti percentuali durante l’anno in corso, nonostante – nel corso del primo semestre 2010 – abbiano conseguito un incremento di 4,1 punti percentuali: quello che attende l’immobiliare del Regno Unito è pertanto una parte finale del 2010 molto negativa, con flessioni significative nelle principali metropoli, e non solo.

Regno Unito, prezzi delle case a + 0,6% nel mese di luglio

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nel Regno Unito sono cresciuti con un ritmo record per gli ultimi quattro mesi durante il mese di luglio. Stando a quanto annunciato dalla società di consulenza e intermediazione immobiliare Halifax, le ragioni di questo “balzo” dei valori commerciali risiederebbero in un livello minimo record dei tassi di interesse applicati dalle banche britanniche, e dalla ripresa economica che ha spinto la domanda di appartamenti.

Il costo medio di una proprietà ad uso abitativo è così cresciuta di 0,6 punti percentuali a quota 167.425 sterline (circa 266.450 dollari statunitensi), dopo aver riscontrato un pur lieve declino nel corso del precedente mese di giugno. I dati sono stati confermati dalla stessa società, divisione del gruppo Lloyds, dopo il consueto monitoraggio mensile diffuso agli interessati a mezzo comunicato stampa e-mail.

Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo hanno invece subito un aumento di 4,6 punti percentuali, che gli ha consentito di ridurre il gap negativo nei confronti del picco rilevato ad agosto 2007 a 16 punti percentuali. Nel corso del 2010, prosegue Halifax, non dovrebbero verificarsi degli scossoni particolarmente rilevanti, e tale gap negativo sarà pertanto destinato a subire solo lievi assestamenti.

Regno Unito, cala ancora l’indicatore sulle costruzioni immobiliari

Nel Regno Unito, l’indicatore che misura l’andamento delle costruzioni immobiliari dell’intera area è calato al valore minimo degli ultimi quattro mesi durante il recente periodo di luglio. Per le principali analisi condotte oltre manica, tale dato identificherebbe una accresciuta difficoltà del settore nella ripresa delle attività, fortemente deteriorate dopo la più grave crisi dell’industria dal 1963.

L’indice, costruito da Markit Economics Ltd. e dal Chartered Institute of Purchasing and Supply attraverso un sondaggio compiuto monitorando le valutazioni dei manager delle principali compagnie del settore, ha infatti subito un brusco rallentamento, passando dai 58,4 punti riscontrati durante il mese di giugno, agli attuali 54,1. Un freno di oltre 4 punti, che porta l’indicatore nuovamente vicino alla soglia psicologica dei 50.

Questo declino dell’indicatore non sembra tuttavia scoraggiare più di tanto le propensioni dei costruttori, che – anzi – sembrano poter tirare un sospiro di sollievo in considerazione di quanto temuto per il primo semestre 2010 alla fine dello scorso anno. Le semestrali delle più grandi società dell’industria edile sono in fase di pubblicazione, e dimostrano come, nonostante la crisi sia ben lungi dall’aver cessato i propri effetti, i risultati stanno lentamente migliorando.

Regno Unito, Hometrack scommette su prezzi case in calo

I prezzi delle proprietà immobiliari del Regno Unito sono calati, durante il mese di luglio, per la prima volta durante gli ultimi quindici mesi. Secondo una breve analisi recentemente pubblicata dalla società di consulenza di settore Hometrack Ltd., sarebbe principalmente la conseguenza della riduzione del budget governativo per la spesa pubblica, e dell’incremento nel numero di persone che in queste settimane stanno cercando di vendere la proprie proprietà immobiliari.

Il prezzo medio di una proprietà ad uso abitativo in Inghilterra e in Galles è così calato di 0,1 punti percentuali rispetto al mese di giugno, a quota 158.700 sterline (circa 245 mila dollari, al cambio attuale). I valori delle proprietà immobiliari nell’area metropolitana della capitale londinese avrebbero inoltre subito una flessione ancora più consistente della media nazionale, con una contrazione di 0,2 punti percentuali, sebbene – su base annua – i prezzi siano cresciuti del 2%.

Regno Unito, erogazioni mutui in calo a giugno

Le erogazioni di finanziamenti immobiliari da parte degli istituti di credito del Regno Unito sono calate ancora, durante il mese di giugno. A condizionare fortemente l’andamento di questo dato è stata l’ennesima restrizione creditizia da parte delle banche d’oltre manica, e una maggiore sfiducia nei confronti del futuro, che hanno penalizzato la domanda di acquisizione di proprietà immobiliare ad uso abitativo.

A trarre le considerazioni di cui sopra è stata, nel suo monitoraggio periodico, la Bank of England. Sondando il terreno delle operazioni di finanziamento dei principali sei istituti di credito dell’area (Banco Santander SA, Barclays Plc, HSBC Holdings Plc, Lloyds Banking Group Plc, Nationwide Building Society and Royal Bank of Scotland Group Plc), l’istituzione monetaria ha dedotto che nel sesto mese del 2010 sono stati erogati 48 mila mutui, contro i 51 mila del mese di maggio.

Nel comunicato stampa, la Bank of England sostiene inoltre che “la domanda ha continuato ad essere limitata dalle restrizioni creditizie sul fronte dei mutui” e che “guardando al futuro, i principali istituti di credito del Regno Unito si attendono una domanda pressochè stabile per il resto dell’anno, riflettendo parzialmente la debolezza della fiducia riscontrabile tra i potenziali acquirenti di una casa”.

Regno Unito, prezzi offerta in calo per la prima volta nel 2010

I proprietari  di unità abitative nel Regno Unito hanno abbassato le proprie pretese in termini di prezzi per la prima volta dall’inizio del 2010 durante il mese di luglio. Ad effettuare tale rilevazione è stata, negli scorsi giorni, Rightmove Plc, secondo cui è altamente probabile che i venditori immobiliari proseguano in tale trend anche per il resto dell’anno in corso, e forse altresì per la prima parte del 2011.

I prezzi all’offerta sono infatti diminuiti di 0,6 punti percentuali a 236.332 sterline e, secondo la compagnia di consulenza, scenderanno di altri 7 punti percentuali durante la seconda metà dell’anno, cancellando gli incrementi riscontrati durante la prima parte del 2010. Nella capitale Londra, il costo di una casa è invece calato di 1,7 punti percentuali, per una contrazione guidata da alcuni dei distretti più cari, come quelli di Chelsea e di Kensington.

Ad ogni modo, lo scenario dei prossimi mesi dovrebbe essere caratterizzato da nuove ristrettezze creditizie che abbasseranno ulteriormente la domanda immobiliare, e da una fornitura di case che invece rimarrà su livelli piuttosto elevati: Nationwide Building Society stima infatti che sul mercato immobiliare finiscano ogni settimana circa 30 mila nuove case, che rappresenta un volume triplo rispetto al numero dei mutui concessi.

Regno Unito, i prezzi delle case stimati in flessione

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nel Regno Unito subiranno una flessione tendenzialmene graduale fino al 2012. Le motivazioni alla base di questa considerazione, effettuata ad opera di Capital Economics, sono riferibili alla previsione di condizioni creditizie ancor più stringenti, e alla riduzione della spesa pubblica nel settore oggetto di cvalutazione.

La società di consulenza ritiene pertanto che i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo subiranno una flessione di cinque punti percentuali nel corso del 2010, e di dieci punti percentuali per ognunog dei prossimi due anni. Per quanto riguarda invece il 2012, non è affatto scontato che possa esser stimata una ripresa, perchè – sostiene ancora la società – i forecast sul triennio sono altamente incerti.

Sembrano così definitivamente spente le speranze di chi riteneva che il mercato immobiliare del Regno Unito avrebbe conseguito una significativa ripresa già nel corso del presente 2010, forse forte di qualche timido segnale di rirpesa che ha contraddistinto i primissimi mesi.

Regno Unito, stime decrescenti sui prezzi delle case

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo del Regno Unito subiranno nuove diminuzioni nel corso dei prossimi mesi, e lo scarto tra quanto atteso dagli operatori del settore e quanto riscontrato in realtà potrebbe allargarsi ulteriormente nella seconda parte dell’anno. A sostenerlo, un recente monitoraggio della Royal Institution of Chartered, che spegne così i (pochi) fuochi di ottimismo circa una ripresa pronta e soddisfacente del locale real estate.

 La causa di questo ennesimo decremento dei valori commerciali delle proprietà immobiliari ad uso abitativo è da ricercarsi principalmente nella crescente offerta di case presenti sul mercato. A tale incremento dell’offerta non ha tuttavia fatto riscontro un pari sviluppo della domanda che, anzi, si è mostrata inaspettatamente più debole del previsto, e scoraggiando così la conclusione delle compravendite ai prezzi desiderati dai venditori.

Le trattative sul fronte immobiliari si fanno a tal proposito sempre più frequenti, generando delle richieste incrementanti di mutui. Stando a quanto affermato dal Council of Mortgage Lenders, ad esempio, le concessioni di finanziamenti immobiliari sono cresciute di 2 punti percentuali a quota 42 mila unità durante il mese di maggio rispetto al livello che era stato rilevato nel corso del mese precedente.

Regno Unito, prezzi delle case in calo record a giugno

In Regno Unito i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo sono calati con un ritmo record per gli ultimi quattro mesi durante il periodo di giugno. La causa – sostiene Halifax – sarebbe imputabile all’incremento nell’offerta, che ha superato l’avanzata delle domande, ponendo delle serie pressioni al ribasso per ciò che concerne i valori di mercato delle unità appartenenti al segmento abitativo del real estate.

La divisione mutui del Gruppo Lloyds Banking ha infatti affermato che i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo sono calati di 0,6 punti percentuali a giugno, contro una flessione che nel precedente mese di marzo era invece stata pari a 0,5 punti percentuali. Ricordiamo altresì che – come riportato dalle analisi economiche di Bloomberg News – le stime sull’andamento dei valori commerciali parlavano di un lieve incremento (+ 0,2 punti percentuali).

Quanto sopra, sostiene Howard Archer, economista alla IHS Global Insight, starebbe riaccendendo “il pessimismo sull’andamento del mercato immobiliare, incrementando i sospetti che i prezzi delle case rimarranno invariati per il resto dell’anno”. Precedentemente, la stessa società aveva invece predetto che i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nel Regno Unito avrebbero conseguito un lieve rialzo.

Londra, case di lusso sempre più ambite dai ricchi stranieri

I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nell’area centrale di Londra stanno crescendo con un ritmo che è doppio rispetto al resto del mercato del Regno Unito. L’andamento valutario della sterlina, che ha attraversato lunghe fasi di debolezza, sta infatti condizionando il comportamento di una buona fascia di acquirenti esteri, in grado di compiere dei “buoni affari” all’interno dell’area ora oggetto di considerazione.

Secondo quanto dichiara Knight Frank LLP in un recente report, infatti, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo dal valore commerciale unitario superiore ai 2 milioni di sterline (circa 3 milioni di dollari) sarebbero cresciuti di 20 punti percentuali durante il mese di giugno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I prezzi delle proprietà immobiliari del restante mercato del Regno Unito si starebbero invece sviluppando con un ritmo di poco al di sotto del 9%.

Sempre secondo quanto riporta la stessa Knight Frank LLP, gli acquirenti esteri rappresenterebbero il 68% delle controparti immobiliari per ciò che concerne le transazioni di vendita di una proprietà immobiliare di pregio nell’area di Londra. In particolare, per il ristretto segmento delle case / ville con valore commerciale superiore ai 5 milioni di sterline, ben il 68% degli acquirenti proverrebbe dall’oltre manica, contro il 39% del dicembre del 2008.